Completate a Yushan le semifinali del World Open. Allo Sport Centre non sono mancate le emozioni nella penultima giornata dell’ultimo torneo cinese della stagione. Judd Trump si tiene in corsa per confermare il titolo vinto nel 2019, vincendo quattro frame consecutivi dal 2-2 per sconfiggere la rivelazione della settimana Jackson Page. In una sfida equilibrata e tesa sino all’ultimo, Ding Junhui batte al frame decisivo Neil Robertson, ritornando in finale dopo lo UK Championship e condannando l’australiano a uscire dalla top-16.
Definito l’atto conclusivo del World Open, quindicesimo torneo full ranking della stagione e penultimo appuntamento del calendario prima del Campionato del Mondo. Allo Sport Centre di Yushan erano rimasti in quattro a contendersi l’accesso alla finale, che mette in palio trofeo e assegno da ben 170.000 sterline. Il pubblico presente ha potuto senza dubbi apprezzare un’altra giornata di grande snooker.
Judd Trump conquista l’ottava finale stagionale superando con il punteggio di 6-2 Jackson Page. Continua la straordinaria annata del giocatore di Bristol, già capace di imporsi in cinque tornei. L’inglese si candida senza dubbi come uno dei favoriti al successo al Crucible, proprio a cinque anni dal titolo conquistato nel 2019. Il numero due al mondo ha fatto valere la propria maggiore esperienza nella sfida, allungando in maniera netta dal rientro in sala, pur senza giocare il suo miglior snooker. Il gallese può comunque essere fiero di quanto mostrato in questa settimana, dando prova di poter concretizzare in risultati importanti il gran talento di cui è dotato.
Curiosamente la sfida è iniziata con un contrattempo fastidioso per il giocatore di Ebbw Vale, che si è tagliato con la propria custodia. Page ha provato a utilizzare un cerotto per fermare il sangue, ma ha dovuto poi toglierlo per la sensazione di fastidio data in steccata. Il campione in carica è stato spietato e ha subito iniziato nel migliore dei modi, passando a condurre con un centone (122). Il numero 52 ha vinto uno spezzettato secondo frame, prima che Trump si riportasse avanti nel terzo. La prima serie di qualità del gallese, un break da 72, ha portato la sfida alla pausa in perfetta parità.
Al rientro la qualità non è stata eccezionale e l’ex-numero uno al mondo ha sfruttato in pieno la propria attitudine nel gestire i frame non lineari. Pur sciupando qualche chance, l’ex-campione europeo under-21 ha potuto poco. Il ventisette volte vincitore di tornei full ranking ha così messo insieme quattro parziali consecutivi per raggiungere la finale, con un best da 67 siglato nel settimo.
Ad attenderlo ci sarà Ding Junhui, che in una sfida emozionante ha superato al frame decisivo Neil Robertson. Il giocatore di casa è stato bravo a mantenere i nervi saldi dopo essere stato sotto prima 3-1 e poi 5-4. Pur senza il gioco di serie esplosivo che aveva caratterizzato i due precedenti match, il cinese è stato bravo nel chiudere un match complesso. L’australiano, che non perdeva contro Ding dal 2014, abbandona così la top-16 e per la prima volta dal 2006 dovrà qualificarsi per il Campionato del Mondo. Il mancino di Melbourne può rimpiangere una buona occasione per il 4-1, fallita per il disturbo da parte del pubblico. Nonostante l’eliminazione, l’ex-campione del mondo si è detto soddisfatto del livello del proprio gioco, dopo una stagione molto complessa.
Robertson sembrava in controllo nel primo frame, ma un inaspettato errore ha permesso al cinese di andare in contropiede con un break vincente da 64. Il numero 15 al mondo però ha trovato grande continuità nel proprio gioco questa settimana, soprattutto dalla distanza. Lasciando appena 24 punti all’avversario nei tre successivi frame, il quarantaduenne australiano si è portato sul 3-1 con l’aiuto di serie da 68 e 118.
L’errore sulla rossa al centro con tavolo favorevole da parte di Robertson ha cambiato il match. Il pubblico ha influito nello sbaglio e non sempre è risultato impeccabile nella semifinale. Ding ne ha approfittato nel migliore dei modi possibili, riaggrappandosi al match e trovando qualità nel proprio gioco per passare a condurre (serie da 75 e 51 realizzate). Rimettendo insieme il proprio gioco però è stato il mancino di Melbourne il primo ad avvicinarsi al succcesso, piazzando un mezzo centone (55) e un centone (128) per portarsi a un solo parziale dal match.
Il già campione del World Open ha però mantenuto grande calma, dopo che Robertson sembrava aver preso in mano il gioco nel decimo. Sfruttando un errore, il trentaseienne di Yixing ha realizzato una serie da 68 e forzato il decisivo. Qui è stato ancora l’australiano ad avere per primo un’occasione, non riuscendo a coglierla, nonostante 56 punti di vantaggio accumulati. Ding ha mostrato carattere e prendendo in mano il gioco dopo un errore in difesa dell’avversario ha ripulito il tavolo fino alla rosa per ritornare ancora in una finale.
Ding e Trump si sono sfidati complessivamente 18 volte, con un biliancio di perfetta parità. L’ultima sfida tra i due è avvenuta proprio allo UK Championship 2023 (vittoria 6-4 per il cinese). A dieci anni di distanza i due si affronteranno di nuovo in una finale (German Masters 2014, sempre vincente Ding). La sfida sarà al meglio delle 19 partite.
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