Dopo un intenso mercoledì, si è conclusa la prima edizione del WST Classic. Alla Morningside Arena disputati quarti e semifinali tra mattina e pomeriggio, con il gran finale in serata. Accolto dal pubblico di casa, Mark Selby si è aggiudicato il suo ventiduesimo titolo full ranking, realizzando tre centoni e sconfiggendo con il punteggio di 6-2 Pang Junxu.

Giunto al termine in un’inusuale e ricco mercoledì il WST Classic, tredicesimo torneo full ranking della stagione. A Leicester si è partiti nella mattinata con i quarti di finale, sino ad arrivare all’atto conclusivo in serata. Mark Selby si è aggiudicato il successo finale nella sua città, battendo nel match per il titolo Pang Junxu con il punteggio di 6-2. Il numero 2 al mondo ha conquistato il ventiduesimo successo in un torneo full ranking, avvicinandosi a una sola lunghezza dai titoli conquistati da Trump e Robertson. Il quattro volte campione del mondo dopo essere stato a un passo dall’eliminazione agli ottavi, ha trovato la sua miglior forma, incrementando esponenzialmente il livello del suo snooker. Ottimo torneo per il giovane cinese, che alla prima finale in carriera, ha potuto ben poco contro un avversario molto centrato.

Nel suo percordo per arrivare alla finale, Selby ha superato ai quarti John Higgins, imponendosi 4-2 dopo essere partito in maniera sontuosa. L’inglese ha subito infatti siglato break consecutivi da 99, 80 e 59 per portarsi a un solo frame dal successo. Con le spalle al muro, lo scozzese ha però risposto con una gran fiammata, lasciando a 0 Selby con serie da 136 e 81. Nell’unico parziale equilibrato, rivelatosi decisivo, il giocatore di casa ha chiuso sull’82-53 per arrivare in semifinale. Qui non ha invece lasciato scampo ad Ali Carter, chiudendo con un netto 5-0.

Selby ha offerto una prestazione a dir poco impeccabile, ritornando a giocare uno snooker in pratica perfetto. Il giocatore di Colchester ha messo a referto appena 50 punti in tutto l’incontro, non trovando mai modo di scalfire le certezze dell’avversario. Ancora una volta il gioco di serie ha caratterizzato l’intera partita, con l’ex-numero uno al mondo che ha realizzato break da 95, 128, 65 e 89.

Pang Junxu, dopo i quarti al German Masters e la semifinale al Welsh Open, ha ottenuto la prima finale in carriera, più che meritata per quanto visto in questo 2023. Il ventenne di Bozhou ha dovuto superare due ostacoli duri, finendo per avere poca benzina nella sfida per il titolo. Contro Oliver Lines era andato sotto 3-4, prima di girare l’incontro nel momento decisivo. Il numero 46 al mondo ha piazzato un mezzo centone per aggiudicarsi il decider (54). La storia non è cambiata contro Gary Wilson, uno dei giocatori più in forma della settimana. Il campione in carica dello Scottish Open era andati avanti 4-3, salvo poi poter far poco negli ultimi due parziali. Pang ha mostrato grande freddezza e lucidità, mettendo a referto break da 91 e 68.

Dopo aver disputati ben dieci frame tra mattina e pomeriggio, il cinese si è subito ritrovato sotto in finale. Selby è partito in maniera semplicemente perfetta, sfruttando subito le occasioni avute per realizzare centoni back-to-back (104, 138). Il giocatore di casa aveva avuto una chance anche nelle prime fasi del terzo, salvo poi lasciare gioco a Pang, che è entrato in partita con una serie vincente da 75. Il quarto frame, l’ultimo prima della pausa di metà sessione, è stato, come spesso accade, determinante. Nonostante una lunga sfida nel finale, è stato il numero due al mondo ad allungare, portandosi sul 3-1.

Un’altra gran serie da 120 ha permesso all’inglese di prendere in mano le redini delle partita. Il giovane cinese è riuscito a rifarsi sotto sul 4-2, ma poco ha potuto nel finale contro un avversario parso sin da subito più cinico e centrato. Selby ha sigillato il successo all’ottavo con un break da 79, aggiudicandosi così trofeo e assegno da 80.000 sterline.

Sito ufficiale con risultati completi e tabellone del WST Classic

Picture credits: WST

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

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