Nella settima parte del libro di Joe Davis si analizza il movimento ideale di steccata ed il movimento “a cerniera” da padroneggiare per poter assumere il controllo della bilia battente

- Il movimento dell’avambraccio
Adesso concentriamoci nello specifico sull’azione della steccata. Osservate le seguenti immagini.

1) Qui la stecca è ancora in posizione di riposo

2) Qui la stecca è nella posizione finale dopo il movimento di caricamento

3) Mentre qui la foto descrive la posizione finale della stecca dopo aver giocato un colpo
Nei capitoli precedenti abbiamo analizzato qual è la migliore posizione al tavolo possibile. Il braccio con cui si effettua il ponticello deve essere ben teso, la spalla del braccio opposto deve essere rinforzata dalla posizione del petto e ci deve essere una linea di tensione, che parte dal ponticello stesso e passa attraverso la spalla e il gomito del braccio con cui impugniamo la stecca. Se consideriamo la posizione delle spalle, la nostra linea di tiro non sarà perfettamente dritta. Per questo una traiettoria di tiro dritta ci è data dai seguenti tre elementi: la posizione della bilia battente, la stecca e il braccio con cui effettuiamo il ponticello.

Osservate come in questa foto il mio gomito destro sia verticalmente al di sopra e allo stesso tempo proiettato all’indietro rispetto alla traiettoria della stecca.
Adesso posso introdurvi la teoria sulla verticalità di cui aveva parlato in precedenza. L’avambraccio, prima di un colpo, deve essere in posizione perfettamente verticale. La stecca non è né davanti né dietro il gomito, né oscilla o si piega troppo vicino al corpo. Deve pendere in maniera perfettamente verticale dal gomito. Fatevi aiutare da un amico se non riuscite ad ottenere questa posizione al tavolo.
Notate anche che la stecca è impugnata a qualche centimetro di distanza dal calcio. L’esatta distanza dipende dalla lunghezza e dal bilanciamento della stessa, ma anche dal tipo di colpo che vogliamo giocare. Ogni giocatore ha la sua preferenza. Ma qualsiasi sia la vostra impugnatura, ricordate, dovete essere sicuri che l’avambraccio penda verticalmente sulla stecca.
Ho notato che tra i dilettanti c’è la tendenza ad impugnare la stecca molto vicino al calcio. Così facendo, l’avambraccio non sarà verticale, ma spostato all’infuori. Parecchi giocatori hanno questo problema, spesso senza neanche accorgersene.
Se andiamo a rivedere le foto 1 e 2, possiamo notare come anche nel muovere la stecca all’indietro, nella mia cue action, il calcio sia perfettamente stabile. Il movimento è assolutamente orizzontale. Nella foto 3, potete notare che l’orizzontalità è stata mantenuta. L’avambraccio ovviamente si è spostato, ma nel suo movimento preliminare e in quello all’indietro, potete notare che il braccio resta rigido, mentre l’avambraccio invece deve potersi muovere liberamente, imitando il movimento di una cerniera.
- Il movimento a cerniera
Se non avete ancora acquisito il movimento a cerniera, lavorate duramente per essere in grado di padroneggiarlo. L’errore più comune è far partire la steccata dalla spalla. Così facendo si trasmetterà una vera e propria rigidità all’intero braccio. Il risultato finale sarà un colpo privo di potenza e una steccata “a pompa”.
Ricorriamo di nuovo alle foto per poter analizzare nello specifico alcuni dettagli.

In posizione di riposo potete notare come la mano che impugna la stecca sia oltre il mio gilet. Inoltre la stecca sembra che sia a contatto con il taschino superiore (anche se lo sfiora soltanto) e il centro esatto della stessa faccia pressione sul nodo della mia cravatta. Nella foto 2 è la stessa, mentre nella 3, dopo il colpo, potete notare come la mano che impugna la stecca si sia spostata e la stecca stessa si sia allontanata di qualche centimetro dalla mia cravatta.
Potrebbe essere un dettaglio per voi interessante sapere che quasi tutte le mie cravatte siano state sfilacciate dalla mia steccata, e tutte nello stesso identico punto. Ho perfezionato la mia tecnica, studiando e lavorando sodo, a tal punto da non incorrere in nessuna possibile deviazione.
Dopo aver studiato attentamente le foto, posizionatevi correttamente al tavolo ed utilizzate il ponticello in maniera corretta. Assicuratevi che il gomito del braccio con cui impugnate la stecca sia perfettamente teso e provate a far scorrere in maniera fluida la stecca. Controllate attentamente il vostro avambraccio – è perfettamente verticale? La vostra stecca sta scorrendo al di sotto del corpo? È in posizione orizzontale?
Se la vostra stance ed il vostro gomito sono in posizione corretta, la vostra steccata dovrebbe essere perfetta. Ovviamente non è finita qui, non pensate di aver già padroneggiato il mio metodo. Potreste avvertire la sensazione, nonostante abbiate seguito le mie istruzioni, che la stecca traballi e che la vostra azione sia ben lontana da essere quella “a pistone”.
C’è bisogno di allenarsi per poter perfezionare la vostra steccata. Bisogna imparare a svilupparla con calma. Potrebbe accadere che il vostro gomito si sposti involontariamente all’infuori senza che ve ne accorgiate, oppure, per evitare l’abbassamento, potreste tendere a spostare il gomito al di sotto delle costole.
Questo che sto scrivendo non è certo un manuale per rendervi campioni in mezz’ora. Posso mostrarvi la mia tecnica, ma avete bisogno di lavorare e concentrarvi per poter migliorare. I miglioramenti arriveranno senz’altro, se sarete pronti ad allenarvi.
Sono convinto che soltanto con la corretta posizione al tavolo, il vostro gioco sia già migliorato. Adattandovi alla nuova steccata, invece, forse il vostro snooker non migliorerà immediatamente. Potreste infatti essere tentati di ritornare al vostro stile di gioco precedente. Ma se vi concentrate sulla mia teoria basata su orizzontalità e verticalità non ci vorrà molto prima che i risultati arrivino.
Quando parlo di allenarsi, sono ben conscio che è quasi impossibile avere l’occasione di farlo da soli. Quando dico allenatevi, significa quindi in partita. Anche se perderete alcuni match contro il vostro avversario solito al club, è importante perseverare nel vostro nuovo stile. In breve tempo riuscirete ad alzare il vostro livello.
IN SINTESI
- Reggete la stecca in maniera salda, con i polpastrelli delle dita, ma impugnatela soltanto con il pollice e le prime due dita
- Il gomito del braccio con cui si impugna deve essere perfettamente all’indietro rispetto alla linea della stecca
- L’avambraccio e il gomito del braccio con cui si impugna la stecca devono formare la cosiddetta cerniera
- L’avambraccio con cui si impugna la stecca deve essere perfettamente verticale
- Steccata “a pistone” – perfettamente orizzontale. Evitare ogni movimento laterale
ERRORI COMUNI DA EVITARE
- Impugnatura effettuata con la punta delle dita, polso molle.
- Steccata “a pompa”
- Stecca che tende a spostarsi all’infuori rispetto alla traiettoria del gomito (molto comune), stecca tenuta troppo vicino al corpo, in prossimità delle costole.
- Calcio della stecca rialzato rispetto al cuoietto. Così facendo si produce un movimento tendente verso il basso
- Far partire la steccata dall’articolazione della spalla e non dal gomito
- Tenere la stecca in modo da far allungare l’avambraccio fin dietro il gomito