Ai nastri di partenza la seconda edizione del Saudi Masters, secondo torneo full-ranking stagionale. Il torneo ha ospitato nella scorsa stagione il primo torneo full-ranking nella storia dello snooker in Arabia Saudita. Ken Doherty batte 4-1 Jimmy White in una sfida fra due leggende di questa disciplina, nonché amici stretti. I due non si incrociavano sul panno verde in incontri professionistici dal 2010. Dylan Emery evita il recupero di Florian Nüßle, imponendosi al decider per 4-3. Michał Szubarczyk diviene il più piovane vincitore di un incontro sul tour, all’età di 14 anni e 7 mesi.
Con un anticipo di tre settimane rispetto alla prima edizione disputatasi lo scorso anno, il Saudi Arabia Snooker Masters ritorna sul grande schermo. Classificato ufficialmente dal World Snooker Tour come “quarto major” – a seguito del Campionato del mondo, il Masters di Londra e lo UK Championship – il Saudi Masters si disputerà fino a sabato 16 agosto. Seppur non paragonabile ai tre tornei citati in quanto a storia e blasone, il primo storico torneo full-ranking saudita di Snooker arriva quasi a pareggiare il montepremi totale del Mondiale (£2.395.000), con £2.302.000. Le vincite della fase finale, tuttavia, eguagliano quelle del torneo più prestigioso della storia di questa disciplina, compresa quella che verrà assegnata al vincitore. Infatti, il primo classificato otterrà £500.000 valide per la classifica mondiale.
Questo premio può sicuramente cambiare la carriera di un giocatore, che si sistemerebbe nel ranking per almeno due stagioni grazie ad un solo torneo. Fra la vittoria e la sconfitta vi è una differenza di £300.000, che a volte può essere stabilita da una sola biglia nera. Infatti, il primo campione del Saudi Masters – Judd Trump – ha conquistato il titolo lo scorso 10 settembre imbucando la nera decisiva del decider, per battere Mark Williams. L’incontro è già diventato un classico della storia di questo sport e potrebbe, potenzialmente, ripetersi solo in semifinale in questa stagione.
Dopo essere stato disputato nella capitale Riyadh nella prima edizione, il Saudi Masters si sposta a Jeddah a partire da questa stagione. Da quando lo Snooker ha messo piede in questo paese nel 2023, considerando anche i tornei amatoriali, mai nessun evento era stato svolto all’esterno di Riyadh, compreso un altro torneo professionistico. Quest’ultimo (il Riyadh Season Championship) è divenuto famoso per l’inserimento di una biglia dorata dal valore $1.000.000 e di 20 punti, in caso di imbucata successiva alla realizzazione di una serie perfetta da 147.
Come annunciata solo pochi giorni fa, a partire da questa stagione, anche il Saudi Masters riconoscerà il bonus di £147.000 in caso di realizzazione di due maximum break. Questo è stato inserito nella stagione 2023/24 ed era valido solo per i tre storici tornei della “Triple Crown”. A partire da quest’annata, se un giocatore dovesse mettere a segno almeno due 147 attraverso i “quattro major” (qualificazioni comprese) si aggiudicherà un premio da £147.000, divisibile fino ad un massimo di tre giocatori. Nella scorsa stagione, l’impresa era riuscita a Jackson Page, il quale è divenuto il primo giocatore di sempre a comporre due serie perfetta nello stesso incontro, vinto per 10-2 contro Allan Taylor alle qualifiche del Mondiale.
Organizzato dalla Saudi Arabian Billiard & Snooker Federation in sinergia con il Ministro dello Sport saudita, il torneo è aperto a 144 giocatori. Sono state invitate 16 wild-card asiatiche per completare il tabellone.
I primi 16 giocatori del ranking esordiranno direttamente a partire dalla fase finale. Fra questi, l’unico è assente è Xiao Guodong, il quale ha deciso di rappresentare la Cina ai World Games di Chengdu. Il finalista dello Shanghai Masters Ali Carter farà, quindi, nuovamente pare dei primi 16.
I giocatori dal 17° al 48° esordiscono dal terzo turno di qualificazione di quattro previsti. Sfideranno i professionisti classificati dal 49° all’80°posto. I rimanenti, sono scesi al tavolo già al primo turno.
I primi tre incontri di qualificazione si disputano al meglio dei 7 frame, mentre l’ultimo si svolge al meglio dei 9. Sulla stessa lunghezza, si disputa anche il primo round ella fase finale (sedicesimi). Gli ottavi, i quarti e le semifinali al meglio degli 11 e la finale al meglio dei 19.
