Al via a Londra la cinquantesima edizione del Masters, prestigioso torneo che vede ai nastri di partenza i migliori sedici giocatori al mondo. All’Alexandra Palace completata la prima giornata, con due giocatori che hanno conquistato un posto ai quarti di finale. Jack Lisowski gioca un grande snooker ed evita la rimonta di Luca Brecel, chiudendo con il punteggio di 6-2. Shaun Murphy sfrutta al meglio le bilie-chiave nella prima fase e poi alza il livello per superare Zhang Anda e ottenere il tredicesimo quarto di finale in carriera nella competizione.
Dopo la pausa natalizia e una settimana di Championship League, ricomincia l’azione sul Tour. Conclusa la prima giornata del Masters, dodicesimo torneo stagionale e secondo della cosiddetta “Triple Crown”. I migliori sedici giocatori del ranking si sfidano nella seconda competizione più longeva del circuito, disputata per la prima volta nel 1975 a Londra. Sede di gioco dal 2012 è l’Alexandra Palace e campione in carica Judd Trump, che nella finale dello scorso anno sconfisse Mark Williams 10-8 per conquistare per la seconda volta il titolo.
Ronnie O’Sullivan è il giocatore che ha conquistato più successi con sette vittorie (ultima nel 2017). Tutti gli incontri al meglio delle undici partite ad eccezione della finale, che verrà invece disputata su un massimo di 19 frame.
Jack Lisowski,semifinalista lo scorso anno, inizia nel migliore dei modi possibili il suo quinto Masters battendo con un netto 6-2 Luca Brecel. Il mancino di Cheltenham, che non viene da una prima parte di stagione esaltante, sembra in un momento di fiducia incoraggiante nelle ultime settimane. Dopo aver raggiunto la finale nell’esibizione di Macao, l’inglese sembra aver tratto benefici dalla nuova collaborazione con l’ex-professionista Lee Walker, dopo la fine del rapporto con l’ex-campione del mondo Peter Ebdon.
Una prestazione eccellente quella del numero 16 al mondo, che ha messo sempre a segno serie di qualità in tutti i frame vinti, toccando percentuali altissime in tutti i reparti del gioco. Continua invece il momento no del belga, che ha ammesso di star accusando la pressione dopo il successo al Crucible lo scorso maggio. Il ventottenne ha affermato nel post-match di non essere per nulla soddisfatto del proprio gioco, al punto da menzionare un’ipotetica uscita dal Tour e relativa Q-School nel 2025.
Il primo frame è stato spezzettato nella prima parte, con diverse occasioni da una parte e dall’altra. Decisivo è stato un errore di Brecel su una rosa al centro dopo aver preso in mano il gioco. Lisowski a questo punto è riuscito a mettersi in moto, sbloccando il gioco con una perfetta carambola sulla nera e realizzando una serie da 70 per passare a condurre.
Nel secondo parziale, dopo un vistoso errore dalla distanza del belga e una prima mini-serie da 34, il mancino di Cheltenham ha allungato con un centone tondo, il numero 300 in carriera. Indietro 2-0, il campione del mondo in carica non è riuscito a sbloccarsi. Dopo un in-off dell’avversario sulla verde a quota 28, l’inglese ha subito sfruttato l’occasione. Un’imbucata dalla distanza e una gran serie da 96, condita da diverse giocate spettacolari, hanno portato il punteggio sul 3-0.
Il sei volte finalista in tornei full ranking ha preso così controllo del match, addirittura con un pot success del 98%. Il numero 3 al mondo ha fallito ancora dalla distanza e con la quarta serie di qualità (69), Lisowski è scappato via alla pausa. Al rientro in sala si sblocca il giocatore di Dilsen-Stokkem, realizzando un break vincente da 80 dopo un raro errore dalla distanza di Lisowski. Improvvisamente sembrava essersi accesa la luce per Brecel. Con un tentativo di serie perfetta (9 mani di rossa-nera), il belga ha riaperto la sfida, aggiudicandosi il secondo frame consecutivo. L’inglese però non si è lasciato scomporre, anzi ha fatto valere ancora la propria classe. Serie consecutive da 63 e 68 sono state sufficienti per garantirsi il secondo quarto di finale consecutivo al Masters.
Suo avversario sarà Shaun Murphy, che ha avuto la meglio su Zhang Anda con il punteggio di 6-2. Un punteggio probabilmente non veritiero, visto quanto espresso complessivamente da entrambi i giocatori. Nella prima fase del match l’ex-campione dell’edizione 2015 del Masters non ha brillato ma ha sfruttato le occasioni-chiave, garantendosi il vantaggio. Al rientro in sala poi ha alzato il livello, soprattutto nel gioco di serie. Murphy, dopo il successo nel primo torneo stagionale, non ha avuto risultati di rilievo e ha trascorso le vacanze ad allenarsi, proprio per arrivare preparato in uno dei sui tornei preferiti. Il cinese, all’esordio nella competizione, non ha sfigurato ma ha pagato diverse situazioni che avrebbero potuto rendere la sfida più equilibrata. Nonostante tutto, Zhang chiude con una percentuale in imbucata migliore dell’avversario, proprio a dimostrazione di quanto alcune bilie abbiano avuto un peso determinante.
Il numero 13 al mondo era partito bene, prendendo in mano il gioco e realizzando un break da 41. Dopo una fase equilibrata, l’inglese ha risposto con il primo mezzo centone del match (51), con una situazione di equilibrio con l’ultima rossa rimasta al tavolo. Tre errori in uscita da uno snooker e conseguente free ball hanno però dato il primo parziale al quarantenne di Harlow, che è così passato a condurre. Il cinese di stanza a Sheffield però ha subito risposto presente, pareggiando i conti con una bella serie da 84.
Il terzo parziale è stato sin da subito spezzettato, con diversi errori e fluke non rivelatisi decisivi da entrambe le parti. Il giocatore di Nanxiong era avanti 40-14, prima di un’altra serie di giocate sbagliate da parte da entrambi. Alla fine è stato Murphy ad approfittarne, andando in ripulitura fino alla rosa per passare a condurre 2-1. Tutto sembrava dover essere in perfetto equilibrio alla pausa, con Zhang capace di portarsi a un soffio dalla parità con un break da 60. La serie non si è però rivelata decisiva e un grande steal (65) ha permesso all’inglese di allungare in maniera decisiva.
Al rientro in sala il campione del mondo 2005 ha subito trovato la fluidità che gli era mancata nel gioco di serie. Una rapida serie da 86 gli ha permesso di creare un cuscinetto di sicurezza di tre frame. Il cinese ha cercato di non disunirsi nel sesto, riuscendo sempre a tenere la testa del parziale e realizzando ancora un mezzo centone vincente per riportarsi sotto sul 4-2. Nonostante un misero 20% in imbucata dalla distanza, l’inglese da questo momento non si è lasciato sfuggire le opportunità avute, concendendo appena 32 punti negli ultimi due frame. Altri due break vincenti da 71 e 89 hanno così garantito il successo a Murphy, alla caccia di una semifinale che gli manca dal 2020.
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