Cala il sipario sulla terza edizione del Wuhan Open. All’Optics Valley Gymnasium Xiao Guodong ha difeso il titolo conquistato lo scorso anno, battendo al frame decisivo Gary Wilson. In un match dai due volti, caratterizzato da una prima fase all’insegna degli errori e una seconda spettacolare, il giocatore di casa ha rimontato dal 6-8 con stil per ottenere il secondo successo in carriera. Con la vittoria il cinese diventa inoltre il nuovo numero 8 del ranking, garantendosi già di fatto un posto al Masters.
Giunto al termine il Wuhan Open, terzo torneo full ranking della stagione e secondo appuntamento del calendario cinese. All’Optics Valley Gymnasium il pubblico ha risposto presente durante tutta la settimana e non ha fatto mancare il supporto anche nell’atto conclusivo. Per il secondo anno consecutivo a vincere è Xiao Guodong, che in un match molto equilibrato ha superato Gary Wilson al frame decisivo.
Il trentaseienne di Chongqing proprio a Wuhan si era sbloccato lo scorso anno, vincendo il proprio primo titolo sul Tour diciassette anni dopo essere diventato professionista. Da incorniciare dunque il torneo per il cinese, che ha siglato un 147 nel proprio match d’esordio, sollevato il trofeo e incassato ben 140.000 sterline. Vincendo Xiao diventa inoltre appena il quarto giocatore nella storia a confermare il proprio primo titolo sul Tour dopo John Parrott (European Open 1989-1990), Mark Allen (World Open 2012, 2013) e proprio lo stesso Gary Wilson (Scottish Open 2023, 2024). Con il successo inoltre il numero 14 del mondo guadagna ben sei posizioni nel ranking, toccando il proprio best al numero 8. Un posto al Masters il prossimo gennaio è difatti già garantito.
Qualche rimpianto per l’inglese, che dopo una partenza lenta e contrassegnata da tanti errori, sembrava aver preso le redini del match. Sull’8-6 in suo favore infatti l’avversario sembrava essere uscito totalmente dal match. Il giocatore di Tyneside è stato comunque freddo per sfruttare la chance di giocarsi tutto al decider, dove ha pagato care due imprecisioni. Nonostante la delusione, settimana sicuramente positiva per Wilson, che nella scorsa stagione aveva ottenuto appena un quarto di finale. La finale gli ridà inoltre la posizione numero 16 della classifica, mettendo fine così alla striscia di Shaun Murphy. Il campione del mondo 2005 non era fuori dalla top-16 dal 2006.
La prima sessione di gioco non è stata di certo tra le più emozionanti, con la tensione che ha condizionato il gioco di entrambi. Il giocatore di casa è partito meglio, sfruttando svariati errori dell’avversario per vincere i primi due frame e portarsi avanti 2-0. Nonostante ciò, il cinese è parso lontano da quello visto negli scorsi giorni. Wilson ha forse commesso gli errori più gravi ma è come sempre un giocatore capace di accendersi all’improvviso. E proprio in quei momenti diventa pericoloso anche per i top-player. Pur senza brillare e ancora commettendo qualche imprecisione, l’inglese si è aggiudicato tre frame di fila, mettendo a segno i primi due mezzi centoni dell’atto conclusivo (52, 96).
Xiao ha accusato il colpo e nel sesto tutto sembrava far presagire per un probabile 4-2. Avanti 44-6, l’ex-semifinalista al Crucible aveva a disposizione un tavolo invitante quantomeno per portarsi avanti nel differenziale. Una rossa fallita al centro ha però ridato speranza al numero 14 del ranking, che in due tempi si è riportato in parità. Wilson non ha risposto presente, mettendo a referto solo 5 punti nei due successivi frame. Il campione in carica non ha alzato il livello, ma con il freno a mano tirato è riuscito comunque a garantirsi il vantaggio alla pausa, siglando anche la prima serie di qualità del suo match (62). Nel momento più delicato è stato per il tre volte vincitore di titoli full ranking a mostrare il proprio talento, chiudendo in crescendo la sessione con il primo centone (116) per ridurre lo svantaggio al minimo alla pausa lunga.
Se i primi nove frame sono stati disputati per lunghi tratti in sordina da entrambi, la seconda fase del match è stata invece esattamente l’opposto. La qualità del gioco si è alzata in maniera eclatante e le serie di qualità hanno iniziato a fioccare. Wilson ha ripreso nello stesso modo in cui aveva terminato, sfruttando la prima chance avuta per siglare una splendida serie da 118 per garantirsi il 5-5. Nell’undicesimo il giocatore di Chongqing ha subito risposto dopo un iniziale tentativo dell’avversario, confezionando una complessa serie da 62 per ritornare in vantaggio. L’inerzia del match è però cambiata a partire dal frame successivo, con il giocatore di casa che è sembrato uscire dal match improvvisamente. E il classe ’85 inglese ne ha approfittato alla grande, alzando ritmo e qualità di gioco. Break consecutivi da 73, 102 e 56 gli hanno così permesso di passare al comando sull’8-6.
Quando Wilson sembrava pronto a dare la spallata decisiva, è però arrivata la reazione inattesa di Xiao. Supportato dal pubblico, il cinese ha ritrovato il gioco che lo aveva portato fino alla finale, non lasciando all’avversario neanche un’imbucata nei tre successivi parziali. Break da 103 e 90 lo hanno aiutato così a portarsi a un solo frame dalla riconferma del titolo. E nel diciottesimo è stato ancora il trentaseienne ad avere la prima chance. o split del pack non è stato dei migliori, lasciandogli soltanto una difficile giocata sulla gialla.
Xiao ha fallito l’imbucata e un Wilson incredibilmente cinico, dopo quasi mezz’ora senza imbucare, ha trovato un break da 52 per portare il match al frame decisivo. Il nativo di Wallsend ha avuto due chance per conquistare il quarto titolo in carriera. Una non impossibile rossa nella prima fase e poi un fluke quando era indietro di 40 punti. L’inglese ha trovato una difficile verde, ma ha poi fallito la successiva bilia, lasciando il tavolo all’avversario. Xiao ha sfruttato al massimo le due occasioni avute e ha capitalizzato in maniera eccellente, ritornando a sollevare il trofeo a distanza di dodici mesi.
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