Conclusa a Yushan la quinta edizione del World Open, quindicesimo torneo full ranking della stagione. Judd Trump batte nettamente Ding Junhui per riconfermarsi campione, dopo il successo nell’edizione 2019. Il numero due al mondo domina la prima sessione pur senza giocare il suo miglior snooker e poi contiene il giocatore di casa nella seconda, realizzando due centoni e chiudendo sul 10-4. Ventottesimo titolo in carriera per il giocatore di Bristol, che raggiunge così nella classifica all-time Steve Davis.

Dopo un’intensa settimana di gioco, conclusa la quinta edizione del World Open. Il torneo cinese, ritornato a Yushan dopo una pausa di cinque anni, ha confermato di essere un evento importante sul calendario asiatico. Buona la risposta da parte del pubblico, nonostante qualche spettatore troppo rumoroso. Come nell’edizione 2019 a imporsi è stato ancora una volta Judd Trump, che in finale ha battuto nettamente Ding Junhui con il punteggio di 10-4.

Il trentaquattrenne di Bristol continua così la sua splendida stagione, aggiudicandosi il quinto titolo full ranking e proponendosi definitivamente come uomo da battere al Crucible. L’inglese appaia con questo successo (ventottesimo in tornei validi per la classifica) il sei volte campione del mondo Steve Davis, restando dietro soltanto a O’Sullivan, Hendry e Higgins. Per la terza volta nelle ultime cinque stagioni Trump conquisterà cinque o più successi: soltanto Hendry, Ding, Selby e O’Sullivan ci sono riusciti, ma soltanto una volta.

Ancora una volta l’ex-campione del mondo non ha dominato la sfida schiacciando l’avversario, ma pur senza affidarsi sempre al gioco di serie è riuscito a far valere la propria supremazia. Ding è sembrato svuotato dopo la vittoria al decider contro Robertson, eppure ci sono stati dei momenti-chiave che avrebbero potuto cambiare la sfida. Determinante soprattutto il quinto frame, in cui il cinese ha avuto l’occasione per rifarsi sotto sul 3-2, finendo invece indietro 4-1. L’idolo di casa deve dunque rimandare ancora l’appuntamento con un titolo, che manca ormai dallo UK Championship 2019. Nonostante il successo sfumato, l’ex-numero uno al mondo può consolarsi con la posizione numero 7 della classifica.

La sfida è cominciata con un frame lungo e spezzettato. Dopo un’iniziale imbucata di Trump, Ding pareva essere in controllo ma a quota 39 ha finito per sbagliare una rossa con tavolo favorevole. A partire da questo momento entrambi hanno avuto occasioni, non sfruttandole. Un errore difensivo del cinese nelle fasi finale è stato però decisivo. L’ex-numero uno al mondo ha imbucato l’ultima rossa insieme alla rosa e ha poi mandato giù la gialla per passare a condurre. Anche il secondo parziale non è stato di certo fluido, ma il mancino di Bristol ha nettamente preso il controllo, sfruttando più di un’imprecisione dell’avversario.

Avanti 2-0, Trump ha finalmente trovato la chance per mettersi in serie, allungando con il primo mezzo centone del match (88). Chiamato a una risposta, il trentaseienne di Yixing si è aggiudicato l’ultimo frame prima della pausa, mettendo a segno un mezzo centone ed evitando il tentativo di rimonta dell’avversario. Al rientro in sala il numero due al mondo ha avuto sin da subito la possibilità di controllare il frame. Dopo un mezzo centone (59) dell’avversario, è stato il cinese a sciupare l’occasione di andare in contropiede. Fallendo la blu, Ding ha lasciato gioco e Trump ne ha approfittato per ripulire e allungare sul 4-1.

Il sesto parziale non è stato caratterizzato da grande qualità: il vincitore del World Open 2017, anche con un pizzico di sfortuna, si è così ritrovato indietro 5-1. Nel frame successivo il cinese aveva trovato una grande imbucata in combinazione con il rest, ma ha finito per commettere fallo toccando una bilia con il gilet. Trump è stato cinico e con una serie da 79 ha allungato ulteriormente. Il tutto si è ripetuto poco dopo, con un altro errore del cinese e un altro break vincente da 78 hanno fissato il punteggio sul 7-1. Prima della pausa lunga, Ding è riuscito a sbloccarsi. Una bella imbucata al centro e un centone (106, nono del suo torneo) hanno così ridato una minima speranza al giocatore di casa.

Al rientro nella sessione finale, Trump ha subito cominciato nel migliore dei modi. Una grande imbucata dalla distanza e una spettacolare serie da 130 (con bellissima giocata sulla blu della serie finale per giocare la rosa) hanno portato il punteggio sull’8-2. L’inglese si è subito rimesso in serie anche nel parziale successivo, ma a quota 35 ha imbucato una rossa dopo aver imbucato la blu. Ding ne ha approffitta alla grande per restare in partita, andando in ripulitura con una serie vincente da 84.

Il campione in carica del World Open però non ha di certo tremato dopo lo sfortunato errore del precedente frame. Il secondo centone consecutivo del suo incontro (106) lo ha così portato a una sola lunghezza dal successo. Supportato calorosamente dal pubblico, in due tempi, il giocatore di casa è riuscito a portare la sfida alla pausa di metà sessione, aggiudicandosi con il punteggio di 60-23 il tredicesimo. Ding era partito bene nel successivo, ma ha subito fallito una nera dallo spot. Trump è passato in vantaggio con un altro mezzo centone, e nonostante qualche intoppo (quattro falli consecutivi su una non impossibile uscita da snooker), è riuscito a chiudere la sfida e a conquistare il successo.

Sito ufficiale con il tabellino completo della finale del World Open

Picture credits: WST

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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