A distanza di diciassette anni, ritorna il British Open. Disputati ventiquattro match di primo turno, sempre nella cornice della Morningside Arena di Leicester. Ottimo esordio per l’ultimo campione del torneo John Higgins, che sigla un 147 a freddo e batte 3-1 Ursenbacher. Senza esaltare vince nettamente anche Mark Williams, che sconfigge 3-0 Tian. Il numero uno al mondo Judd Trump soffre contro Mitchell Mann e va vicino alla sconfitta, per poi salvarsi in extremis al quinto. Mark Allen va sotto 2-1 contro l’ex-partner Reanne Evans, ma poi la spunta al decisivo.
Era il 2004 quando John Higgins sconfiggeva in finale Stephen Maguire per conquistare il British Open. Diciassette anni dopo è ritornato in scena uno dei tornei storici dello snooker, rinnovato nel format e nella location. Dopo aver ospitato la Championship League per quasi un mese, la Morningside Arena di Leicester è stata confermata come sede di gioco. Particolarità del format è invece il sorteggio casuale per ogni turno (senza teste di serie) e la durata breve degli incontri. Partite al meglio delle cinque partite fino agli ottavi, quarti e semifinali al meglio delle sette e finale al meglio delle undici.
Suddivisi in tre sessioni si sono disputati ventiquattro incontri, con alcuni dei favoriti che hanno già giocato il proprio match di primo turno. Esordio scintillante per l’ultimo ad aver vinto questo torneo, un John Higgins parso subito ben centrato. Lo scozzese aveva fatto una buona impressione già nelle scorse settimane, ma era stato fermato durante la prima fase da un lampo di notevole fattura di Noppon Saengkham.
Contro Alexander Ursenbacher ha iniziato in maniera sensazionale, siglando a freddo un 147, il dodicesimo in carriera. Una pregevole imbucata dalla distanza con bilia a sponda e poi una grande conduzione della bianca gli hanno permesso di imbucare le quindici mani di rossa-nera e la serie finale sui colori. Higgins migliora così il record già a lui appartenente di essere il più anziano a siglare una serie perfetta ( 46 anni e 90 giorni).
Lo svizzero non si è lasciato intimorire e ha subito pareggiato i conti con una serie da 61. Nonostante uno strenuo tentativo di rimonta (soprattutto nel quarto), Ursenbacher si è dovuto arrendere alla maggior solidità di Higgins, che ha chiuso sul 3-1 siglando altri due mezzi centoni (78, 57).
Ritorno alle competizioni vincente anche per Mark Williams, che ha sconfitto 3-0 Tian Pengfei. Il gallese era uscito in malo modo durante la prima giornata di Championship League e sembrava più interessato a migliorare il proprio par sul campo da golf. Seppur non brillante dal punto di vista realizzativo (neanche una serie sopra i 40 punti), Williams è riuscito ad aggiudicarsi tutti e tre i lunghi e frammentati frame.
Il cinese, che ha chiuso al meglio la scorsa stagione ritrovando il Crucible, ha avuto più di un’occasione per capitalizzare svariati errori commessi da Williams. Tian ha provato a recuperare un secondo parziale che sembrava decisivo, ma nonostante uno snooker recuperato, ha finito per perdere il frame. Il tre volte campione del mondo potrà sembrare non pericoloso di questi tempi, ma il format e il talento sono di sicuro dalla sua parte.
Chi ha abituato a convincerci e sta invece deludendo le aspettative è il numero uno al mondo Judd Trump, che già dal finire della scorsa stagione non è più sembrato imbattibile. Dopo la sonora sconfitta rimediata contro Tom Ford, il mancino di Bristol è stato a un passo dalla sconfitta contro Mitchell Mann, che può rimpiangere più di un’occasione durante l’incontro.
Trump ha sbagliato diverse imbucate scontate e ha rischiato ad un certo punto anche di perdere la testa della classifica, con Selby che potrebbe superarlo già durante il British Open. Mann ha fallito un’imbucata con il rest nel decider e poi nel poter piazzare lo steal si è bloccato sulla verde. Soltanto un grave errore sulla blu da parte del numero novantasette al mondo ha fatto tirato un sospiro di sollievo a Trump.
Non siamo abituati a vedere l’inglese avere problemi con il gioco di serie o le imbucate singole, ma c’è bisogno di un cambio di passo per potersi ri-affermare ai massimi livelli.
Tensione, come prevedibile, nell’ultimo incontro che si è conclusco, quello tra la ex-coppia Allen-Evans. Tensione nata fin da subito per la rifiutata stretta di mano (pugno, nello specifico). Il pubblico a favore della dodici volte campionessa del mondo ha inoltre rimarcato in maniera poco sportiva gli errori di Allen, rendendo l’atmosfera ancora più infuocata.
Evans, dopo aver perso il primo frame, è stata brava a portarsi 2-1 e sembrava poter chiudere nel quarto. Un errore su una rossa attaccata a sponda finirà per condannarla. Una ripulitura sotto pressione ha portato il nordirlandese al decider. Qui la maggior classe è venuta fuori, con Allen che ha siglato un break da 68 rivelatosi vincente.
Tra gli altri risultati da segnalare, belle vittorie per i veterani Ken Doherty (3-0 su Zak Surety) e Jimmy White (3-0 su Aaron Hill). Eccezionale rimonta di Joe O’Connor, che sotto 2-0 contro Hallworth, vince 3-2 con serie da 97, 84 e 52. Zhou Yuelong batte il giocatore di casa Tom Ford 3-2, stesso punteggio con cui Selt elimina Thepchaiya.