Mark Selby torna a vincere un torneo full ranking dopo un anno e mezzo, sconfiggendo Luca Brecel in finale per 9-6 davanti al proprio pubblico. Al termine di un match sempre condotto in testa, Selby si aggiudica il ventunesimo titolo ranking in carriera, vincendo la tredicesima finale giocata consecutivamente, se si esclude lo Shootout del 2021. L’inglese sale così al secondo posto nel ranking dietro ad O’Sullivan, mentre per Brecel si concretizza il ritorno in top ten.

Al Brentwood Centre finiscono con lo sfidarsi per il titolo il belga Luca Brecel, numero undici delle classifiche mondiali, e l’inglese Mark Selby, terzo. I due, giunti in finale sconfiggendo rispettivamente da sfavoriti Mark Allen e Neil Robertson, hanno dato vita ad una sfida equilibrata e incerta, con frames spesso decisi da nulla più che piccole sbavature. Fra Brecel e Selby si è trattato dell’undicesimo confronto in carriera, il primo tuttavia su questa lunghezza (best of 17) e in una finale. Il testa a testa vedeva in vantaggio l’inglese, vittorioso in sette dei dieci precedenti così come negli ultimi cinque disputati.

L’inizio del match ha visto la calma e l’esperienza del più navigato Mark Selby prevalere. Il giocatore di Leicester, alla sua trentunesima finale ranking in carriera, ha portato a casa con una certa agilità (e con tre mezzi centoni) i primi tre frames, prima di concedere finalmente una possibilità al proprio avversario. Brecel, dal canto suo, non si è fatto scoraggiare dalla partenza in salita, vincendo quattro dei successivi cinque giochi e fissando lo score sul 4-4 al termine della sessione pomeridiana.

La pausa di qualche ora si è rivelata benefica per Mark Selby, meno per Luca Brecel. La sessione serale si è infatti aperta in maniera assai simile a come era iniziata l’analoga pomeridiana, con il giocatore di casa abile a sfruttare ogni incertezza al tavolo del più giovane giocatore belga. Altri due mezzi centoni, il quinto ed il sesto del match, hanno perciò permesso a the Jester di allungare nel punteggio sul 6-4, mettendo una certa pressione a Brecel.

Il ventisettenne di Dilsen ha risposto nell’undicesimo frame con il primo centone del match, una serie spettacolare da 122, viziata da qualche fluke e terminata solamente con un errore sulla nera finale. Il dodicesimo gioco si è rivelato il frame chiave della partita. Nonostante le possibilità avute al tavolo da Brecel, autore di alcune splendide imbucate dalla distanza, è stato Mark Selby ad aggiudicarselo con lo score di 67 a 36. Anche il tredicesimo frame ha visto Brecel prima andare sotto nel punteggio e poi avere una speranza di trovare un complicato steal. Dopo una breve lotta sull’ultima rossa rimasta sul tavolo, Selby ha chiuso il gioco con autorità, portandosi avanti 8-5 ed ad un solo frame dal titolo.

Quando i riflettori sembravano ormai puntati solamente sul giocatore di casa, Luca Brecel ha deciso di rubare lo show per tutta la durata del quattordicesimo gioco. Il belga ha sfiorato l’impresa chiamata 147, fermandosi a 113 e sbagliando la quindicesima nera, giocata da posizione proibitiva a seguito di una rossa alquanto acrobatica. La gioia è però durata ben poco: il frame successivo ha visto infatti il monopolio al tavolo di Mark Selby, il quale con una serie da 87 ha portato a casa gioco e partita assai meritatamente.

Da un lato un Brecel pimpante ma impreciso, dall’altro un Selby ritrovato, cinico e ben centrato. Nel complesso si è trattata di una finale piacevole, il cui risultato non è mai parso realmente in discussione nonostante la comunque buona performance di Brecel. Per Selby, vincitore 9-6, si tratta così del titolo ranking numero ventuno in carriera, il primo dopo il mondiale conquistato ormai un anno e mezzo fa. Per the Jester c’è anche la soddisfazione di saltare al secondo posto delle classifiche ufficiali, sempre alle spalle di Ronnie O’Sullivan. Grazie alla finale raggiunta al termine di una splendida settimana, anche per Brecel arriva la soddisfazione di rientrare ufficialmente nella top10 mondiale.

Link al sito ufficiale della WST con risultati e tabellone dell’English Open

Sull'autore

Fabio Valente

Ventisette anni, di cui almeno metà trascorsi scrivendo storie sportive. L'ultimo amore, forse il più vero, è quello per lo snooker.

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