Un grande campione del passato, la meditazione, un fratello o addirittura un buon bicchiere… In dieci citazioni scopriamo in cosa trovano o hanno trovato ispirazione i giocatori di snooker

“La mia ispirazione è stata sicuramente John Spencer. Devo aver letto il suo libro “Spencer on Snooker” trenta o quaranta volte.”

Il neozelandese Dene O’Kane prendeva in prestito il libro talmente tante volte che la libreria della sua città finì per regalarglielo.

“Senza Frank Callan sarei una nullità.”

Doug Mountjoy dopo aver vinto lo Uk Championship nel 1988, successo ottenuto a dieci anni di distanza dall’ultimo. La sua ritrovata forma coincise con una lunga serie di sessioni d’allenamento con Callan.

“Sii tu colui che comanda.”

Il consiglio di Barry Hearn a Steve Davis.

“Non andrai da nessuna parte nel mondo dello snooker, amico.”

L’insegnante di educazione fisica John Walsh a Jimmy White.

“Il mio stile, unico nel suo genere, si chiama Conoscenza. Medito quasi tutte le mattine, cercando di concentrarmi per trovare la mia forza interiore. È una cosa che mi aiuta tantissimo quando devo scendere in sala.”

Dene O’Kane.

“I giocatori non dovrebbero attenersi soltanto ai principi prestabiliti da libri scritti nel passato. Tutti dovrebbero essere sempre liberi di sperimentare. Solo in questo modo ci si può rendere conto se vi è la possibilità di raggiungere un obiettivo in maniera diversa. Ciò che va bene per un giocatore non lo è automaticamente per un altro.”

Frank Callan.

“Togliti quel dannato ghigno dalla faccia.”

Joe Davis a suo fratello Fred. Fu l’unico consiglio che gli diede in tutta la sua vita.

“Prima della sessione finale della semifinale contro Jimmy White, Alex Higgins, tornato nella sua camera d’albergo, aprì la Bibbia e iniziò a leggere gli Atti degli Apostoli. Poi, durante gli ultimi due frame, non faceva altro che portarsi alla bocca un Sacro Cuore in oro, regalatogli da un sostenitore di Dublino. Nessuno dei milioni di spettatori si era reso conto che l’uomo che faceva salire il loro cuore in gola, ne stava baciando adesso uno in oro. “Non ho nessun pregiudizio, per quello sono pronto a baciare il Sacro Cuore se ciò dovesse portare la fortuna dalla mia parte”

Janice Hale.

“Ho sempre avuto talento nell’individuare gli errori della gente e correggerli.”

Frank Callan

“Mi sono fatto un drink e all’improvviso ero un campione.”

John Dunning, cinquantasei anni, di solito uno che sta lontano dall’alcool durante i match, dopo aver vinto la semifinale al Yamaha International Masters del 1986.

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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