Nella terza parte della traduzione del libro di Joe Davis si passa alla pratica: la posizione al tavolo come punto fondamentale da cui partire per migliorare il proprio gioco.

How I play snooker Joe Davis
  • Come ho imparato a padroneggiare il concetto di imbucata

Questo libro è stato scritto per descrivere ed insegnare il gioco come faccio io, lasciatemi dire dunque come sono arrivato allo snooker.

Ero già ad un livello da campionato del mondo nell’English Billiard, quando dopo il termine della sessione di allenamento, giocavo un frame o due di snooker. Lo snooker era affascinante. Mi è piaciuto fin dall’inizio e mi sono reso conto che nessuno era in grado di giocare bene quanto me.

All’epoca noi giocatori non lo consideravamo troppo sul serio. A volte qualcuno riusciva a realizzare una serie di cinquanta punti, e ciò era considerato sensazionale.

Ebbi l’intuizione di capire subito che questo nuovo gioco stava diventando sempre più popolare e mi resi conto che meritava di essere analizzato in maniera più attenta. Subito ebbi la percezione che il gioco richiedeva un semplice adattamento di alcuni principi basilari dell’English Billiard, e in base a ciò, mi sono subito reso conto che sarebbe stato naturale migliorare di parecchio il livello di gioco dell’epoca. Se devo dirvi la verità, pensai che noi professionisti, con un po’ di allenamento, saremo stati in grado di ridicolizzare velocemente la popolarità dello snooker. E, ovviamente, mi sbagliai. Nessuno sarà mai in grado di mettere la parola fine allo snooker.

La prima cosa di cui mi resi conto fu che la mia steccata aveva bisogno di alcuni accorgimenti. Imbucare è molto diverso dal realizzare una carambola; è molto più difficile.

[…]

La bilia oggetto ha un diametro di 0,52 mm e la buca ha una grandezza di 0,63 mm nel punto d’entrata. Il margine di errore nell’imbucata dunque è decisamente elevato.

Ovviamente la mia azione nella steccata doveva essere molto più accurata, rispetto a quella che utilizzavo nell’English Billiard. Cominciai i miei esperimenti con un’ordinaria imbucata diretta. Avevo piazzato la blu sul suo spot al centro del tavolo e messo la bianca sul baulk, in linea perfetta con la blu e la buca d’angolo in basso a destra. La distanza dalla buca era elevata e i risultati del mio esperimento furono deludenti.

Perché non riuscivo ad imbucare?

Disegnai un semplice diagramma, che adesso vi mostro. Dategli un’occhiata.

Il punto A è dove si trova il ponticello della mia mano sinistra, B è la bilia battente e C è la bilia oggetto, e la linea tracciata è l’esatta linea di tiro, dal centro del cuoietto a quello della buca.

Fino a quel momento avevo sempre immaginato che se avessi voluto far partire la steccata, seguendo una determinata traiettoria, sarei stato in grado di farlo automaticamente. Adesso sapevo che non era vero! Altrimenti sarei stato in grado di imbucare quella blu ogni volta.

In seguito ho provato un’altra situazione, in cui dovevo imbucare la rosa di mezza palla, con la bilia piazzata sul suo spot. Conoscevo bene il punto di contatto, anche considerando la mia esperienza nell’English Billiard. Ma nel provare a imbucare da più di due metri di distanza, era tutt’altra storia.

Andava considerata la traiettoria dritta da A a C che la biglia battente doveva percorrere sino all’impatto con la bilia oggetto, ma la rosa molto spesso non finiva dentro. Quindi a quel punto ero sicuro, non ero in grado di far partire la steccata nella traiettoria che desideravo come credevo di riuscire a fare. C’era qualcosa che non andava nella mia azione. E questi esperimenti me ne diedero la conferma.

  • Movimenti di base

Mi venne in mente dunque quello che può essere definito un principio fondamentale dello snooker: nel colpire non ci deve essere assolutamente nessun altro movimento del corpo se non quello del braccio.

A quanto mi risultava, io non muovevo nessun’altra parte del corpo perché lo stesso principio è applicabile all’English Billiard; ma non lo ritengo così fondamentale come lo è nello snooker, dove il margine d’errore è minimo. Nell’imparare a giocare sapevo istintivamente che bisognava prestare un’attenzione maggiore nel muovere soltanto il braccio quando si doveva effettuare un colpo molto delicato, come può essere il massè. Ma mi ero reso conto che questa attenzione maggiore era sempre necessaria nello snooker.

Questa si rivelò essere un’intuizione particolarmente fortunata.

A quel punto ho messo apposto la mia posizione al tavolo, e vorrei che la seguente foto sia quella da considerare per ogni mia successiva considerazione.

In generale potete rendervi conto che la mia posizione è molto simile a quella di un pugile.

Le gambe sono divaricate ma in una posizione comoda, a seconda dell’altezza, per garantire al giocatore di poter appoggiare il proprio mento sulla stecca senza dover piegare le ginocchia.

Il peso è spostato in avanti – tendente all’equilibrarsi sulla gamba anteriore. La gamba che resta indietro invece ha un ruolo stabilizzatore, e in nessun caso deve muoversi fin quando il colpo non è stato effettuato. Questa è la prima vera lezione del mio libro. La vostra gamba che resta indietro deve essere la vostra ancora. Abbiate la determinazione, ogni volta in cui da adesso giocate una partita, di non muovere per nessun motivo al mondo la vostra gamba-ancora.

Alzare l’alluce della vostra gamba posteriore mentre si effettua un colpo è un errore comune, e dovreste eliminarlo una volta per tutte.

Nota che il piede destro è leggermente girato verso l’esterno

Ciò dà ulteriore stabilità; permette alla gamba-ancora di stare più ferma. La gamba è dritta- dritta come una mazza.

La gamba anteriore è piegata, ma notate che le ginocchia non si incurvano verso l’esterno, che è il secondo errore comune. Se si dovessero incurvare verso l’esterno, l’intero corpo sarebbe soggetto ad uno spostamento laterale. Il ginocchio della gamba portata in avanti deve essere perfettamente orientato verso la direzione del colpo. In pratica, esso aiuta a mantenere stabile la stecca nell’ipotetica traiettoria che desideriamo giocare. Fate sì che ciò avvenga!

Anche l’alluce del piede anteriore deve essere dritto, il più dritto possibile finchè in posizione confortevole.

In questa posizione al tavolo non dovreste sentire nessun minimo segnale di scomodità. Nel tenere la gamba posteriore rigida, dovete trovarvi a proprio agio nella posizione e non sentire l’intera parte bassa del corpo come paralizzata.

IN SINTESI

  • Peso del corpo proiettato in avanti.
  • Gamba posteriore ben piantata e salda.
  • Ginocchio anteriore piegato in modo da sostenere il peso del corpo intero.

ERRORI COMUNI DA EVITARE

  • Entrambe le ginocchia piegate.
  • Gambe divaricate lateralmente e non in traiettoria con il colpo.
  • Peso del corpo concentrato sui fianchi e non proiettato in avanti.
  • Ginocchio anteriore che curva verso l’esterno.
  • Gambe troppo divaricate o vicine tra loro.
  • Abitudine di sollevarsi sull’alluce mentre si effettua un colpo.

“How I play snooker”, a lezione da Joe Davis (pt.4)

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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