Recentemente, abbiamo avuto la possibilità di intervistare in esclusiva Ben Williams, arbitro di snooker attivo sul tour professionistico dal 2004. L’inglese ci ha raccontato il suo percorso, incominciando a parlare del periodo in cui si è avvicinato per la prima volta a questo sport, per poi ottenere la licenza e dirigere alcuni degli incontri più importanti del passato recente. Williams ha anche parlato dei suoi giocatori, delle sue location e dei suoi incontri preferiti da lui arbitrati. Immancabile un commento sull'”episodio della vespa”, che ha reso famoso Williams al Masters di Londra del 2020. Ben ha anche elencato le sue passioni al di fuori dello snooker, rivelando anche di poter dirigere incontri di un’altra disciplina.
Nel mondo dello Snooker si tende spesso a sottovalutare la figura dell’arbitro. In questo sport, i principali compiti del direttore di gara interessano il riposizionamento delle biglie nel corretto spot del tavolo, il conteggio dei punti e sorvegliare le potenziali azioni di disturbo involontarie del pubblico. Raramente un arbitro di Snooker può incidere sul risvolto di un incontro, come avviene in diversi altri sport. Tuttavia, alcuni di essi riescono lo stesso ad entrare a far parte del cuore di addetti ai lavori e sostenitori, grazie al loro carattere, alla loro passione e alla loro professionalità.
Fra questi si è sicuramente distinto Ben Williams, un simpatico e gentile arbitro inglese di Bolton. Classe 1971, Williams è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni nel corso dei suoi primi anni di carriera. Ben ha esordito da professionista in occasione del vecchio torneo di qualificazione per il Masters 2004. Successivamente è arrivato ad arbitrare la sua prima finale di un full-ranking in occasione del Riga Masters nel 2017. Nel 2018 ha debuttato al Crucible Theatre di Sheffield per dirigere i suoi primi incontri del Campionato del mondo. Proprio dirigendo la finale di un Mondiale, Williams completerebbe la triplice corona. Ben ha infatti arbitrato la finale dello UK Championship 2021 e quella del Masters di Londra appena un mese fa.
Williams ha cominciato ad interessarsi allo Snooker all’età di 5 anni, quando suo padre vinse l’English County Championship. La location del torneo era situata proprio vicino alla casa in cui viveva con la sua famiglia. “Andavo spesso a guardarlo giocare e negli anni successivi ho iniziato a seguirlo in televisione. Ai tempi vi erano giocatori come Kirk Stevens, Jimmy White, John Parrott…Prima di diventare arbitro ho lavorato come postino, divenendo poi un istruttore di guida e successivamente un autista di autobus”.
Molto spesso ci chiediamo come gli arbitri di Snooker riescano ad ottenere la licenza necessaria. “Sono entrato a far parte di un team di Snooker locale quando avevo 18 anni e il capitano della squadra era un arbitro. Su suo consiglio iniziai a seguire il corso da frequentare a quei tempi.” Williams ha poi aggiunto: “Il mio più grande consiglio che posso dare a tutti gli aspiranti arbitri è di non arrendersi mai, se è questo il mestiere che vi piace svolgere, e di stringere diverse amicizie nel tour, come ho fatto io.” Rimanendo in tema, Williams ha sottolineato come Brendan Moore sia da sempre stato il suo migliore amico tra i suoi colleghi arbitri: “Lo conosco da molti anni e quando ha lasciato il World Snooker Tour [per passare al Pool, ndr] dopo aver diretto la finale dell’ultimo Mondiale è stato davvero emozionante e difficile da accettare”.
Abbiamo aperto questo articolo sottolineando quanto sia sottovalutata la figura dell’arbitro. Spesso non ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile per loro mantenere la concentrazione necessaria, per esempio per assegnare un fallo, soprattutto durante i frame o gli incontri che durano ore. “Il compito più difficile per un arbitro è mantenere costantemente la concentrazione, dato che è molto facile lasciar andare la tua mente altrove. Può essere difficile accettare di aver commesso un errore, ma bisogna ricordarci che prima di tutto siamo umani. Un errore può portarne molti altri, quindi è necessario non lasciarli interferire con la nostra concentrazione.”
Il più ostico dei falli da assegnare per un arbitro di snooker è sicuramente il doppio-colpo. Capita spesso, infatti, che i giocatori spingano la battente, specialmente quando questa si trova in prossimità della biglia da colpire. “Questa è una regola che rimuoverei, dato che è impossibile da verificare il fallo ad occhio nudo”.
