Nella prima delle due giornate finali di qualificazione non mancano i risultati a sorpresa, con Stephen Maguire e Barry Hawkins che vedono interrompersi le loro strisce di presenze consecutive al Crucible. Fuori nel Judgement Day anche Thepchaiya Un-Nooh e l’ex campione del mondo Graeme Dott, mentre approdano alla fase finale del torneo per la prima volta i cinesi Wu Yize, Fan Zhengyi e Si Jiahui, nonché il gallese Jak Jones.
Otto incontri sono andati in archivio nella prima delle due giornate del Judgement Day, ultimo ostacolo fra i giocatori ancora in lizza per un posto al Campionato del Mondo e la fase finale dell’evento che si disputerà al Crucible. Non sono mancate le sorprese in una giornata caratterizzata da partite all’insegna del massimo equilibrio al tavolo da gioco. Alla fine, sono stati ben quattro i giocatori a strappare il pass per il Crucible per la prima volta in carriera (Fan Zhengyi, Wu Yize, Si Jiahui e Jak Jones), ai quali si sono aggiunti i nomi dei più blasonati Ricky Walden, Anthony McGill, Noppon Saengkham e Matthew Selt.
La prima eliminazione inaspettata è stata quella di Stephen Maguire, già per due volte semifinalista della competizione e presente al Crucible ininterrottamente da quasi vent’anni, ovvero dall’edizione del 2004. A negare l’atteso appuntamento allo scozzese è stato il ventiduenne cinese Fan Zhengyi, numero trentasei delle classifiche mondiali e già vincitore dell’European Masters la scorsa stagione. A seguito di una prima sessione assai equlibrata (terminata 5-4 in favore del giovane asiatico), Fan ha preso in mano il pallino del gioco con agio, sfruttando il carattere tendente al nervosismo di Maguire. Il risultato sono stati un totale di sette mezzi centoni (ed un centone) per il nativo di Harbin, che ha comodamente chiuso il match 10-6.
Accanto a Maguire, l’altro grande sconfitto di giornata è stato Barry Hawkins. Per il “falco”, le presenze consecutive al Crucible risalivano all’edizione 2006 e trovavano il loro apice in quattro semifinali e una finale, tutte raggiunte fra il 2013 ed il 2018. Per la prima volta dopo quasi un ventennio, il Crucible non vedrà quindi Hawkins fra i trentadue partecipanti alle fase finale. Giustiziere dell’inglese è stato il ventinovenne gallese Jak Jones, che si è imposto 10-8 con un paio di serie oltre i cento punti e numerosi mezzi centoni. Per quest’ultimo, sarà la prima presenza nell’Olimpo dello snooker.
Chi invece continua a frequentare l’ambito palcoscenico con costanza è Anthony McGill, sopravvissuto quest’anno ad un torneo di qualificazione che lo ha più volte visto in pericolo. Invece, anche questa volta, per il nono anno di fila, il giocatore scozzese è approdato alla fase finale dell’evento più importante della stagione e lo ha fatto battendo il cinese Cao Yupeng 10-6. Chiave dell’incontro è stata la vena realizzativa di McGill, particolarmente ispirato al tavolo, che ha permesso di vedere realizzate ben nove serie superiori ai cinquanta punti contro le tre dell’avversario. Poca fortuna per l’ultimo dei tre scozzesi in azione, ovvero il già campione del mondo Graeme Dott. Per il veterano di Larkhall l’appuntamento con il Crucible è sfumato proprio al Judgement Day per causa di Matthew Selt, abile ad imporsi in un match piuttosto compassato e combattuto con il punteggio di 10-6.
Giornata invece da incorniciare per le giovani leve orientali: oltre a Fan, anche Wu Yize e Si Jiahui hanno raggiunto infatti la qualificazione alla fase finale per la prima volta nelle loro giovani carriere. In entrambi i casi, a farne le spese sono stati giocatori di esperienza senza dubbio maggiore, caduti però sotto i colpi di due avversari quasi impeccabili dal punto di vista realizzativo. Wu Yize ha infatti sconfitto il vincitore dell’ultimo Shootout, Chris Wakelin, per 10-8, realizzando anche una favolosa serie da 140 ed altri sette mezzi centoni. Per Si Jiahui il compito è stato ugualmente arduo contro Jordan Brown, piegato nel finale 10-7 dopo che i due si erano spartiti i primi quattordici frames equamente.
Negli ultimi due match in programma, entrambi con un giocatore tailandese al tavolo, lo spettacolo e la tensione hanno raggiunto i picchi di giornata. La sfida tra Ricky Walden e Thepchaiya Un-Nooh è infatti terminata al frame decisivo in favore del giocatore inglese, che raggiunge così il Crucible per la nona volta in carriera. A nulla sono valsi i tre century breaks di Un-Nooh (con un 142 che è stata la miglior serie di giornata) se non per le statistiche: Thep è diventato così il miglior centurione di sempre della propria nazione, appaiando James Wattana nel computo dei centoni realizzati in carriera a quota 166.
Per ultimo, almeno come orario di fine match, è andato in archivio il match fra Noppon Saengkham e Zhang Anda, decisosi nella maniera più crudele per i giocatori al tavolo, ovvero sulla nera finale del frame decisivo. Il match, bloccato sul 9-9, si è trascinato infatti sino a rendere decisiva l’ultima bilia rimasta: su questa, dopo una lunga battaglia, si è avventato il giocatore tailandese, capace di arpionarla dalla lunga distanza e di imbucarla a tutto biliardo. Un colpo coraggioso, che è valso a Sangkham la possibilità di superare il Judgement Day e di approdare così al Crucible per la quarta volta in carriera.
Pictures Credits: WST
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