In un incontro dall’andamento incostante, Mark Selby vince l’ultimo quarto di finale del Tour Championship contro Ryan Day 10-7, raggiungendo la semifinale numero 85 in carriera in tornei professionistici. Ottima prestazione anche del giocatore gallese, autore nonostante la sconfitta di una serie perfetta nel terzo frame e di una rara ripulitura da 16 rosse nel quindicesimo.
Con il match andato in archivio fra Mark Selby e Ryan Day si sono conclusi i quattro quarti di finale del Tour Championship, torneo che si avvia ora a vivere la propria fase conclusiva. Dopo Ding Junhui, Shaun Murphy e Kyren Wilson, è stato così il turno di Mark Selby di raggiungere le semifinali dell’evento, marcando così l’ottantacinquesima presenza a livello professionistico nella fase dei last four di una competizione.
Sin dalle prime battute, il match fra Selby e Day è parso dover essere affare del più blasonato e vincente fra i due giocatori al tavolo. Selby, già vittorioso infatti contro il gallese in quindici occasioni, ha siglato nei due frames iniziali due serie da 77, lasciando a Day la magra consolazione di imbucare non più di una bilia per gioco. Il terzo frame ha visto però la veemente reazione di Dynamite, concretizzatasi addirittura in una pregevole serie perfetta (con un’ultima rossa miracolosamente imbucata a tutto biliardo), la terza in carriera per il gallese e la numero 187 nella storia dello snooker professionistico.
La conquista del gioco è parsa risvegliare momentaneamente Ryan Day. Nonostante un quarto frame vinto da Selby in maniera rocambolesca, il successivo gioco è andato nelle mani del gallese grazie ad un mezzo centone realizzato con buona facilità. Da questo momento in poi, tuttavia, la luce si è spenta per Dynamite, mentre a poco a poco Selby ritrovava il proprio miglior gioco d’attacco. Il risultato è stato dunque un parziale di cinque frames consecutivi a cavallo fra le due sessioni (con due centoni) per il campione di Leicester, i quali hanno portato il punteggio sull’ 8-2.
Ryan Day non si è tuttavia perso completamente d’animo, riaprendo il match grazie ad una serie di tre giochi consecutivi ottenuta grazie a un paio di break di qualità (75, 67) e ad un gioco decisamente più calcolato e meno sconsiderato rispetto a quello messo in mostra in apertura di match. La conquista del quattordicesimo frame da parte di Selby ha però messo alle strette il gallese, sotto 5-9, ritrovatosi a pagare una parte centrale di partita decisamente non all’altezza delle proprie capacità.
Un pizzico di storia è arrivata nel quindicesimo frame, vinto da Day con una serie da 139 piuttosto atipica: si è trattato infatti di una ripulitura totale da 16 rosse, fenomeno assai poco comune e di estrema rarità se realizzato dal medesimo giocatore autore di una serie perfetta nel match. Ai fini del punteggio, tuttavia, l’exploit del giocatore gallese ha portato ben poco. Unito alla successiva serie da 60 ha ridotto momentaneamente lo svantaggio a 9-7, prima che Selby chiudesse in maniera definitiva i giochi nel frame seguente con il terzo break da 77 di giornata.
Archiviata la pratica “Day” 10-7, per Mark Selby si profila una interessante semifinale contro Shaun Murphy. I due si sono già affrontati 44 volte in precedenza, con Selby vittorioso in 24 occasioni, Murphy in 18 (più due pareggi). Nall’altro lato del tabellone uscirà il nome del secondo finalista dalla sfida fra Ding Junhui e Kyren Wilson. Tanto le semifinali, in programma venerdì e sabato, quanto la finale di domenica saranno al meglio delle diciannove partite.
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