Steve James, in un modo o nell’altro, è stato un giocatore capace di lasciare il proprio segno sulla storia dello snooker. Negli anni ’90 tanti appassionati amavano James, soprattutto per il suo gioco spumeggiante. Poco più giovane di Stephen Hendry, l’inglese (insieme a David Roe) fu uno dei primi giocatori a sviluppare una tipologia di gioco molto votata all’attacco. Proprio James è legato a doppio-filo alla figura dello scozzese, visto che la maledizione del Crucible si concretizzò nel 1991 per Hendry proprio per mano del giocatore di Cannock. James sconfisse Hendry nei quarti di finale con il punteggio di 13-11. Ci vollero ben sei anni prima che qualcun altro avesse l’occasione di battere il grande scozzese al campionato del mondo (Ken Doherty nel 1997).

Ex postino, James riuscì ad arrivare al numero sette delle classifiche mondiali e ad aggiudicarsi un torneo full ranking. Egli fu il primo a riuscire a siglare due centoni (tra cui una serie da 140) al debutto al campionato del mondo nel 1988 (vittoria 10-6 su Rex Williams). James non riuscì mai a imporsi come un giocatore di prima fascia e la sua carriera fu costellata da diversi problemi estranei allo snooker. Nel 1996 gli ritirarono la patente per guida in stato d’ebbrezza e dovette vendere casa e addirittura il tavolo su cui si allenava.

James realizzò nel 1990 la prima ripulitura da sedici rosse nella storia dello snooker. Nel match di primo turno contro Alex Higgins, dopo un errore al primo tiro, il nordirlandese concesse subito una free ball. James si mise in serie e realizzò una ripulitura da 135 punti. Ironico che proprio Higgins ottenne circa vent’anni prima alla YMCA una serie da 16 rosse, anche se non in un match ufficiale.

Steve James vs Stephen Hendry al campionato del mondo 1991

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *