Nella splendida cornice dell’Hung Hom Coliseum, si è conclusa l’ottava edizione dell’Hong Kong Masters. Ronnie O’Sullivan ha contenuto la rimonta dell’idolo locale Marco Fu, imponendosi con il punteggio di 6-4. Il numero uno al mondo vendica così la sconfitta subita in finale nel 2017 e vince il torneo numero 74 in carriera.

Dopo quattro intense giornate di snooker, giunto al termine l’Hong Kong Masters, quinto torneo della stagione 2022/2023. Il ritorno in Asia è stato accolto in maniera entusiastica e si sono succeduti giorno dopo giorno record consecutivi per numero di spettatori presenti nel magnifico Coliseum.

Ronnie O’Sullivan si è aggiudicato il titolo sconfiggendo in finale il giocatore di casa Marco Fu, vincendo l’atto conclusivo con il punteggio di 6-4. Il sette volte campione del mondo non si è lasciato sorprendere dal tentativo di rimonta dell’attuale numero 100 al mondo e si è aggiudicato così un sostanzioso assegno da 100.000 sterline. L’inglese ha vinto il settantaquattresimo titolo complessivo (secondo nella classifica all-time dietro Steve Davis), il ventunesimo in tornei a invito (uno in più di Stephen Hendry).

Il giocatore di Chigwell ritorna al successo dopo la vittoria al Crucible, vendicandosi della sconfitta subita contro Neil Robertson nell’ultima edizione disputata della competizione. Fu, dopo essersi aggiudicato un solo successo in questa prima fase di stagione, è ritornato a far vedere il suo miglior snooker. Dopo l’impresa contro Higgins in semifinale, il giocatore di casa non ha sfigurato neanche contro l’attuale campione del mondo.

Il match è iniziato subito al meglio per O’Sullivan, che per tutta la durata del torneo è sembrato molto centrato. Nel primo frame il numero uno al mondo non ha concesso neanche una bilia all’avversario ed è passato a condurre grazie a una serie vincente da 52. Senza però accusare minimamente la pressione, Fu ha risposto con la stessa moneta. Con un break da 55 l’hongkongese ha portato l’incontro sull’1-1.

Il sette volte campione del mondo ha però alzato il livello nei due successivi parziali. L’inglese ha messo a referto break da 71 e 59 per allungare sul 3-1 alla pausa. Al rientro in sala il quinto frame ha visto entrambi i giocatori avere diverse occasioni. Nell’unico parziale in cui non ci sono state serie di qualità, Fu ha fallito un decisivo plant e O’Sullivan ha allungato ulteriormente. Il tre volte vincitore di titoli full ranking, già quasi con le spalle al muro, ha risposto con classe nel sesto, riportandosi sotto con una serie da 98.

Nonostante il grande supporto del pubblico, O’Sullivan si è portato vicinissimo al successo nel settimo. L’ex-numero cinque al mondo ha fallito una rossa e il finalista dell’Hong Kong Masters 2017 lo ha punito con un gran centone (105). Sul 5-2 la partita sembrava inevitabilmente segnata, ma Fu non ha ceduto di schianto. Il sette volte campione del mondo ha siglato una serie da 51, ma è stato il giocatore di casa a vincere il parziale. Una grande ripulitura da 35, con tanto di traversino sulla blu, gli ha dato il 3-5, prima che un break da 56 lo riportasse vicinissimo al più quotato avversario.

Nel momento decisivo è stato però O’Sullivan a esprimere il miglior snooker. Senza quasi mai giocare la nera (ben 12 mani di rossa-blu), una fantastica ripulitura da 114, il quinto centone del suo torneo, ha definitivamente fissato il punteggio sul 6-4. Il quarantaseienne inglese ha lodato l’atmosfera della competizione, paragonandola alle ATP Finals e preferendola alla vittoria del titolo. Grande iniezione di fiducia per Fu, che dopo i tanti problemi, è ritornato a giocare il suo miglior snooker. Soddisfazione-extra il 147 in un decider davanti al pubblico di casa, best break del torneo.

Sito ufficiale con tabellino dettagliato della finale dell’Hong Kong Masters

Picture credits: WST

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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