Ronnie O’Sullivan vince in rimonta contro Barry Hawkins e raggiunge Neil Robertson nella finale del Tour Championship. Hawkins è stato a un passo dal successo, ma alla fine l’ha spuntata il campione del mondo in carica, che disputerà la quinta finale in stagione, alla ricerca del primo successo.
Ronnie O’Sullivan sfiderà Neil Robertson nella finale del Tour Championship. Questo il verdetto della seconda semifinale, conclusasi con il primo decider del torneo. Un match equilibrato, caratterizzato da alcune fasi monopolizzate da Hawkins, ma che alla fine ha evidenziato le lacune dal punto di vista mentale del mancino di Ditton. Il numero tredici al mondo sembrava aver il match in pugno sul 9-6 e con il gioco in mano nel sedicesimo frame. Dopo un grave errore, Hawkins non è più stato in grado di tenere alta la concentrazione ed O’Sullivan ha fatto valere la sua classe, aggiudicandosi quattro frame in fila per staccare il pass per la finale.
L’incontro è iniziato con uno splendido assolo del Falco, che ha aperto le danze con due magnifici centoni consecutivi (125, 138). O’Sullivan ha giocato soltanto due tiri di difesa, senza commettere errori. Nel terzo il numero due del mondo ha invece fallito una clamorosa rosa in angolo, dando così ad Hawkins la comoda chance di portarsi sul 3-0. Lentamente però O’Sullivan si è messo in moto e pur senza essere travolgente ha riequilibrato il match. Con quattro mezzi centoni si è portato sul 3-3 e poi con uno splendido novantone si è portato in vantaggio per la prima volta. Una serie da 65 ha interrotto provvidenzialmente il digiuno di Hawkins, che ha chiuso la prima sessione sul 4-4.
Al rientro in sala, O’Sullivan è partito meglio, vincendo in contropiede il nono frame. Dopo due singole rossa imbucate nella frazione successiva, il campione del mondo ha subito l’offensiva di un Hawkins scatenato. Una serie da 254 punti senza risposta (con anche un centone) ha ribaltato il match, mostrando un Hawkins chirurgico nel punire diversi errori dell’avversario. O’Sullivan ha accorciato sul 7-6, ma con serie da 56 e 73 il numero tredici al mondo si è portato ad un frame dal successo. Qui però sono ritornati evidenti i limiti mentali del giocatore di Ditton, che ha fallito una rossa non impossibile quando sembrava aver già vinto. O’Sullivan non si è tirato indietro e con diverse giocate di qualità ha allungato il match. Poi sfruttando i primi segni di cedimento di Hawkins in un batter d’occhio ha forzato il match al decider (con serie da 90 e 53).
Qui pur senza vedere del gioco di qualità eccelsa, dopo una lunga battaglia, è stato O’Sullivan a chiudere sulla gialla, vincendo con il punteggio di 74-39. Continua la maledizione per Barry Hawkins, che non batte O’Sullivan in un match sulla lunga distanza dal campionato del mondo 2016. I due si sono affrontati nove volte tra semifinali e finali (sei semifinali, tre finali), con nove successi per O’Sullivan. Il campione del mondo raggiunge la quinta finale in stagione e cerca ancora il primo titolo. Affronterà Neil Robertson, con cui è nettamente avanti negli scontri diretti (18-9).