Nella dodicesima lezione a cura di Joe Davis completiamo il discorso già introdotto sui ponticelli scomodi. Qui si prenderanno in esame altri due casi specifici: ponticello al di sopra di una bilia e in posizione poco agevole nei pressi della sponda.
- Ponticello al di sopra di altre bilie
Giocare la bilia battente quando questa è ostacolata da un’altra provoca spesso gran fastidio al giocatore. Ammetto che anch’io personalmente odio quando mi ritrovo in tale specifica situazione per un motivo ben preciso: credo di essere infatti il giocatore con le dita più corte tra tutti i professionisti. Questo è senza dubbio un grosso handicap quando si deve giocare al di sopra di un’altra bilia. È come per un pugile non essere abbastanza alto. In ogni caso, sono in grado di riuscire a colpire come tutti gli altri.
Qui potete notare che tipo di ponticello utilizzo per questo tiro. La base della mia mano è destinata a essere sollevata dal tavolo, per sfortuna, poiché il più in alto sarà il ponticello, più facile sarà colpire la bilia battente. Notate i seguenti dettagli nella foto: per prima cosa le dita sono ben separate. La ragione è la stessa per cui tenete le gambe ben divaricate nella posizione del tripode – forza e stabilità. Inoltre notate la pressione sui polpastrelli, o nello specifico, sulla punta delle dita. Entrambe queste accortezze servono a dare maggior stabilità alla nostra posizione. Le dita infatti sono piegate verso l’interno a causa della pressione. Notate anche come il pollice sia sollevato più del solito, ciò a causa della maggiore altezza del ponticello.
Adesso osservate la seconda foto.
Qui potete notare nel dettaglio la posizione del corpo. Le cose più importanti di cui tenere conto nella foto sono la posizione del mio braccio sinistro, completamente dritto, e poi la corretta traiettoria tra il gomito con cui tengo la stecca e il ponticello. La rigidità del braccio sinistro è fondamentale per la stabilità di cui abbiamo bisogno per questo delicato colpo. Se tenderete a perdere accuratezza, finirete per commettere steccaccia. Se perderete la corretta traiettoria, potreste non colpire la bilia-oggetto oppure lasciare all’avversario una comoda entrata al tavolo. Quindi ancora una volta sarà necessario provare il giusto confort e la necessaria stabilità per giocare il colpo nella maniera corretta. Sarà sicuramente meglio della solita giocata affrettata e mal calcolata che di solito si prova ad effettuare in queste situazioni.
Un’azione di steccata più breve e allo stesso tempo più lenta vi aiuterà a ottenere maggior controllo. Non cercate di applicare troppo effetto alla bilia, o altrimenti ciò potrebbe avere serie conseguenze sul tiro. Mettetevi ben in mente che avrete bisogno di restare fermi dopo il colpo, in modo da poter controllare senza problemi e in maniera confortevole il vostro finale di steccata.
Se si ha bisogno di ponticelli più elevati, come può capitare, io tendo ad alzare il polso, portandolo in una posizione più avanzata. Ciò avrà l’effetto di far sollevare dal panno sia l’indice che il mignolo, quindi in questo caso il ponticello sarà sorretto soltanto dalle unghie di due dita! Questo non è mai un colpo semplice.
Diventa ancora più difficile se si deve posizionare la mano davanti ad una bilia e giocare su di un’altra. Se ciò accade, ricordate di posizionare bene le dita sul panno e di tenere il braccio con cui effettuate il ponticello il più stabile possibile. Spesso si tende ad evitare questo tipo di colpo. Non fatelo. Provateci e con il tempo migliorerete.
- Colpo lungo sponda
Andiamo ad esaminare un altro colpo in cui ci ritroviamo ad avere a che fare con la sponda.
Osservate la fotografia.
Questo è un colpo non usuale, in cui la nostra stecca non è direttamente al di sopra della sponda ma neanche parallela a essa. È una via di mezzo tra i due. Ciò significa che il ponticello non deve essere effettuato né sulla sponda né direttamente sul tavolo. In ogni caso utilizzando il ponticello che vi ho mostrato sarà possibile evitare di alzare il calcio della stecca. Tutte e quattro le dita e anche il pollice ci vengono in aiuto: esse devono poterci garantire una presa salda, come quella di una patella su uno scoglio.
Il pollice è sollevato verso l’interno e in questo caso, giocando dalla sponda con la bilia a circa venti centimetri, si viene a creare un canale tra il pollice stesso e il nostro indice, rialzato rispetto al resto del ponticello. Nella foto può sembrare che l’indice stia stringendo la stecca. Non è in realtà così. Non è una presa, ma un canale. La stecca deve essere a contatto con il dito e scorrere confortevolmente vicino ad esso. In questa foto appositamente scattata potete notare come la stecca sia guidata dalle dita.
Tutti i ponticelli di cui vi ho parlato sono di uso comune. In ogni caso ci sono delle regole valide per tutti essi: ponticello saldo, scorrimento della stecca fluido, braccio con cui si effettua il ponticello ben saldo, nessun effetto o taglio da imprimere alla bilia.
Potreste pensare che utilizzare l’effetto sia utile in queste situazioni, e forse lo è. Ma io personalmente sono sicuro di non potere. Il mio obiettivo è sempre quello di controllare i miei tiri, in modo tale da non commettere errori che si possono poi rivelare fatali.
IN SINTESI
- La fiducia nei propri mezzi è fondamentale per poter giocare i ponticelli inusuali.
- È importante trovare la corretta posizione e i ponticelli in grado di facilitare e controllare al meglio la nostra steccata.
- Accorciare e rallentare il movimento di steccata per aver maggior controllo.
- Seguire sempre la traiettoria corretta di tiro. Non provate mai a giocare un colpo secco .
- Mantenete la posizione di tiro dopo aver effettuato un colpo. Vi aiuterà ad aver maggior stabilità.
- Siate soddisfatti anche di un meno ambizioso tiro di difesa. Non provate giocate brillanti!
ERRORI COMUNI DA EVITARE
- In generale, evitate di farvi prendere dall’impazienza. Ciò spesso è sinonimo di un tiro frettoloso e azzardato.
- Evitate colpi complicati, poiché dalle posizioni analizzati anche un tiro di palla piena è già sufficientemente difficile.