Joe Davis, quindici volte campione del mondo e vero inventore dello snooker come lo conosciamo oggi, ha scritto un libro di gran successo e per la prima volta potete leggerne la traduzione in italiano.
Lo snooker senza Joe Davis oggi non sarebbe lo stesso. Davis ha studiato il gioco a fondo durante tutta la sua vita e il concetto moderno di serie è stato in pratica da lui inventato e perfezionato. I suoi studi si sono trasformati in libri di grande successo in tutto il mondo anglosassone. Qui per la prima volta ci si concentra sul tradurre in italiano forse il libro di maggior successo: How I play snooker. Pubblicato in svariate edizioni tra il 1956 e il 1975, il libro è un caposaldo della letteratura biliardistica. Nel corso degli anni è stato in grado di formare ed influenzare campioni del calibro di Steve Davis e Ronnie O’Sullivan.
- Come imbucare
Lo snooker, e ne sono fermamente convinto, presenta una problematica ben precisa per colui che scrive un libro. Non bisogna, come si è fatto in precedenza, soffermarsi il 10% sulla steccata e 90% sulla tattica. La proporzione inversa è necessaria per il 99% dei giocatori.
Ho aiutato in privato centinaia di amici a migliorare il proprio gioco. Alcuni erano principianti, altri buoni o addirittura eccellenti dilettanti. Alcuni erano professionisti. In ogni caso, inclusi i professionisti, il mio aiuto è stato necessario nella meccanica della steccata.
Infatti, il lato tattico dello snooker è relativamente semplice. Chiunque abbia giocato abbastanza sa perfettamente che nell’imbucare una bilia si deve immediatamente pensare a come mettere giù la successiva. Inoltre si arriva a capire facilmente quando giocare uno snooker, e spesso un giocatore con un minimo di esperienza sa come ricavarne uno anche quando non ve ne sono le condizioni.
Il problema ricorrente per il giocatore medio sta nell’imbucare con consistenza; con così consistenza da potersi concentrare soltanto sul controllo della bilia battente al fine di ottenere un piazzamento perfetto.
Il giocatore che ha cominciato da sei mesi – ma spesso anche il giocatore con sei anni di esperienza – sa soltanto approcciare le imbucate più facili (biglia al centro esatto della buca) con sufficiente confidenza per dimenticarsi dell’imbucata in sé e concentrare le sue energie sul piazzamento della bilia bianca.
In breve, l’unico modo per eccellere nello snooker è il controllo di due bilie. E il controllo di due bilie è quasi impossibile fin quando mettere giù una imbucabile non diventa un’azione, fino a quanto umanamente possibile, automatica.
Quindi mio caro lettore, ti supplico, non importa quanto bravo tu sia, di considerare i miei capitoli su come imbucare una bilia la parte fondamentale del libro. Non farti condizionare dal pensiero “Imbuco già bene, ciò di cui ho bisogno è imparare a controllare la bilia battente.” Nessuno può affermare di imbucare in maniera perfetta. L’imbucatore perfetto è lontano dall’esistere, e mai esisterà – altrimenti lo snooker cesserebbe di essere un gioco. Quando smetterò di lavorare sulle mie capacità di imbucare una bilia dovrò realizzare il fatto di essere arrivato ad un punto che nessun altro ha mai raggiunto nello snooker.
- Migliora il tuo gioco
“C’è soltanto un Joe Davis e non ci sarà mai nessun altro come lui.” Ho sentito spesso questa frase, e non c’è nessuna ragione per cui ciò debba essere la verità. Non sono un genio. La mia vista probabilmente non è buona come la tua, perché il mio occhio destro è nettamente meno performante di quello sinistro. Ciò ha fatto sì che adottassi la mia particolare posizione durante la fase di tiro, con il mento sulla parte più lontana della stecca. In ogni altro aspetto, sono un uomo normale. Ritengo che non ci sia bisogno di nessun talento straordinario nel lavorare duro in allenamento e nel lottare in ogni singola partita.
