A ventiquattro anni di distanza, Mark Williams vince di nuovo il British Open. Batte 6-4 in una bella finale Gary Wilson e conquista il ventiquattresimo titolo full ranking in carriera. 100000 sterline in tasca e il secondo trofeo della stagione per il gallese, che corona con un successo quasi inaspettato una settimana non iniziata per il verso giusto.
Alla fine Mark Williams ce l’ha fatta. Nonostante un format completamente diverso, più di vent’anni dopo si impone di nuovo al British Open. Il gallese non aveva avuto alcun problema ad ammettere di essere andato avanti nel torneo più per demeriti degli avversari che per meriti suoi. Il tre volte campione del mondo è stato per ben tre volta ad un passo dalla sconfitta. Nonostante tutto, Williams ha probabilmente conservato il suo miglior snooker per l’atto finale.
Anche Gary Wilson aveva dichiarato di non riuscire a giocare il suo migliore snooker, causando anche qualche (sterile) polemica dopo aver sconfitto Stephen Hendry. Era evidente che le parole di Wilson non erano rivolte al sette volte campione del mondo dopo che aveva definito il match “imbarazzante”. Il giocatore di Wallsend la forma sembra poi averla trovata, dopo essere giunto alla finale vincendo tre decider consecutivi.
Finale disputata al meglio degli undici frame in un’unica sessione, con un solo precedente in tornei full ranking tra i due (vinto da Williams). Primo frame dominato dal gallese, che è partito subito ben centrato pur senza realizzare una serie di qualità.
Se il primo era stato dominato da Williams a più riprese, nel secondo è stato Wilson a rispondere, tenendo sempre in mano il gioco e andando a vincere 72-0 senza concedere difatti una chance all’avversario. Nel terzo Williams si è sbloccato e dopo sei match disputati ha siglato il primo centone del suo torneo. Con uno splendido 111, il giocatore di Cwm si è riportato di nuovo avanti.
Wilson ha dato prova sin dall’inizio di essere entrato bene nel match e di non accusare troppo la pressione nella sua seconda finale disputata in carriera. Con la solita fluenza, l’inglese ha sfruttato un buon tavolo e ha portato il match alla pausa sul 2-2 realizzando una serie da 62, il primo mezzo centone del suo match.
Al rientro in sala Wilson ha subito sfruttato un’occasione nelle fasi iniziali del quinto e si è portato per la prima volta in testa nell’incontro. Quarto centone siglato nel torneo dall’ex-semifinalista del campionato del mondo per andare sul 3-2.
Williams a questo punto però non si è lasciato sfuggire il match dalle mani. Grazie a una certa concretezza (già dimostrata nel corso della settimana) e al talento cristallino, il gallese si è riportato avanti, vincendo due frame consecutivi e realizzando una serie da 75 per riportarsi avanti 4-3. Pregevole la ripulitura sui colori nel sesto, con alcune giocate di valore assoluto.
Nelle fasi iniziali dell’ottavo frame Wilson sembrava poter riacciuffare abbastanza comodamente l’avversario, con un ottimo tavolo a disposizione. Un errore al centro sembrava aver lanciato il contropiede di Williams, che però non è riuscito a sfruttare l’occasione e ha dovuto concedere nonostante un tentativo abbastanza prolungato per riuscire a recuperare snooker.
Sul 4-4 in totale equilibrio, il nono frame è stato lo spartiacque. Entrambi, per come si era svolto l’incontro, potevano approfittarne per dare la zampata decisiva. Ad emergere è stata la maggiore classe di Williams, che dopo un mini-break iniziale ha imbucato undici mani di rossa-nera per chiudere in ripulitura con uno splendido 115.
Nel decimo Wilson è sembrato scoraggiato e in due tempi Williams è riuscito ad archiviare la pratica e a vincere con il punteggio di 62-15.
Ventiquattresimo titolo full ranking in carriera per Mark Williams, che conquista il British Open esattamente a ventiquattro anni di distanza dal successo ottenuto nel 1997. Successo insperato alla vigilia che sicuramente motiverà il campione gallese, che ha dimostrato di poter vincere anche affidandosi soltanto al puro talento. Tre le posizioni conquistate in classifica per Wiliams, che sale al numero 8. Seconda sconfitta in altrettante finali per Wilson, che però può essere soddisfatto del risultato e di rientrare nei top-32 (al numero 28), non troppo distante dai migliori 16.
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