Conclusa la finale del Tour Championship, ultimo appuntamento prima del Campionato del Mondo. Neil Robertson porta a compimento una fantastica rimonta per sconfiggere al decider John Higgins, conquistando il titolo per la seconda edizione consecutiva. Ventitreeesimo titolo full ranking in carriera per l’australiano.
Giunta al termine la quarta edizione del Tour Championship, prestigioso torneo che ha visto coinvolti gli otto migliori giocatori della stagione. Alla Venue Cymru di Llandudno in una settimana di gioco stellare, l’atto conclusivo non ha di certo deluso le aspettative.
Neil Robertson con una clamorosa rimonta è riuscito a riconfermarsi campione, battendo 10-9 John Higgins. Il mancino di Melbourne si era ritrovato in grande difficoltà, indietro 9-4 con lo scozzese che sembrava in pieno controllo del match. Sfruttando la tensione del quattro volte campione nel mondo, ancora a secco in titoli full ranking, l’australiano ha rifiutato di arrendersi, rientrando prepotentemente nell’incontro. Conquistando sei frame consecutivi, Robertson ha conquistato per la seconda volta il Tour Championship, quarto titolo in stagione e ventitreesimo titolo full ranking in carriera.
Higgins ha giocato per lunghi tratti il suo miglior snooker, mettendo in grossa difficoltà il numero quattro al mondo. Il giocatore di Wishaw si è però fermato sulla linea del traguardo, senza riuscire a tagliarla. Alcuni errori dettati da un vero e proprio blocco mentale non hanno permesso al grande scozzese di sbloccarsi, perdendo così la quinta finale consecutiva in titoli validi per la classifica mondiale. Robertson passa a condurre negli scontri diretti complessivi (13-12), allungando nettamente invece nelle sfide in tornei full ranking (9-3).
La prima sessione, dopo un primo frame-maratona, ha deliziato il pubblico gallese, con entrambi i giocatori che si sono sfidati a viso aperto, mettendo in mostra tutto il loro talento, soprattutto nel gioco di serie. Il match è però iniziato con un parziale molto teso ed equilibrato, durato più di cinquanta minuti. Dopo che nessuno dei due si è riuscito a imporre nelle fasi centrali, Robertson è stato il primo ad avere una buona occasione, dopo un errore difensivo di Higgins sulla verde. L’australiano però non è riuscito a sfruttare fino in fondo la chance, mancando il piazzamento dalla blu alla rosa.
Un’altra fase tattica ha caratterizzato le fasi finali del frame, fino a una grande imbucata con il rest dello scozzese. Higgins ha mandato giù anche la nera, conquistando il parziale di un soffio con il punteggio di 78-77. Il quattro volte campione del mondo ci ha messo poco a trovare fiducia e con una splendida serie da 136 si è portato avanti 2-0. Il giocatore di Wishaw aveva realizzato un solo centone nei due precedenti match. Come preventivabile però il suo livello di gioco è esponenzialmente cresciuto nella finale.
In una giocata difensiva nelle fasi iniziali del terzo frame, il mancino di Melbourne ha lasciato un possibile plant a Higgins, che non si è lasciato sfuggire la giocata. Mettendo insieme un break di grande qualità, il numero sei al mondo ha chiuso con una serie da 126 per allungare sul 3-0. Nell’ultimo frame prima della pausa, Robertson è riuscito finalmente a trovare le giuste sensazioni al tavolo. Dopo una splendida imbucata dalla distanza con bianca attaccata a sponda, si è messo in serie. Con il terzo centone consecutivo dell’incontro (130), il punteggio è stato fissato sul 3-1.
Al rientro in sala il gioco è ritornato a spezzettarsi. In un parziale in cui nessuno dei due è riuscito a imporsi con la forza, è stato Robertson a spuntarla, dopo aver vinto una lunga battaglia difensiva. Higgins ha dovuto concedere sul 47-76 e il numero quattro al mondo si è così pericolosamente rifatto sotto. Il campione del mondo 2010 nel frame successivo ha dimostrato di essere nel match, sfiorando addirittura una serie perfetta. A quota 129, con le ultime tre bilie al tavolo, l’australiano ha fallito una complessa blu in angolo per trovare posizione sulla rosa. Con il match di nuovo in parità e dopo aver incassato tre frame consecutivi, è stato Higgins a trovare la fiammata vincente negli ultimi due parziali.
Nel settimo lo scozzese ha realizzato una serie da 127, mancando una complessa rosa quando avrebbe potuto eguagliare la miglior serie del torneo. Sulla scia del terzo centone di giornata, Higgins ha poi chiuso con un break di 80, fallendo una difficile rossa al centro e sfiorando il possibile quarto centone del suo incontro.
Nel primo frame della sessione decisiva, il tutto si è deciso sull’ultima rossa. Robertson è stato il primo ad avere una chance, ma Higgins sembrava poter vincere in rimonta dopo che il suo avversario si era fermato a quota 33. Entrambi hanno fallito una rosa potenzialmente decisiva, ma è stato poi lo scozzese a prendere una bella imbucata dalla distanza. Ripulendo fino alla rosa Higgins ha portato il suo vantaggio sul 6-3. Dopo una lunga battaglia difensiva, nel frame successivo il quattro volte campione del mondo ha punito un errore al centro dell’australiano, chiudendo i conti con una bella serie da 68.
In un lungo undicesimo frame, i due si sono affrontati a viso aperto in una lunga battaglia tattica. Robertson è ritornato a imbucare nelle fasi iniziali dopo ben 39 minuti, ma in due tempi è stato ancora una volta Higgins a prevalere, grazie al contributo di una serie da 45. Con le spalle al muro, nel frame prima dell’ultima pausa, il mancino di Melbourne è riuscito a reagire. Con una bella serie da 91 si è andati all’ultima pausa sull’8-4.
Higgins non ha però permesso all’avversario di continuare a mettergli pressione, siglando uno splendido break da 84 per portarsi ad uno dal match. Proprio in questo momento di estrema difficoltà, Robertson ha rinunciato l’idea di poter perdere e ha iniziato un insperato tentativo di rimonta. In un equilibrato quattordicesimo frame, un mezzo centone (54) ha garantito all’australiano fiducia e una maggiore consapevolezza nel poterci provare.
Una serie da 108 e un altro parziale vinto in due tempi (87-35) sono stati i segnali d’allarme per Higgins, che ha iniziato a commettere troppi errori, non sfruttando svariate occasioni. Il numero quattro al mondo ha iniziato a crederci per davvero, piazzando due serie consecutive da 93 e 72 per forzare un decider poco ipotizzabile solo mezz’ora prima.
Nel decider Higgins aveva trovato sin da subito una grande imbucata dalla distanza, non concretizzando però l’occasione e fermandosi a quota 9. Robertson non era stato preciso in un complicato tentativo di plant, ma lo scozzese ha commesso un gravissimo errore su una comoda rossa. Il campione in carica, ormai pienamente in fiducia, ne ha approfittato alla perfezione, siglando una definitiva serie da 72.
Sito ufficiale con risultato dettagliato della finale del Tour Championship