Fra i vari incontri, emerge sicuramente la sfida fra due veterani ed amici, compagni di diverse avventure dentro e fuori dal panno verde. Si tratta dell’incrocio fra Ken Doherty e Jimmy White, vinto dal campione del mondo 1997 per 4-1. Negli ultimi anni, i due hanno spesso incrociato la stecca in esibizioni ed incontri validi per il circuito senior. In particolare, White ha vinto il World Seniors Championship nel 2020, recuperando Doherty dal 2-4 al 5-4. Considerano però solo le sfide professionistiche, i due si erano dati battaglia per l’ultima volta durante le qualificazioni per il Campionato del mondo 2010. Doherty s’impose nettamente per 10-3, mentre l’ultimo successo di White continuerà risalire alle qualifiche per il Welsh Open 2009. Fra le numerose sfide, l’inglese conquistò un’intensa finale del Grand Prix 1992 per 10-9 al decider, mentre l’irlandese s’impose più comodamente in quella della Premier League 1998 (10-2).
Doherty ha capitalizzato la maggior parte della occasioni avute, portandosi in vantaggio 2-0. Nel secondo frame, il cinquantacinquenne di Dublino ha messo a segno una serie da 96. White si è poi posto ad un frame dall’avversario conquistando il terzo parziale, senza però riuscire a costruire il recupero. Doherty ha avuto la meglio nel quarto grazie ad un mezzo-centone da 59, prima di chiudere l’incontro non senza qualche inconveniente di troppo.
L’ex numero 2 del ranking sembrava in netto controllo delle operazioni, quando ha mancato una comoda rossa al centro avanti 64-16 con 75 punti rimanenti. White compone quindi una mini-serie da 28 per avvicinarsi il più possibile prima di difendere sull’ultima mano di rossa-colore. Doherty commette un fallo da quattro sulla gialla della serie finale, prima di colpire la biglia dalla quale scatterà una fase tattica. Al termine di essa, White ricava altri quattro punti di fallo ed ha un’occasione per imbucare la gialla in buca d’angolo in basso a destra in diagonale.
Il sessantatreenne di Tooting manca, però, il colpo, consegnandosi di fatto all’avversario. Quest’ultimo non ha esitazioni nel mettere giù la gialla e la verde, ma lascia sui ganascini della buca di centro a sinistra la marrone, particolarmente incollata alla zona destra della buca da non essere imbucabile. White tenta quindi il tutto per tutto, tentando di imbucare la biglia dalla sponda opposta. Commette quattro punti di fallo, oltre ad altri otto per cercare di venirne fuori alla stessa maniera ma da una posizione diversa. Doherty vince quindi il frame con il punteggio di 85-52, imponendosi nel primo incontro disputato fra i due a 34 anni di distanza dal primo, vinto da White ai quarti del Classic 1991.
Vittoria al decider per Dylan Emery, il quale sconfigge per 4-3 Florian Nüßle. Quest’ultimo ha tentato un recupero che sembrava ormai impossibile, riuscendo ad impensierire l’avversario, salvo poi cedere ai colori finali de frame decisivo.
Emery si è imposto nei primi tre frame componendo anche una serie da 65 nel secondo. Nüßle ha poi risposto con un mezzo-centone da 56, un centone 129 (miglior break di giornata) ed un break da 93, per forzare il decider. Emery ha poi vinto quest’ultima partita sulla nera finale con il punteggio di 50-41.
Primo storico successo per il 14enne Michał Szubarczyk, che diventa il giocatore più giovane a vincere un incontro sul tour professionistico. Il polacco ha battuto per 4-2 Ryan Davies, componendo anche serie da 68 e 56.
Musaad Almisfir non riesce invece, per poco, a divenire il primo giocatore saudita a conquistare un incontro fra i professionisti. La wild-card locale ha sprecato un vantaggio di 3-1 contro Jonas Luz, il quale si è imposto solo al decider per 4-3.
Eliminato Marco Fu, il quale aveva conquistato il primo premio di giocatore del mese, a giugno. L’hongkonhese ha ceduto al frame decisivo a Chang Bingyu, il quale ha rimontato dal 2-3 al 4-3.
Sam Craigie batte per 4-2 Xu Yichen, lo stesso risultato con il quale David Grace, Reanne Evans e Leone Crowley battono rispettivamente Ian Burns, Kreishh Gurbaxani e Ziyad Al Qabbani.
S’impone a sorpresa Hesham Abdelaziz, il quale batte per 4-2 il professionista Jiang Jun. Il cinese ha realizzato un centone da 106 nel quarto frame.
Nell’unico incontro disputato nella seconda fascia d’incontri serali, Hatem Yassen s’impone solo al decider su Ng On-yee. L’egiziano recupera lentamente un incontro che sembrava alla portata per la due volte campionessa del mondo al femminile, imponendosi circa alle 3 ora locale.
Gli altri sette incontri sin disputeranno in una sessione di recupero, domani mattina alle 10 italiane. Questo imprevisto è stato provocato da alcuni problemi tecnici, come riportato dal sito ufficiale de WST.
Fra gli altri giocatori, avanzano al secondo turno di qualificazioni del Saudi Masters anche Ashley Hugill, Iulian Boiko, Gao Yang, Liam Highfield, Liam Pullen, Ross Muir e Steven Hallworth.
Sito ufficiale con risultati completi e tabellone del Saudi Masters
Picture credits: WST