Dopo esserci concentrati sulla posizione della testa, nella quinta parte del libro di Joe Davis si analizza un altro aspetto fondamentale per il giocatore di snooker: il ponticello.
- Il ponticello
Dopo aver preso in considerazione la posizione della testa, giungiamo adesso al ponticello. Questo, insieme ai piedi, forma il cosiddetto “tripode” e deve essere considerato il naturale perno dell’intero corpo sul tavolo. Muovetelo durante la steccata, e sarete condannati all’errore. Può essere paragonato in tal senso al gomito che supporta un fucile di precisione: anche il più impercettibile movimento dell’avambraccio o della mano può irrimediabilmente far andare a vuoto il colpo. Avere un ponticello ben saldo nello snooker è in ogni caso più semplice che mantenere l’avambraccio stabile mentre si spara con un fucile.
Mentre mi accingevo a scrivere questo libro, ho osservato attentamente un gran numero di giocatori di svariato livello e mi sono resto conto che:
- La maggiore parte di essi non utilizzava un ponticello corretto, forse non conscia dell’importanza di questo aspetto.
- Anche tra giocatori di ottimo livello, a volte, ho notato un ponticello poco solido, soprattutto nel giocare determinati colpi.
Questa è la posizione corretta per un ponticello stabile, nel caso in cui vi sia la possibilità di poter appoggiare interamente la mano sul panno.
Avendo già deciso che colpo giocare, dopo aver allineato il corpo ad esso e messo nella giusta posizione i piedi, fate scendere il mento sulla stecca, allungate la vostra mano e piazzatela sul panno, cercando di allargare il più possibile tra loro le dita. Poi tendetele, provando a tenerle il più possibile tese e dritte. Cercate di far aderire il più possibile i polpastrelli al panno e poi sollevate il pollice. Il risultato dovrebbe essere quello che vedete in foto.
Dovreste avere a questo punto un ponticello ben saldo e quasi incollato al tavolo. Così facendo sarà facile far scivolare la stecca sulla mano.
Vorrei aggiungere una nota a ciò che ho appena detto. Ho migliorato di parecchio il mio ponticello dalla prima edizione di questo libro. Mi sono infatti reso conto che ci sono due punti-chiave nel contatto tra la mano e il panno: la base del pollice e il polpastrello dell’indice. È proprio l’indice infatti, insieme al pollice, che provvede all’orientamento dell’intero ponticello. Perciò mi sono concentrato nell’essere particolarmente attento a “sentire” il panno con il mio indice e a far aderire per bene al tavolo la base del pollice.
- La tensione del braccio con cui si effettua il ponticello
Un paragone calzante per farvi capire quale deve essere la tensione del vostro braccio dopo aver piazzato la mano sul panno viene spontaneo. Il vostro braccio deve essere come il rest– il manico assolutamente rigido e la “croce” saldamente incollata al panno, fissa sul tavolo. Ecco in che posizione dovrebbero essere la vostra mano e il vostro braccio. Il braccio deve essere dritto- così dritto quasi da far uscire fuori a spalla, come vedete in foto.
Provate a distendere il vostro braccio con cui effettuate il ponticello. Adesso provate ad allungarlo un po’ più avanti. Adesso immaginate di avere tra le vostre mani una stecca e provate a tirare indietro la spalla opposta, come per colpire, irrigidendo il petto. Questo fa sì che il braccio con cui si effettua il ponticello vada ancora più lontano, passando per le spalle e il gomito del braccio opposto. La linea di tensione è fondamentale, è dovreste sentirla ogni volta che si va ad effettuare un colpo. È un chiaro segno di solidità nel braccio con cui si effettua il ponticello, ma anche di solidità in tutta la parte superiore del corpo, compresa quella relativa al gomito del braccio con cui si impugna la stecca.
Sentendo questa tensione, vi sarà assicurata una stance ben salda al tavolo e sentirete che la parte anteriore del braccio in cui tenete la stecca sarà in un’ottimale posizione rilassata: sarete in grado quindi di steccare in maniera sicura e indipendente, senza intaccare la rigidità del braccio.
Se avete ancora qualche dubbio su come posizionare il braccio del ponticello, pensate a voi stessi come un pugile che sta per sferrare un diretto, con le nocche in posizione orizzontale, tirate indietro l’altro pugno fino alle costole ed eccovi la perfetta posizione. Dovrebbe andar bene anche così!
IN SINTESI
- Il ponticello deve essere sempre ben saldo, come mostrato in foto
- Il braccio con cui si effettua il ponticello deve essere dritto e teso
- La spalla del braccio con cui si tiene la stecca deve essere in ogni caso solida
ERRORI COMUNI DA EVITARE
- Dita del ponticello attaccate tra loro
- Mancanza di aderenza dei polpastrelli sul panno
- Polpastrello della base del pollice non piazzato sul tavolo
- Pollice non sollevato in maniera adeguata
- Gomito del braccio con cui si effettua il ponticello allentato e piegato
- Spalla del braccio con cui si tiene la stecca troppo in avanti