Alla seconda finale ranking in carriera, arriva a Llandudno anche il secondo titolo, il primo di un certo spessore, per Robert Milkins. Per il giocatore di Gloucester non è solo una grande prestazione contro Shaun Murphy al termine di una settimana perfetta, ma anche la vittoria che cambia la vita, con le 80k sterline di montepremi del Welsh Open unite alle 150k del premio della BetVictor Series. Per Milkins, inoltre arriva il ritorno in top16 dopo più di un decennio.

Si è giocata domenica a Llandudno, sud del Galles, la finale del Welsh Open 2023, undicesimo torneo full-ranking della stagione in corso. A contendersi il titolo sono stati Shaun Murphy, alla finale numero ventitré in carriera ed in cerca del decimo sigillo, e Robert Milkins, appena al secondo atto conclusivo in carriera di un torneo valido per il ranking, dopo l’exploit vittorioso del Gibraltar Open 2022.

Se per Murphy la motivazione era certamente alta, per Milkins la posta in palio era ancora maggiore: una singola vittoria avrebbe significato il ritorno tra i migliori sedici giocatori al mondo e un complessivo assegno di quasi duecentocinquantamila sterline, tra montepremi del Welsh Open e premio della BetVictor Series.

Entrato nell’arena con un simpatico ma rivedibile moonwalking, Shaun Murphy ha imposto da subito il proprio gioco in apertura di match. Approfittando delle incertezze, anche carattteriali, del proprio avversario, the Magician si è assicurato prima il primo frame con un super steal in ripulitura totale e poi il secondo dopo una breve fase tattica, culminata in una splendida imbucata dalla distanza da parte proprio del giocatore di Harlow.

A un passo dal triplice vantaggio, Murphy si è però messo da solo sotto snooker sull’ultima rossa, nascondendosi per errore dietro la rosa e permettendo a Milkins di tornare al tavolo e accorciare le distanze sul 1-2. L’inversione di ruoli è poi avvenuta nel frame seguente: un Milkins in controllo della situazione ha fallito una rossa assai banale, dando il via ad una serie vincente di Murphy che è valsa il 3-1.

Al rientro dalla pausa di metà sessione si è assistito tuttavia ad un vistoso cambiamento, con Shaun Murphy nervoso al punto da sferrare persino un pugno al tavolo di gioco a seguito di una mancata imbucata. Il risultato sono stati tre frames consecutivi vinti da Milkins: il primo con un paio di mezzi centoni, il secondo con uno steal stupefacente sulla nera finale dopo una gran serie di Murphy e il terzo approfittando delle crescenti incertezze di quest’ultimo. Passato in vantaggio per la prima volta nel match, Milkins si è però visto raggiungere da Murphy, autore di una serie da 68, in vista della fine della sessione diurna, terminata così 4-4.

La sessione serale si è aperta con un Robert Milkins decisamente più pimpante. Sempre rapido nell’elaborare ed effettuare i suoi colpi, il giocatore di Gloucester ha siglato un fulmineo mezzo centone per riportarsi avanti 5-4. La replica di Shaun Murphy si è concretizzata nel frame successivo con una serie da 70, valevole l’aggancio sul 5-5. Due ulteriori serie superiori ai sessanta punti sono valse a Milkins la conquista dei frames undici e dodici ed il primo doppio vantaggio nella finale.

Perso il controllo del match, Murphy ha tentato di rendersi più aggressivo, tattica che tuttavia ha portato risultati solamente parziali. La conquista del dodicesimo frame è stata infatti seguita dalla reazione bilanciata di Milkins, vittorioso nel seguente ed in grado di portarsi così sul punteggio di 8-6 e ad un solo frame dal Ray Reardon Trophy.

Il primo ed unico centone del match è arrivato, seppur troppo tardi, grazie a Shaun Murphy, autore del 114 che lo ha portato in scia di Milkins sul 7-8. Il sedicesimo frame si è aperto ancora con Murphy all’attacco ma un errore a seguito dell’apertura del mucchio di rosse ha spianato la via a Robert Milkins: il giocatore di Gloucester non si è fatto pregare ed ha realizzato il suo settimo mezzo centone dell’incontro, portando a casa frame, titolo e prize money.

Per Robert Milkins si tratta così non solo del secondo titolo in carriera, ed il primo di un certo spessore dopo il Gibraltar Open ’22, ma anche del ritorno fra i migliori sedici al mondo a distanza di più di un decennio da quella stagione ’13/’14 che era stata, fino ad oggi, la migliore per the Milkman. E ancora, la vittoria del Welsh Open vale la certezza di giocare tanto il Players Championship in programma questa settimana, quanto il Tour Championship di fine marzo, insieme a quasi duecentocinquantamila sterline come prize money combinato fra premio della BetVictor Series e per il titolo di Llandudno.

Una vittoria che senza dubbio cambia la carriera e la vita di Robert Milkins, giunta dopo ventotto anni da professionista nel Tour. Il giocatore di Gloucester, che aveva perso negli anni la madre, il padre e la sorella, e che per più di una volta si era ritrovato sul lastrico e in difficoltà, ha commoventemente dedicato il trionfo alla famiglia ed agli amici che sempre gli sono stati vicini. Una favola, almeno questa volta, a lieto fine.

Sull'autore

Fabio Valente

Ventisette anni, di cui almeno metà trascorsi scrivendo storie sportive. L'ultimo amore, forse il più vero, è quello per lo snooker.

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