Conclusa a Riyad la prima edizione del Saudi Masters. In una finale spettacolare, decisasi soltanto al frame decisivo, Judd Trump supera in rimonta Mark Williams. L’inglese conquista così il secondo titolo stagionale e supera nella classifica all-time Steve Davis, salendo a quota 29 titoli full ranking complessivi. Grazie al corposo assegno da 500.000 sterline, il mancino di Bristol cementa anche la prima posizione nella classifica mondiale.

Dopo otto intense giornate di snooker, giunto al termine il Saudi Masters, terzo torneo full ranking della stagione. Alla Green Halls di Riyad è dunque storia la prima edizione di una competizione che ha senza dubbi fatto parlare di sé. Vanno sicuramente analizzati sia i punti negativi che quelli positivi per un torneo che è stato confermato per almeno altri 9 anni. Tralasciando tutte le discussioni, ciò che non ha deluso è stata l’azione sul panno verde per l’atto conclusivo.

Judd Trump ha sconfitto 10-9 al frame decisivo Mark Williams, in una finale emozionante in cui anche il decider è stato incerto fino all’ultimo. Il giocatore di Bristol continua così un avvio di stagione pressapoco perfetto, in cui ha raggiunto sempre la finale in tutti i tornei disputati, vincendone due. Con questa vittoria l’inglese supera il sei volte campione del mondo Steve Davis nella classifica all-time con 29 titoli full ranking complessivi. Soltanto John Higgins, Stephen Hendry e Ronnie O’Sullivan ne hanno vinti di più nella storia dello snooker. Il ricco assegno da 500.000 sterline garantisce inoltre la prima posizione della classifica al trentacinquenne quasi sicuramente fino alla fine dell’intera stagione.

Peccato per il gallese, che dopo essere andato sotto 4-1, ha giocato a tratti uno snooker quasi perfetto. Imbucate dalla distanza e serie di qualità hanno aggiunto spettacolo ed è stato il giocatore di Cwm a far vedere le cose più belle. Dopo aver riportato la sfida in parità nella seconda sessione, il tre volte campione del mondo ha preso il comando nel decider, prima di fallire una bilia decisiva. Nonostante la sconfitta, Williams sale in sesta posizione e prosegue la stagione con sensazioni decisamente positive alla soglia dei cinquant’anni.

Il primo frame è stato sin da subito spezzettato. Williams è stato il primo ad avere una chance, prima di fallire una rosa al centro a quota 24. Proprio questa specifica imbucata sarà determinante in tutta la prima sessione per il gallese. Nonostante alcune imprecisioni, il numero 9 al mondo alla fine è riuscito a prevalere con il punteggio di 82-39. Il secondo parziale si è sviluppato esattamente nella stessa maniera, con un pizzico in più di drama. Il mancino di Bristol ha fallito un’ultima rossa non impossibile che gli avrebbe dato una grossa chance per la parità, lasciando spazio al contropiede dell’avversario. Williams è andato in ripulitura ma ha fallito la decisiva rosa al centro. Il tre volte campione del mondo ha poi quasi trovato una fortunosa imbucata, lasciando però perfetta la bilia per l’avversario. Trump ha così imbucato gli ultimi due colori per sbloccarsi.

Da questo momento in poi il ventisei volte vincitore di titoli full ranking si è disunito, lasciando spazio all’avversario. L’inglese non ha dominato ma ha sfruttato bene le chance avute nei due successivi parziali per passare a condurre alla pausa, siglando nel quarto il suo unico mezzo centone della prima sessione (66). Al rientro in sala il gioco non è stato lineare neanche nel quinto. Il giocatore di Cwm ha avuto la sua chance sui colori della serie finale, ma una gialla fallita con il rest e un errore in difesa hanno permesso a Trump di andare sul 4-1 senza fare cose strabilianti.

Nel momento di maggior difficoltà, dopo non aver realizzato che un modesto 35, Williams ha però mostrato la sua classe e il suo gioco di tocco, riaprendo in pochi minuti la sfida con due grandi ripuliture consecutive da 121 e 132. Tutto sembrava far presagire un 4-4 alla pausa, ma in un ottavo frame contraddistinto da errori, ancora una rosa sbagliata al centro si è rivelata fatale per il gallese. Trump ne ha approfittato per ritrovare un minimo di certezze e andare alla pausa lunga quantomeno in vantaggio.

Al rientro in sala, il gallese, rasato e sbarbato nel giro di poche ore, ha subito cominciato con il piede giusto. Dopo essersi equamente suddivisi i primi due parziali, Williams ha alzato il proprio livello di gioco, concedendo appena 37 punti nei tre successivi parziali. Serie da 101 e 77 lo hanno così portato a ritornare a condurre il match dopo il primo parziale vinto. Nel parziale successivo però un errore su una rossa si è rivelato fatale per il quarantanovenne di Cwm. Trump ha preso in mano il gioco e con una serie da 76 si è riportato in parità. L’ex-numero uno al mondo ha avuto un’occasione anche nel parziale successivo, ma in un frame-fotocopia, l’inglese ancora una volta è riuscito a rimontare e passare ancora a condurre con l’aiuto di un break da 65.

Quando sembrava che Trump fosse di nuovo in controllo, una gran fiammata dell’ex-numero uno al mondo lo ha portato a un solo frame dal successo. Vincendo il sedicesimo dopo un errore dell’avversario e siglando poi una splendida ripulitura totale da 138 nel successivo, Williams si è portato a un solo frame dal successo. Con le spalle al muro, Trump ha però trovato un break da 90, appena il quarto mezzo centone del suo match, per forzare il decisivo. Qui il mancino di Bristol è andato al break e Williams ha imbucato ancora una volta una splendida rossa per mettersi in serie. Tutto sembrava dare ragione al numero 9 del ranking, prima di un errore inaspettato a quota 62. Trump ha dato prova di tutta la propria lucidità e con una perfetta ripulitura da 72 ha conquistato il primo titolo al Saudi Masters.

Sito ufficiale con il tabellino della finale del Saudi Masters

Picture credits: WST

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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