Giunta al termine all’Alexandra Palace anche la terza giornata del Masters. Sono adesso in sei i giocatori ad aver conquistato un posto ai quarti di finale. In un match emozionante, il campione in carica Judd Trump rimonta dall’iniziale 0-3 e poi con un cinico steal si aggiudica il decider contro Kyren Wilson. Barry Hawkins costruisce ed evita che Neil Robertson entri nella sfida, imponendosi con il punteggio di 6-3 e vendicando la sconfitta subita in finale nel 2022.
Prosegue l’azione a Londra, sede del prestigioso Masters, torneo ad inviti che vede coinvolti i migliori giocatori del ranking. Come da format, completati altri due incontri, con il tabellone che si allineerà definitivamente ai quarti domani con le ultime sfide di primo turno.
Judd Trump comincia la difesa del titolo con un match al cardiopalma, sconfiggendo Kyren Wilson al decider. Il numero due al mondo è riuscito a recuperare dopo un iniziale 0-3 vincendo cinque frame consecutivi, salvo dover poi rimontare anche nell’undicesimo e decisivo parziale. Il due volte vincitore del Masters ha dato prova ancora una volta di saper superare gli ostacoli e passare il turno anche senza trovare con continuità il suo miglior snooker. Contro Ali Carter il mancino di Bristol proverà a conquistare la settima semifinale nel torneo. Wilson può rimpiangere più di un’occasione avuta, sia nella prima fase che nel parziale finale, in cui è stato a una sola bilia dal successo.
Nel primo frame entrambi i giocatori hanno avuto la chance di mettersi in gioco, non riuscendo però a sfruttarla. Una serie da 65 e un fluke in uscita da snooker hanno però permesso al giocatore di Kettering di passare a condurre. Il numero 9 al mondo ha poi subito trovato continuità, siglando un break da 76 dopo una bella rossa dalla distanza. Indietro 2-0, Trump sembrava potersi sbloccare nel terzo dopo un contributo da 58, ma un determinante errore sulla penultima rossa ha permesso a Wilson di rientrare. Chiudendo sul 66-58, il finalista dell’edizione 2018 ha allungato sul 3-0.
L’ex-numero uno al mondo ha poi vinto un determinante quarto parziale per sbloccarsi, mettendo a segno il secondo mezzo centone del suo match (52). Trovando per la prima volta continuità nel gioco di serie, il mancino di Bristol ha realizzato break da 101 e 83 per ritrovare la parità. Il settimo frame, il più lungo e frammentato della sfida, ha dato per la prima volta al campione in carica il vantaggio. Wilson era passato a condurre con una laboriosa serie da 43 prima di sbagliare una rossa. Dopo una lunga sfida tattica, è stato Trump ad avere la meglio, chiudendo sul 73-49. Nell’ottavo parziale entrambi hanno commesso alcuni errori inspiegabili, ma è stato ancora il campione del mondo 2019 a spuntarla, vincendo il quinto frame consecutivo.
In una sfida non sempre spettacolare, tutto sembrava andare dalla parte del favorito sulla carta. Wilson però ha dato prova di non essere uscito dal match, vincendo uno spezzettato nono parziale dopo essere uscito da uno snooker e imbucando la decisiva rosa. Trump ha avuto la sua occasione nel decimo, in cui era riuscito a costruirsi 45 punti di vantaggio con un altro mezzo centone. Una grande rossa dalla distanza e una bella serie da 58 hanno portato la sfida al decider. Qui è stato ancora il giocatore di Kettering a prendere per primo in mano le redini del gioco, mettendosi in serie. A quota 55 Wilson ha però fallito la rossa decisiva, lasciandola sui ganascini. Con incredibile freddezza, il numero due al mondo ha ottenuto il passaggio del turno con una serie vincente da 65.
Barry Hawkins conquista per la sesta volta i quarti al Masters ritornando a battere Neil Robertson. 6-3 il punteggio in favore del giocatore di Ditton, che vendica così la sconfitta subita in finale contro l’australiano nell’atto conclusivo dell’edizione 2022. L’inglese ritorna a battere l’australiano in un match che conta cinque anni dopo l’ultima volta (semifinali Shanghai Masters 2019). In un incontro non sempre brillante, in cui diversi frame sono stati lunghi e conditi da difese ed errori, il vincitore dello European Masters ha saputo gestire il vantaggio creato e contenere la fiammata di un avversario mai realmente nel match. Robertson continua a non esprimere con continuità il proprio miglior gioco e rischia adesso di scivolare fuori dalla top-16. Nonostante il break in Australia sembra che serva ancora qualcosa per far ritrovare fiducia al mancino di Melbourne.
Un lungo primo frame è durato più di mezz’ora. Hawkins è stato il primo a costruirsi un piccolo vantaggio, prima di sfruttare una rossa lasciata sulla buca da Robertson. Con una ripulitura da 54 è stato il numero 15 al mondo ad andare sull’1-0. La sfida ha continuato a non decollare nel secondo, in cui è stato per l’australiano a dettare i tempi al tavolo. Un errore a quota 19 non ha fermato il due volte vincitore del torneo, che ha chiuso i conti sul punteggio di 59-5.
Il mancino di Ditton si è messo in serie nel terzo e ha finalmente trovato qualità nel gioco di serie, realizzando un break da 96 per ritornare a condurre. Vincendo poi un altro quarto poco lineare, Hawkins ha costruito per la prima volta un cuscinetto di sicurezza, allungando per la prima volta e portandosi avanti alla pausa 3-1. L’ex-numero uno al mondo non è riuscito a incidere in questa prima fase, non andando oltre un 32 come best break.
Al rientro è ancora il giocatore di Melbourne il primo ad avere ua chance, ma dopo aver perso posizione ha finito per sbagliare una difficile rossa. Hawkins sembrava poterne approfittare ma ha finito per commettere steccaccia, non lasciando però gioco. Dopo una fase confusa, un in-off di Robertson è stato determinante. L’inglese ha ripreso ancora in mano il gioco e dopo aver ripulito il tavolo fino alla rosa si è portato a soli due frame dal successo.
Il campione del mondo 2010 si è finalmente sbloccato nel sesto, vincendo un fondamentale parziale in una visita con il primo centone della sfida, un break da 117 (il quarantesimo al Masters). Trovando fluidità, l’australiano si è rifatto sotto con un altra gran serie da 110. A questo punto però il due volte finalista non si è lasciato scomporre e mettendo a segno altri due mezzi centoni (69, 57) si è garantito la sfida contro Ronnie O’Sullivan per l’accesso alle semifinali.
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