Cominciato a Riyadh il Season World Masters, torneo a inviti che vede impegnati i top-10 del ranking mondiale. Il grande snooker arriva così in Arabia Saudita, non senza polemiche e modifiche che hanno fatto discutere. Soltanto pochi giorni fa è stata annunciata la presenza in tabellone di Ding Junhui e John Higgins, che hanno sconfitto due wildcard all’esordio. A completare la line-up dei quarti ci sarà proprio lo scozzese, che ha superato il rivale Mark Williams con il punteggio di 4-2, e Ali Carter, che in una sfida ricca di emozioni si è aggiudicato il decider contro il cinese.
Conclusa in Arabia Saudita la prima giornata del Season World Masters. Al Global Theatre di Riyadh andata in scena la prima giornata della competizione non valida per la classifica mondiale, che vede ai nastri di partenza quasi tutti i top player. Il torneo organizzato dalla WST diventa parte integrante del Riyadh Season festival, manifestazione sportiva statale che si tiene ogni anno nel distretto Boulevard City. Per la prima volta lo snooker arriva quindi nel più grande stato arabo dell’Asia occidentale, portandosi dietro non poche polemiche.
Senza dubbi ha suscitato parecchia curiosità (e qualche perplessità) l’introduzione della “Riyadh Season Ball”, una bilia dorata dal valore-extra di 20 punti, imbucabile soltanto dopo aver messo a segno un 147. Queste sono le regole aggiornate, applicate durante tutte le sfide:
- All’inizio di ogni frame la bilia dorata verrà posizionata sul tavolo, al centro della sponda corta del baulk, in corrispondenza dello spot della marrone.
- Se nel frame sarà possibile ottenere un 147, la bilia dorata resta sul tavolo. Nel caso in cui venga realizzata una serie perfetta, si avrà la possibilità di imbucare la bilia dorata per ottenere un 167.
- Se non sarà possibile ottenere un 147, la bilia dorata verrà rimossa dal tavolo fino all’inizio del frame successivo.
- Qualsiasi fallo o infrazione che coinvolga la bilia dorata comporta una penalità di 4 punti o del valore della bilia “on”, a seconda di quale sia maggiore.
In palio per chiunque realizzerà un “167” ci sarà un ricco assegno da 500.000 dollari. Il premio diventa così uno tra i più alti sul Tour, secondo soltanto a quello che riceve il vincitore del Campionato del Mondo. Premio complessivo del torneo è invece di 785.000 sterline, con 250.000 che andranno al campione. Tutte le sfide si giocheranno al meglio dei 7 frame, ad eccezione della finale, che verrà invece disputata al meglio delle 9 partite.
Inizialmente erano previsti soltanto i top-8 della classifica mondiale. Qualche giorno fa è stata però annunciata anche la presenza di Ding Junhui e John Higgins, numeri 9 e 10 del ranking. Il cinese e lo scozzese hanno quindi affrontato nel turno preliminare due wildcard, prima di vedersela rispettivamente con Ali Carter e Mark Williams.
Ding ha esodito sconfiggendo 4-0 il giocatore di casa Omar Alajlani, imponendosi con il punteggio di 4-0. Il trentaseienne di Jixing non ha giocato il suo match più brillante, ma ha comunque facilmente portato a casa il risultato. Il saudita, otto volte campione nazionale, ha avuto una chance per partire bene nel primo frame, non riuscendo però a impensierire sul serio il più quotato avversario con l’andare del match. L’ex-numero uno al mondo ha gestito con sicurezza, mettendo a segno due break da 66 per vincere la sfida.
In serata a garantirsi un posto ai quarti è stato però Carter, che ha battuto Ding al frame decisivo in un match emozionante. Il giocatore di Colchester vince una sfida dai due volti, in cui è stato molto vicino a chiudere sul 4-1, prima di ritrovarsi a poche bilie da un clamoroso contropiede al decider. Il due volte finalista al Crucible è riuscito a non scomporsi e a sfruttare la decisiva occasione nel settimo frame, in cui ne sono successe di tutti i colori. Il numero 9 al mondo ha commesso qualche imprecisione di troppo, ma complessivamente ha giocato bene e con un pizzico di fortuna in più avrebbe ottenuto il successo. Carter batte così un avversario contro cui ha avuto poca fortuna in carriera (quinto successo in venti confronti complessivi).
