Nell’ottava lezione Joe Davis, dopo aver analizzato in dettaglio sia la posizione al tavolo che nello specifico la steccata, ci spiega quale sia l’azione ideale di steccata nella sua interezza

How I play snooker Joe Davis
  • La steccata nella sua interezza

Fino a questo momento abbiamo analizzato singolarmente ogni dettaglio della steccata. Adesso è giunto il momento di osservarla nella sua interezza. Osservate le seguenti immagini.

1)Joe Davis posizione steccata
2)Joe Davis posizione steccata
3)Joe Davis posizione steccata

Queste tre fotografie sono senz’altro le più istruttive dell’intero libro, e dovreste ritornare ad osservarle il più spesso possibile, soprattutto se avete problemi nell’imbucare.

Consideriamo la prima foto. Possiamo notare l’esatta linea di tiro e l’angolo che si viene a creare nel braccio con cui impugniamo la stecca – essa continua poi sulla linea delle spalle, mentre il gomito si eleva al di sopra della linea orizzontale a causa della rotazione del corpo.

La mano con cui effettuiamo il ponticello è esattamente al di sotto di quest’asse. La stecca è impugnata saldamente e come potete osservare scorre al di sotto del corpo perfettamente sul ponticello, toccando la cravatta e sfiorando il mento. Se ci fate caso, la stecca non è perfettamente orizzontale, perché il calcio è rialzato di qualche centimetro rispetto al cuoietto (un’azione perfettamente orizzontale è impossibile, ma si assume che sia orizzontale quanto il più possibile vicino al concetto possa essere).

Nella seconda foto, soltanto la stecca e l’avambraccio si sono spostati. Il gomito del braccio con cui impugniamo la stecca è ancora nella posizione della foto precedente, e anche tutto il resto del corpo. La posizione della stecca rispetto alla cravatta è rimasta la stessa, è questo prova che non ci sia stata una steccata “a pompa”. La parte posteriore dell’azione, come potete notare, è stata esattamente quella “a pistone”.

Nell’ultima foto possiamo renderci conto di come in maniera naturale si sia effettuato correttamente un colpo. C’è stato un leggero spostamento della stecca dal mento e dalla cravatta. Ma osservate come la stecca assuma una posizione orizzontale anche a movimento concluso.

Si riesce ad ottenere sempre un naturale movimento a seguire perfettamente orizzontale soltanto grazie a una corretta impostazione di tiro.

È interessante studiare la posizione degli occhi in tutte e tre le fotografie. In tutte l’occhio è focalizzato sulla bilia-oggetto, e nella terza sembra che gli occhi abbiano fato sì che la testa fosse ancora bassa. Indubbiamente è così. La posizione della testa non cambia: se considerate lo sfondo nelle altre due foto ve ne renderete conto.

Adesso soffermiamoci sulla posizione del braccio con cui effettuiamo la steccata nella terza foto. Molti giocatori concludono spesso i loro tiri con la stecca per aria. Ciò accade perché essi permettono al braccio di effettuare un movimento “ad arco” invece di quello “a pistone”. Così facendo, dopo il contatto tra cuoietto e bilia,  il braccio che impugna la stecca, nel movimento a seguire, tende a spostarsi verso l’alto. Questo è un errore che può accadere senza neanche rendersene conto, soprattutto se si impugna la stecca troppo saldamente. Così facendo di solito la mano del nostro ponticello tende a spostarsi e la stecca non scorrerà precisamente nella sua posizione ideale.

Se osserviamo attentamente il finale della mia steccata nell’ultima foto, potete rendervi conto di come l’orizzontalità sia mantenuta nella mia azione. Nel movimento in avanti, la mano è in grado di ancorarsi verso il basso. Ciò si può notare chiaramente dalla curva della parte superiore della mano che si viene a creare tra la stecca e il polsino della mia camicia. Proprio questa stabilità data dalla mia mano ha impedito un movimento ad arco e mantenuto l’orizzontalità.

Un modo per evitare che la mano si sposti è concentrarsi nel colpire con indice e pollice. Queste due dita devono essere responsabili del perfetto movimento in avanti orizzontale.

Per concludere la nostra analisi su queste tre foto, comparatele attentamente e provate a notare se qualsiasi parte del corpo si sia mossa durante la steccata. Le foto sono state scattata in sequenza rapida non separatamente – perché così facendo sarebbe stato impossibile replicare la posizione in maniera accurata. Osservate la mia gamba sinistra, davanti e dietro, e poi la traiettoria del mio braccio sinistro. Da qualsiasi angolazione ci proviate, non noterete nessun segno di movimento.

Questo vi dimostra come sia possibile restare in perfetta posizione sul tiro. Per ottenere questa abilità non dovrete far altro che seguire i miei consigli dei capitoli precedenti per eliminare i movimenti superflui.

Vi invito a non considerare tutto ciò come precluso soltanto ai campioni. Restare nella corretta posizione, senza movimenti superflui, è soltanto questione di stance e autocontrollo. E una giusta posizione al tavolo renderà più semplice padroneggiare il vostro autocontrollo.

IN SINTESI

  • Finale di steccata perfettamente orizzontale, giusta attenzione nel posizionamento della mano, che deve servire da ancora
  • Gli occhi devono far sì che la testa sia bassa nel finale di steccata
  • Corpo nella sua interezza ben saldo ed immobile durante tutto il movimento di steccata

ERRORI COMUNI DA EVITARE

  • Azione di steccata oscillante
  • Finale di steccata non controllato
  • Testa che va verso l’alto
  • Movimenti superflui nel corpo
Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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