Dopo aver tenuto conto delle basi, Joe Davis ci mostra il ponticello ideale da utilizzare in situazioni scomode e particolari, nello speciifico quando la bilia battente viene a trovarsi nelle vicinanze della sponda
- Ponticelli scomodi
Se imbucare una bilia fosse sempre così facile come descritto nei capitoli precedenti quando abbiamo studiato il ponticello ideale, lo snooker sarebbe un gioco decisamente più semplice. Ma dobbiamo considerare gli ostacoli presenti sul tavolo: le sponde. E ciò implica una serie di problemi. Il giocatore medio da club, ad esempio, quando deve giocare con la bilia battente attaccata alla sponda generalmente ha sensazioni poco confortevoli, spesso spaventato da una possibile steccaccia. Egli finirà per impugnare la stecca dal calcio (creando dunque effetto laterale) e colpirà in maniera affrettata un colpo eccessivamente tagliato. La sua mente forse è stata impossessata da questo pensiero: “Più velocemente gioco, meno probabilità avrò di sbagliare.” Quanto di più sbagliato ci sia al mondo!
Il segreto per giocare questo tipo di colpi scomodi sta nel renderli semplici preparandoci a colpire in maniera più accurata possibile. La preparazione è essenziale. Nel seguire le linee guida che vi fornirò, mettetevi in testa di mantenere stabile il confort nell’azione e la confidenza nei vostri mezzi. Colpite soltanto quando la vostra fiducia nel colpo da giocare è massima.
Un altro segreto per giocare questo tipo di colpi (e credetemi, sbagliarne uno a volta può essere sanguinoso) sta nell’abbreviare il caricamento della vostra steccata. Ciò ovviamente non significa che dovete giocare il colpo più in fretta, ma esattamente l’opposto. In ogni colpo, maggiore sarà il controllo che avrete nel ritmo di steccata, minori saranno le possibilità di commettere errori. Nei colpi di cui vi sto per parlare questo è un imperativo. Non permettete a voi stessi di affrettarvi nel colpire. Concentratevi e prendetevi qualche secondo nel caricamento della stecca per assicurarvi di controllare perfettamente il colpo.
- Bilia attaccata a sponda
Passiamo ad analizzare il primo colpo. Cosa si fa quando la bilia battente è attaccata alla sponda? Siamo obbligati a far muovere la bilia dalla sponda e questo può essere sempre molto insidioso. È un colpo che può essere difficile. Non giriamoci troppo attorno. In questa foto potete notare il ponticello utilizzato dal giocatore medio per affrontare un colpo del genere.
Soltanto una minima parte della bilia viene a contatto con la stecca. Per essere sicuro di colpire ciò che vede, egli alzerà la stecca sino a creare un angolo d’impatto. Come potete notare, soltanto la punta delle dita è poggiata sulla sponda. È vero che alzando la stecca e colpendo dall’alto verso il basso la prospettiva di un impatto pulito è maggiore rispetto al colpire con la stecca parallela alla bilia. Ma c’è da considerare il fatto che in tale ponticello vi è una totale mancanza di stabilità. La mano traballa e rende automaticamente nervoso il giocatore!
In questa foto osservate invece come io gioco questo colpo.
Per prima cosa gesso la mia stecca, non dimenticate mai di farlo per questo tipo di colpi, gessate la vostra stecca! Poi nel posizionare la mia mano sulla sponda, lascio che il mio polso sia in una posizione rilassata. Per capire cosa intendo, confrontate le due fotografie e noterete una sostanziale differenza. Con il mio polso in quella posizione, tutte e quattro le mie dita sono ben aperte sulla sponda. In più la giuntura del mio pollice è ben posizionata al margine esterno del tavolo.
Questo è un ponticello molto più solido. Rialzo leggermente il calcio della stecca, ma non troppo. Il mio braccio sinistro è ben teso e la mano che uso per il ponticello è saldamente attaccata al tavolo. In tal modo posso far scorrere la mia steccata con assoluta sicurezza. Non c’è molto da colpire, è vero, ma adesso posso concentrarmi nel farlo bene.
Nel colpire, il mio movimento di caricamento è corto e lento, e il mio cuoietto “spazzola” gli ultimi centimetri della sponda prima di colpire la bilia. Alcuni credono che sia corretto far scorrere il cuoietto su tutto il panno presente sulla sponda. Per me non c’è alcuna ragione nel farlo.
Infine, per nessuna ragione colpisco un colpo del genere ad alta velocità, se non in casi estremi o in circostanze disperate. La velocità più alta con cui si può giocare questo tipo di colpo è comunque più bassa di quella di un colpo normale. Nel impattare con più forza si finirà per fare steccaccia o applicare effetto laterale alla bilia. Semplicemente cercate di rendervi conto che la bilia in questione è insidiosa e cercate di non fare cose troppo difficili.
- Bilia vicino la sponda
Con una bilia che dista circa venti centimetri dalla sponda, il ponticello che vi ho mostrato in precedenza sarebbe poco utile, poiché in questo caso sareste troppo lontani dalla bilia. Resistete dalla tentazione di effettuare il ponticello direttamente sul panno: sareste in tal caso troppo vicini alla bilia. Osservate la fotografia.
Utilizzando questo ponticello sarete un po’ più vicini alla bilia rispetto al solito. Come in tutti i ponticelli in cui la mano è in questa posizione, i polpastrelli e la sponda su cui si poggia il pollice sono determinanti. La stecca, come potete notare, scorre sulla sponda in un canale creato piegando il dito indice. La stecca ovviamente tocca la parte interna sia dell’indice che del medio, ma bisogna non permettere a queste dita di guidare la stecca. Sarebbe un errore fatale poiché esse devierebbero la nostra steccata. La stecca può scorrere e toccare le dita. Ma tenete ben a mente di non stringerla con esse! Ricordate: quello creato è semplicemente un canale.
C’è anche un altro punto di contatto: la nocca del pollice, come potete notare nella foto. Questo punto di contatto va considerato come un “muro”: la stecca può toccarlo, ma nulla più.
Questo ponticello è un buon test per rendersi conto di quanto solida sia la vostra steccata. Se il polso con cui tenete la stecca si muove in maniera precisa e libera nel muovere il gomito, il colpo sarà ben calibrato. All’inizio nell’effettuare questo ponticello si può avere la sensazione che la stecca stia fluttuando a mezza altezza, senza poter controllarla. Se la vostra steccata è buona, tale sensazione scomparirà subito. Arthur Goundrill, il giocatore con un solo braccio, riesce a giocare molti colpi senza utilizzare il rest. Ciò dimostra che la stecca scorre perfettamente anche senza l’ausilio di nessun ponticello. Basta soltanto una sponda su cui poggiarsi. (se volete rendervi conto del talento di Goundrill, guardatelo qui in azione, ndr)
In questo tipo di ponticello la stecca deve essere nella posizione più orizzontale possibile. Quando è possibile, ricordatevi sempre la mia lezione sull’orizzontalità della steccata, in questo caso dovrete e potrete farlo senza problemi. Dovreste inoltre poter giocare un colpo di questo tipo alla velocità che preferite.