Il cinese è uscito subito bene dai blocchi, mettendosi in moto e realizzando un gran centone (138) per partire bene. Carter ha risposto nel secondo e sembrava in controllo, prima di concedere una chance all’avversario con tavolo favorevole. Ding ha però sbagliato una rossa a quota 30, permettendo così all’inglese di entrare nel match. Il finalista del Masters ha così trovato fluidità nel proprio gioco, lasciando appena 4 punti nei due successivi parziali. Siglando anche un break da 94, il numero 8 al mondo pareva vicino al traguado già nel quinto.
Un inaspettato errore su una nera ha però riaperto la sfida e Ding ne ha approfittato alla grande. Serie da 75 e 120 hanno così portato l’incontro al decider. Carter ha reagito e mantenuto sempre il controllo sin dalle prime fasi, passando avanti addirittura di tre snooker. Il suo avversario ha però trovato un grande snooker e grazie a una free ball è rientrato nella sfida. Il cinese ha avuto la sua occasione per poter andare in ripulitura, ma un in-off dopo una difficilissima imbucata sulla verde ha segnato l’esito della sfida. Carter ha così chiuso, garantendosi una sfida con il campione del mondo in carica Luca Brecel.
Higgins ha esordito senza perdere frame con il qatariota Ali Alobaidli, campione in carica IBSF tra i dilettanti. Il quattro volte campione del mondo non è partito nel migliore dei modi, concedendo più di una chance e rischiando nei primi due parziali. Alobaidli può rimpiangere soprattutto una grande occasione nel secondo, con un imperdonabile errore su una rosa al centro che ha poi finito per rivelarsi fondamentale. Il giocatore di Wishaw, sfruttando la maggiore esperienza, è andato avanti 2-0 e ha poi alzato il livello di gioco per ottenere il successo. Serie consecutive da 117 (cinquantesimo centone stagionale) e 80 hanno così garantito la sfida con il vecchio rivale Mark Williams.
In un incontro caratterizzato da un buon livello complessivo, Higgins ha vinto la sfida con il punteggio di 4-2. Entrambi i giocatori hanno commesso qualche imprecisione, ma hanno anche saputo alzare il livello quando necessario. Lo scozzese è stato senza dubbi il più centrato, sfruttando anche le sensazioni ottenuto durante il primo match giocato nel pomeriggio. Higgins è stato molto vicino al nuovo maximum, imbucando quindici mani di rossa-nera prima di fallire la gialla. Williams avrebbe potuto allungare ancora il match, ma alla fine non è riuscito a mettere pressione all’avversario, che è sempre stato avanti.
Lo scozzese ha aperto le danze con un’imbucata dalla distanza, sfruttando un tiro d’apertura non ottimale dell’avversario. Higgins ha dato subito continuità al proprio gioco di serie, mettendosi in serie pot black. Dopo quindici mani di rossa-nera, con un 167 ancora possibile, il giocatore di Wishaw ha fallito il piazzamento per la gialla a quota 120, sbagliando una difficile imbucata in angolo. Dopo un re-rack, il tre volte campione del mondo ha messo a segno un break da 58 e ha poi chiuso aggiudicandosi un parziale frammentato.
Il gallese però non è stato cinico e ha lasciato strada nei due successivi parziali, commettendo qualche imprecisioni. Pagando soprattutto una rossa non impossibile a quota 32 nel quarto, Williams si è ritrovato sotto 3-1. L’ex-numero uno al mondo, dopo aver messo a referto un break da 77, ha avuto la sua chance nelle fasi iniziali del quinto, lasciando però tavolo favorevole all’avversario. Il numero 7 al mondo ha così messo a segno uno splendido centone (122) per restare agganciato alla sfida. Quando il quarantottenne di Cwm sembrava aver creato la possibilità di forzare il decider nelle prime fasi del sesto, un errore ha lasciato spazio a Higgins, che ha chiuso in due tempi con l’aiuto di una serie da 64. Definita dunque un’altra sfida “classica” contro Ronnie O’Sullivan per un posto in semifinale.
Quarti di finale World Masters
- Luca Brecel – Ali Carter
- Mark Allen – Mark Selby
- Judd Trump – Shaun Murphy
- Ronnie O’Sullivan – John Higgins
Sito ufficiale con risultati completi e tabellone del World Masters
Picture credits: WST