Nell’ultimo giorno di incontri di primo turno del Masters vincono Judd Trump e Stuart Bingham: per il primo, una partita ricca di colpi di scena, vinta all’ultimo respiro contro Ryan Day al termine di un decider al limite dell’incredibile. Compito invece più agevole per il secondo, vittorioso 6-3 su Kyren Wilson in poco più di tre ore di gioco.
Si sono conclusi ieri i match di primo turno del Masters 2023: al termine di due incontri assai interessanti, sono stati Judd Trump e Stuart Bingham gli ultimi due giocatori ad aver iscritto il proprio nome nel tabellone dei quarti di finale. Per il primo, la pratica Ryan Day doveva essere sulla carta non troppo complessa da gestire: a sorpresa invece l’incontro del pomeriggio si è non solo protratto sino al frame decisivo, ma ha anche visto il giocatore gallese andare a più riprese ad un passo dalla vittoria. Discorso diverso invece per Stuart Bingham, vincente con meno brividi contro un Kyren Wilson apparso per lunghi tratti l’ombra del giocatore ammirato nelle ultime stagioni.
Già dall’inizio del match fra Trump e Day si è capito che non si sarebbe assistito ad un monologo recitato dal giocatore favorito. Trump, che nel post partita ha confessato di essere stato piuttosto nervoso sin dai primi frames, ha faticato enormemente a imporre il proprio gioco, lasciando spesso l’iniziativa all’avversario di giornata. Day, dal canto suo, non si è fatto pregare, commettendo tuttavia di frequente alcuni errori piuttosto grossolani.
Il risultato di queste premesse è stato che nei primi cinque frame si sono visti solamente quattro break di qualità, tutti sotto i sessanta punti, e svariate incertezze ed imprecisioni. Solamente nel sesto gioco Judd Trump ha trovato un po’ di continuità, infilando una buona serie da 102 e portando lo score sul 3-3. Approfittando di un Trump oltremodo impreciso, Day è salito piuttosto rapidamente sul 5-3, senza tuttavia brillare nel gioco di serie e realizzando appena qualche break da una trentina di punti.
Il nono frame ha segnato la svolta dell’incontro: l’inerzia del gioco è scivolata da un giocatore all’altro svariate volte, fino a che Trump non è parso in grado di poter chiudere il discorso. Un errore sulla rosa finale ha riportato al tavolo Day che ha pareggiato il risultato e portato il frame alla nera di spareggio. A rompere gli indugi è stato proprio Day, il cui errore sulla palla match è stato fatale ed ha permesso a Trump di accorciare sul 4-5.
In un crescendo di emozioni, il frame successivo ha offerto un ulteriore capitolo del dramma sportivo del gallese. Day, avanti 49-36, ha fallito l’ultima nera dallo spot prima della serie sui colori, lasciando Trump chiudere agevolmente e mandare l’incontro al decider. Il gallese ha subito aperto le ostilità con coraggio prima di andare all’apertura delle rosse: una biglia schizzata dal mucchio è però caduta in buca, lasciando nelle mani di Trump un tavolo invitantissimo. L’inglese si è portato in pochi minuti avanti 65-17 prima di sbagliare la rosa della matematica vittoria. In ritardo di due snooker ed ormai con le spalle al muro, Day è tornato così al tavolo a tentare l’impossibile.
E l’impossibile, per poco, non si è materializzato. Una giocata difensiva millimetrica di Day ha costretto Trump a forzare una giocata non semplice. Risultato? Fallo da 4 punti e free ball per il gallese, che in pochi secondi si è ritrovato ad avere in mano nuovamente il proprio destino, con la vittoria a pochi passi. Evidentemente così non doveva andare, e Day se n’è reso conto quando la marrone dichiarata ha deciso di infrangersi sul ganascino di centro e con quella pure le speranze di vittoria del nativo di Bridgend. Trump, al settimo quarto di finale Masters in carriera, sfiderà ora Barry Hawkins.
Nell’incontro serale, invece, il pronostico della vigilia è stato sovvertito da un ottimo Stuart Bingham. La partenza migliore è stata senza dubbio quella del veterano, vincitore del Masters 2020, che si è infatti aggiudicato in meno di mezz’ora i primi due frame, mettendo a referto due splendide serie da 102 e 109 punti. Nel gioco successivo, un’anomala serie di errori da ambo le parti ha portato ad un frame molto spezzettato, vinto comunque da Bingham al termine di una infruttuosa ricerca snooker da parte di Wilson.
Grazie ad un’altra splendida performance realizzativa (serie da 85), la pausa di metà match è arrivata con Bingham in possesso del massimo vantaggio, 4-0. La musica non è cambiata nemmeno dopo il break, che evidentemente non ha aiutato Wilson a schiarirsi le idee. Al ritorno al tavolo, infatti, è stato nuovamente Bingham a mettersi in serie, realizzando un sontuoso 127 per portarsi ad un solo frame dalla vittoria.
Un sussulto d’orgoglio, concretizzatosi in due splendidi break da 90 ed 81 punti, ha permesso a Kyren Wilson di evitare il whitewash, ovvero la sconfitta a zero, e di accorciare le distanze portandosi sotto 2-5. Un ulteriore frame vinto dal giocatore di Kettering ha messo in allarme Stuart Bingham, che ha perciò trovato il modo di chiduere i conti, non senza qualche brivido, nel nono frame, al termine di una lunga battaglia sulla biglia gialla. Grazie al 6-3 su Wilson, per Stuart Bingham arriva l’accesso ai quarti del Masters per la quarta volta in carriera. Per il veterano di Basildon la prossima sfida sarà contro Shaun Murphy.
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