Conclusa la finale dell’edizione numero 33 del Welsh Open. Gary Wilson batte con il punteggio di 9-4 Martin O’Donnell, conquistando il trofeo intitolato a Ray Reardon. In una finale non sempre brillante, il giocatore di Wallsend sfrutta l’iniziale 4-0 per avere la meglio su un avversario che ha giocato al di sotto dello standard visto in settimana. Wilson diventa il ventinovesimo a vincere tre titoli full ranking in carriera.
Giunto al termine l’atto conclusivo del Welsh Open, tredicesimo torneo full ranking della stagione. A Llandudno ancora una volta gli spettatori hanno riempito interamente la Venue Cymru, per un evento che si è dimostrato molto seguito sin dalla prima giornata. Completata anche quest’anno la Home Nations Series, ormai appuntamento fisso sul calendario dalla stagione 2016/2017e che comprende tutti e quattro i paesi che compongono il Regno Unito.
Gary Wilson ha avuto la meglio su Martin O’Donnell, vincendo la finale con il punteggio di 9-4. Terzo titolo negli ultimi quindici mesi per il giocatore di Wallsend, che corona una settimana speciale con picchi di gioco molto alti. L’inglese, dopo i due successi consecutivi allo Scottish Open, si impone anche in Galles e raggiunge Judd Trump e Ronnie O’Sullivan come unico giocatore in stagione capace di vincere due o più titoli full ranking. Grazie a una buona partenza, il numero 16 al mondo è riuscito poi a gestire un finale nervoso.
O’Donnell, alla prima finale in carriera, ha ammesso di non aver giocato al meglio delle sue possibilità, perdendo le proprie chance soprattutto dopo essere andato sotto alla prima pausa indietro 4-0. Resta comunque un torneo positivo per il londinese, che lo scorso anno in questo momento non era neanche tra i professionisti. Wilson consolida il proprio posto nella top-16 (numero 12) e nonostante la propria iper-criticità nei confronti del suo gioco si candida come possibile outsider al Crucible.
Dopo una prima fase tattica, il primo frame è stato condizionato da una giocata offensiva di O’Donnell, che nel cercare di aprire le rosse fallisce però l’imbucata. Wilson ne ha subito approfittato, mettendo a segno una bella serie da 98 per passare a condurre. Il secondo parziale è stato invece una vera e propria maratona, con errori da una parte e dall’altra. Il gioco è stato inoltre interrotto per circa quindici minuti a causa di un malore accorso a una spettatrice. A sfruttare ancora l’occasione è stato l’ex-semifinalista al Crucible, che è passato a condurre sul 2-0 grazie al contributo di un break da 52, prima di chiudere una lunga sfida sui colori della serie finale.
Un rapido break da 55 nel terzo ha permesso al campione in carica dello Scottish Open di prendere il controllo del terzo. Un errore difensivo del londinse ha poi lasciato strada a Wilson, che si è portato sul 3-0 con una serie da 43. O’Donnell è parso in difficoltà in questa fase, non riuscendo ad andare oltre un 15 come best break fino alla pausa. Il semifinalista del Campionato del Mondo 2019 ne ha così approfittato per costruirsi un importante vantaggio di 4 frame, siglando ancora un altro break da 43. Nonostante il vantaggio, Wilson ha imbucato fino a questo momento con l’85%, non una percentuale da dominio assoluto.
Il vincitore della scorsa edizione del Q-Tour si è sbloccato al rientro in sala, siglando il primo mezzo centone della sua sfida (66). Wilson è riuscito a recuperare uno snooker, ma poi un fluke sull’ultima rossa ha aiutato il numero 76 al mondo a vincere il primo parziale della sua finale. Il trentottenne del Tyneside ha però subito risposto, mettendo a segno il suo quarto mezzo centone (52) per andare sul 5-1.
Nel sesto O’Donnell ha fallito a quota 44 una nera dallo spot quando il tavolo sembrava essergli favorevole. Il frame è entrato nella sua fase decisiva in completo equilibrio. Sul 45-39, dopo aver imbucato l’ultima rossa, l’ex-numero 33 al mondo ha sbagliato una complessa verde, al posto di imbucare una comoda blu. Sulla gialla decisiva è stato Wilson a prendere in mano il gioco, andando in ripulitura per aumentare ancor di più il proprio vantaggio.
Wilson ha avuto la chance per il 7-1, fallendola. Una nera dallo spot fallita ha infatti lasciato gioco a O’Donnell. Con la miglior serie del suo match (92) il giocatore di Londra si è provato a dare una speranza nella sessione conclusiva.
In serata la sfida è subito cominciata con un re-rack dopo quindici minuti di gioco chiuso. Un lungo frame da 40 minuti, caratterizzato da falli e un lay-out complesso, ha visto i due commettere svariati errori. O’Donnell grazie a due principali visite al tavolo è riuscito a costruirsi il vantaggio decisov, iniziando nel migliore dei modi la sessione conclusiva. Il numero 76 del ranking ha però poi sbagliato una comoda rossa, lasciando gioco. Wilson ha finalmente ritrovato fluidità, mettendo a segno il primo centone della finale del Welsh Open (107).
Nell’undicesimo il trentottenne di Wallsend sembrava in perfetto controllo, prima di commettere un inaspettato errore su una nera dallo spot, dando il via al contropiede dell’avversario. O’Donnell ha trovato fiducia e con una bella serie da 85 si è portato avanti 2-1 nella mini-sessione, garantendo la pausa al match. Il parziale precedente all’ultima interruzione è stato ancora equilibrato. Dopo 42 minuti e diversi errori, è stato ancora Wilson a spuntarla, andando in ripulitura sulla serie finale. Pesa per il londinese un fallo quando la verde era bilia-on: cercando la finezza di sponda ha colpito la blu, nonostante non fosse sotto snooker. Avanti 8-4, Wilson ha avuto bisogno di due visite per chiudere un match, vincendo il tredicesimo nettamente con il punteggio di 82-0.
Sito ufficiale con tabellino dettagliato del Welsh Open
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