Ciò che penso abbia contribuito enormemente al mio successo è il fatto che più di tutti gli altri ho studiato il gioco. Credo di averlo fatto così intensamente da essere stato in grado di formulare lo stile di gioco migliore possibile per interpretare lo snooker. Chiunque può copiare questo stile in ogni minimo dettaglio. E ciò è assolutamente vero. Non sono affatto modesto nell’affermare ciò. So che le cose stanno così. Molto onestamente non avrei mai scritto questo libro se non mi fossi già ritirato dallo snooker professionistico. La mia speranza è che tra qualcuno delle migliaia di giocatori che leggeranno questo libro ci sarà un giocatore in grado di recepire alla perfezione i miei consigli e diventare il migliore di tutti. Solo in tal modo sarò certo del fatto che ho ragione quando dico che la mia tecnica può essere insegnata.
Da questo momento sono convinto che tu voglia giocare a snooker come faccio io. Non pensare di poter scegliere soltanto uno specifico capitolo del libro per trovare un consiglio, aggiungerlo al tuo bagaglio tecnico e così diventare un giocatore migliore. Non puoi farlo – o tutto o niente. Ciò significa che sei già pronto a scartare tutte le idee che puoi avere in mente che sono diverse dalle mie. Non c’è nulla di strano o difficile nel mio stile, ma non posso garantire che questo libro sarà di uso proficuo a meno che tu non decida di ricostruire il tuo stile esattamente come ti dico io.
Per molti giocatori questo potrà sembrare difficile. Il giocatore che ha ottenuto successo per molti anni giocando a snooker con entrambe le ginocchia piegate, con una steccata traballante, con il mento a quindici centimetri di distanza dalla stecca o con il polso destro non compatto con il corpo, probabilmente non vorrà mettere da parte la sua eccentricità. Egli ha creato un proprio stile in cui un errore ne controbilancia un altro. Bene, se è contento di giocare in questo modo, buona fortuna. Ma questi stili eccentrici non possono arrivare troppo lontano. Ci sarà un momento in cui il castello crollerà e tutto andrà in un sol colpo all’aria.
Con uno stile come il mio, che è costruito in ogni minimo dettaglio su solidi fondamenti, non si può sbagliare a lungo, e se si sbaglia, è sempre possibile rintracciare il motivo per cui si commettono determinati errori. Lo stile che sto per insegnarti è semplice e naturale, ed è in pratica esente da pecche.
[…]
Lo ripeto ancora, prima di trasformare la teoria in pratica, mettiti in testa in un modo o nell’altro di concentrarti sulla tecnica Davis. Spero che tu lo faccia, e se lo farai sono sicuro che otterrai dei risultati in breve tempo.
Sarò onesto nel dire che senza allenarsi in maniera regolare non sarai mai un giocatore di prima fascia. Questo è certo. Se sarai in grado di trovare un tavolo per tre/quattro ore a settimana, non potrai fare a meno di notare degli enormi benefici dell’allenamento grazie a ciò che ti suggerirò.
Io continuo ad allenarmi e continuerò a farlo fino a quando prenderò in mano una stecca, e se è importante per me, deve esserlo ancora di più per te. Allo stesso tempo, sapendo che ciò è imprescindibile per quasi ogni giocatore, ho deciso di scrivere questo libro per farti migliorare, anche senza nessun tipo di allenamento. Inoltre non mi aspetto che tu legga l’intero libro in una sola volta e che in un istante tu possa già giocare padroneggiando la mia tecnica. Ciò sarebbe assurdo; per questo è importante che tu sia in grado di apprendere un punto per volta.
E i punti più importanti sono senz’altro quelli fondamentali riguardanti la steccata. Ma se sarai in grado di acquisire la tecnica base della steccata nel 99% dei casi noterai un immediato e continuo miglioramento.