In questa nuova rubrica fissa, Fred Davis, otto volte campione del mondo, suggerisce qualche utile consiglio per migliorare il proprio snooker. Nel primo, dall’alto della sua enorme esperienza, dà qualche consiglio a chi è più in là con l’età ma non si pone limiti…

  • L’età è solo un numero!

I giocatori di snooker giunti ad una certa età, non si sa perché, pensano che possa accadere qualcosa di misterioso in grado di migliorare il proprio stile di gioco. Io stesso ho aiutato un gran numero persone sopra i cinquant’anni a giocare meglio e alcuni mi hanno detto che il loro snooker è migliore adesso rispetto a quando avevano vent’anni! Questo può non essere sorprendente per me, ma forse lo è per voi. E io ne conosco il motivo: molto facilmente sono riuscito a individuare gli errori nella loro impostazione al tavolo, errori di cui forse loro non si erano mai accorti. Piccoli cambiamenti nello stance possono infatti migliorare enormemente le proprie prestazioni.

Deve ancora essere provato che l’età sia un fattore determinante nello snooker, non considerando la fatica a cui si va incontro nello stare in piedi per una dozzina di frame per diversi giorni quando si gioca un torneo. So che alcuni possono lamentarsi della qualità del proprio snooker usando come giustificazione il fatto di non avere una vista perfetta. Per me questa scusa non ha alcun senso. Non ero in grado di vedere bene quando avevo vent’anni, quindi ho dovuto modificare le lenti dei miei occhiali e per quarant’anni li ho dovuti indossare, prima di passare alle lenti a contatto nel 1977. Non ho mai considerato questa problematica come una scusante.

In ogni caso è normale che qualche cedimento, giunti a una certa età, possa capitare. Cosa fare dunque? Per prima cosa, non date la colpa alla vostra vista, e se è possibile fare qualcosa per migliorarla, trovate subito una soluzione.

Come seconda cosa potreste rendervi conto che il problema sia da individuare nel deterioramento della vostra coordinazione. Provo ad indovinare. Spesso tendete ad affrettarvi al tavolo oppure non date troppa importanza al colpo. Gli errori che venivano già commessi prima, adesso diventano più frequenti e sono di solito ancora più gravi. Alcune sbavature tecniche da evitare assolutamente, come ad esempio una presa troppo salda sulla stecca o un ponticello poco solido, adesso diventano comuni. E soprattutto in queste situazioni tendete a concentrarvi troppo soltanto sugli errori.

Anche il dottor Fred Davis non sta di certo ringiovanendo. Quindi posso prescrivervi ciò che ho sperimentato in prima persona fronteggiando il processo graduale dell’invecchiamento. La mia è una prescrizione duplice. Per prima cosa, dovete imparare a giocare dosando le forze. Non giocate quando siete stanchi. Non giocate troppi frame senza concedervi del sano riposo. E quando riposate, anche mentre il vostro avversario è al tavolo, rilassatevi! Non giocate come se la vostra vita dipendesse dalla partita, perché ciò crea una tensione che può essere fatale. Cercate poi di sviluppare una tecnica più comoda e meno usurante. Per ciò intendo, senza essere troppo negligenti, che dovreste muovervi disinvoltamente al tavolo. Evitate i tiri difficili che sapete già che non vi riusciranno. Cercate lo snooker quando una giocata aggressiva risulta essere troppo complessa e in generale utilizzate di più il cervello. Dovete essere voi la vecchia volpe.

Il secondo consiglio che posso darvi è quello di trovare un buon giocatore e cimentarvi con lui in un frame. Chiedetegli alla fine un’opinione onesta sul vostro gioco. Spesso resterete sorpresi di quanto utili possano esseri i consigli che egli vi darà. Vi dirà e vi farà notare cose che magari conosceva già da anni. È curioso come in altri sport tutti sono soliti dare consigli ed opinioni senza neanche richiederli, mentre nello snooker nessuno ti dirà qualcosa a meno che tu non lo chieda direttamente.

La cosa migliore sarebbe giocare con un professionista. Qualsiasi giocatore, non importa quale sia il suo livello o la sua età, ne trarrà senza dubbi beneficio. C’è inoltre anche la questione legata al giocare con il mento sulla stecca. Giunti a una certa età, questo potrebbe risultare difficoltoso. Se lo è, semplicemente non fatelo.

Un piccolo-grande canadese, George Chenier, giocava con una posizione al tavolo che per noi tutti era inusuale. Ricordava molto quella utilizzata dal vecchio John Roberts, campione di English Billiards a cavallo tra ‘800 e ‘900. Nonostante ciò, Chenier realizzò una serie da 144, che quando fu realizzata era la migliore mai siglata. È vero poi che con il passare del tempo egli si adattò ad una più tradizionale posizione in steccata, ma dubito che abbia ottenuto risultati migliori. Egli ha dato prova che non c’è bisogno di giocare con il mento a livello della stecca per esprimere uno snooker brillante. Quindi perché forzare voi stessi in una posizione del genere se non è necessaria?

Anche se siete giunti a una certa età, avrete ancora la possibilità di giocare bene a snooker, ma soltanto se siete in grado di farlo non prendendovi troppo sul serio!

Fred Davis vs Joe Davis, rare immagini di repertorio

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

1 Commento

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