Tutti noi addetti ai lavori e prima di tutto appassionati di questo fantastico sport ci divertiamo spesso a praticarlo al club più vicino, con buoni o scarsi risultati. Ben ha affermato di aver realizzato un break da 65 in partita come suo best e di averne messo a segno uno ancora più alto in allenamento. “Ultimamente non riesco a trovare tempo per giocare e ciò mi manca tanto, ma al momento sono molto impegnato”.
In fin dei conti sono sempre i campioni ad invogliarci ad entrare a far parte del mondo di uno sport, anche se con un ruolo diverso da quello del giocatore. Il migliore di tutti i tempi secondo Williams è Ronnie O’Sullivan, seguito da Stephen Hendry e John Higgins: “Credo che O’Sullivan sia il giocatore più dotato per natura ad aver mai tenuto in mano una stecca. I record ottenuti da Hendry – “The King of the Crucible”- parlano per sé. Higgins è forte in ogni aspetto del gioco ed è un grande professionista”.
Abbiamo poi chiesto a Williams di stilare un’altra top 3, riguardante i suoi incontri preferiti da lui arbitrati fino a questo momento. Come già detto in fase di presentazione di quest’intervista, Ben ha arbitrato due delle tre finale dei tornei Triple Crown, che sono ovviamente parte di questa lista: “Sicuramente l’incontro più importante è stata la finale del Masters dello scorso gennaio, vinta da Ronnie O’Sullivan su Ali Carter. Segue poi quella dello UK Championship 2021, conquistata da Zhao Xintong ai danni di Luca Brecel. Al terzo posto direi la semifinale del Campionato del mondo 2021 ottenuta da Mark Selby su Stuart Bingham”.
Williams ha collocato il Crucible Theatre di Sheffield, sede del Mondiale, al primo posto fra le sue location preferite. Al secondo posto ha collocato Barbican di York, dove si disputa lo UK Championship. Terzo posto per l’Alexandra Palace, struttura nella quale si gioca il Masters di Londra.
Proprio all’Alexandra Palace, edificio vittoriano costruito nel 1875, Williams venne punto da una delle tante vespe che si aggirano per la struttura. Il curioso episodio avvenne durante il quinto frame dell’incontro fra Kyren Wilson e Jack Lisowski, valido per gli ottavi di finale del Masters 2020. La vespa si avvicinò a Wilson mentre il trentaduenne di Kettering stava impostando il tiro. La vespa si è quindi posata sul bordo della buca di centro e il coraggioso Ben ha deciso di afferrarla con le mani, sicuro della copertura del guanto. Williams ha dichiarato: “Non ero mai stato punto da una vespa fino a quel momento e non pensavo che potesse pungere anche attraverso il guanto. Quando l’ha fatto ero sul punto di imprecare in diretta sulla TV nazionale! [la BBC, ndr]”.
Parlando, invece, di futuri luoghi in cui gli piacerebbe arbitrare, Williams ha menzionato la nostra Italia, la Spagna e gli Stati Uniti: “Questi sono i Paesi che amerei visitare per promuovere lo sport.”
Ben Williams non si nutre solo di Snooker. L’inglese è anche un grande appassionato di calcio. La sua squadra preferita è il Leeds United, club militante in Championship, equivalente alla Serie B italiana, e tre volte campione d’Inghilterra. Ben ha, inoltre, citato la Juventus come sua squadra preferita in Italia. Oltre al calcio, Williams segue anche il rugby e le freccette.
Abbiamo anche provato a chiedergli se gli interesserebbe arbitrare uno sport diverso dallo snooker, questa la sua risposta: “Probabilmente dirigerei incontri di arti marziali, dato che ne sono un grande appassionato e detengo la cintura nera di karate.
Come ultima domanda, abbiamo chiesto a Ben se ha già pensato a quando ritirarsi dal tour: “Non ho ancora preso la mia decisione, ma so che arriverà il momento di compiere un passo indietro. Finché amerò il gioco e mi divertirò continuerò ad andare avanti. In fin dei conti, il World Snooker Tour è come una seconda famiglia per me. Tutti noi ci prendiamo cura a vicenda ed è fantastico.”
Ringraziamo di cuore Ben per la sua disponibilità e per la sua gentilezza, di cui non avevamo alcun dubbio dopo averlo apprezzato per tutti questi anni in televisione. Speriamo che il suo desiderio di visitare l’Italia, magari per arbitrare un torneo, possa avverarsi presto!
L’intervista esclusiva è stata realizzata e scritta da Christian Capozzolo.