Completata all’Alexandra Palace la prima giornata dei quarti di finale del Masters. Definiti dunque i nomi dei due giocatori che si contenderanno un posto in finale. Shaun Murphy trova una prestazione convincente e ha la meglio su Neil Robertson, fallendo anche la chance di realizzare un 147 nell’ultimo frame. Mark Allen fa valere i propri progressi nel gioco tattico, piazza quattro frame consecutivi e supera alla fine nettamente Mark Selby, chiudendo sul punteggio di 6-2.
Si entra sempre più nel momento clou della cinquantesima edizione del Masters. A Londra, sempre seguendo il format storico del torneo, è andata in archivio la prima giornata dei quarti di finale ed è stata designata la prima semifinale. Non sono mancate le emozioni, con impegnati quattro giocatori già capaci di vincere la competizione in carriera.
Shaun Murphy conferma la semifinale ottenuta lo scorso anno e lo fa in stile, imponendosi nettamente sul Neil Robertson. 6-2 il punteggio in favore del quarantaduenne di Harlow, che per la settima volta accede al penultimo atto del Masters, torneo vinto nel 2015. L’ex-campione del mondo, presentatosi con l’obiettivo unico di vincere, è a secco di titoli dal 2023, ma ha dimostrato di avere una certa continuità di rendimento in questa prima fase di stagione. Lo snooker espresso oggi lo candida senza dubbi a essere un avversario da considerare come seria minaccia per tutti gli altri pretendenti. Nulla da fare per l’australiano, entrato come sostituto di Ronnie O’Sullivan, che ha pagato cari i pochi errori ed è stato travolto dalla qualità dell’avversario.
Il mancino di Melbourne ha avuto la prima occasione per mettersi in serie, prima di perdere però posizione a quota 35. Murphy ha dato prova di avere subito il braccio caldo, punendo l’avversario con una splendida serie da 90. L’ex-numero uno al mondo ha però risposto presente, pareggiando rapidamente i conti con un contributo vincente da 79. L’inglese ha però ripreso il controllo della sfida ed è stato molto cinico nello sfruttare le occasioni avute, allungando sul 3-1 alla pausa grazie a serie da 49 e 67.
Al rientro in sala l’attuale numero 20 della classifica non è stato fortunato ma ha anche trovato un avversario in pratica perfetto. A quota 66 Robertson ha infatti perso posizione dopo aver aperto un cluster di rosse, lasciando uno spiraglio. Grazie alla singola imbucata inziale, un altro break da 66 è stato sufficiente a Murphy per garantirsi il 4-1. Il campione del mondo 2010 ha reagito con stile, siglando un centone (108). L’australiano ha però fallito una rosa al centro nelle prime fasi del settimo e da lì è uscito dal match. Murphy ha prima messo a segno un break da 82 e poi si è subito rimesso in serie pot black. Dopo quindici mani di rossa-nera, l’inglese ha fallito il piazzamento per la gialla, restando dietro la blu. Resta dunque ancora da raggiungere il traguardo del primo 147 in tornei “Triple Crown”.
Suo avversario, in un match che si prospetta acceso, sarà l’ex-amico Mark Allen, vincitore della sfida contro Mark Selby. Il vincitore dell’edizione 2018 riesce a superare uno dei giocatori giunti più in forma alla competizione, con un mix di serie di qualità e frame decisi soltanto nel finale. Il mancino di Antrim si candida dunque ad ottenere un posto in finale, la seconda dopo l’unico successo ottenuto ormai sette anni fa. Sfuma invece un ritorno alla vittoria a Londra per il giocatore di Leicester, che ha finito per perdere il match nelle fasi centrali in quei frame che di solito è sempre stato capace di vincere, con gioco spezzettato e bilie importanti da mandar giù.
L’inizio della sfida è stato incerto, con errori da una parte e dall’altra. Il quattro volte campione del mondo ha però concesso l’occasione più ghiotta e il nordirlandese ne ha subito approfittato, cucendo insieme un break vincente da 81. La situazione si ripete a parti inverse nel secondo, con un errore di Allen che lascia gioco all’ex-numero uno al mondo. Un altro contributo da 88 riporta così la sfida in parità. La qualità nel gioco di serie in questa fase l’ha fatta da padrona e una verde fallita dall’inglese ha ancora rimesso in moto il numero 4 della classifica. Il primo centone della sfida (104) ha così fissato il punteggio sul 2-1.
Il primo frame spezzettato è arrivato poco prima della pausa. Selby sembrava in pieno controllo, essendosi portato avanti sul 71-8 con 75 punti sul tavolo e diverse bilie in posizione difficile. Dopo una lunga sfida tattica durata quasi un’ora e un insolito errore dell’inglese, Allen ha capitalizzato la chance imbucando rosa e nera per garantirsi il vantaggio. Al rientro il gioco non è ancora fluido, ma giocando in maniera molto intelligente è l’undici volte vincitore di titoli full ranking a prevalere nel finale, allungando ancor di più. Il quarantunenne di Leicester è parso frustrato e lo è stato ancor di più dopo il sesto. Il tutto ancora si è deciso sulla nera decisiva, dopo un’altra lunga sfida. Un traversino cross-double dell’attuale numero 5 ha lasciato però la bilia di maggior valore tra i ganascini. Allen ha ringraziato e si è portato così a un solo frame dal successo.
Per restare aggrappato al Masters finalmente Selby ha trovato di nuovo una serie vincente (80), ma il nordirlandese non si è lasciato intimorire ed è ritornato a realizzare un mezzo centone (59) nel settimo per sigillare un importante successo. La sfida con Murphy sarà sicuramente accesa, visto che i due si sono pizzicati più di una volta sui social e non solo. L’inglese è avanti complessivamente 15-9, con un interessante 6-2 in suo favore nelle semifinali.
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