Match di secondo turno al Welsh Open 2019. Elliot Slessor affronta Zhang Anda. L’inglese, dopo essere andato in vantaggio 2-1, lascia il tavolo in mano al giocatore cinese. Zhang mette a referto un break da 75, lasciando soltanto tre rosse in gioco. La serie sembrerebbe essere definitiva e le chance che Slessor si alzi per continuare a giocare sono pressappoco nulle. Il giocatore di Gateshead però pensa di avere ancora una possibilità.
Il compito diventa sin da subito più difficile perché Slessor è costretto ad imbucare la rosa dopo la prima rossa. In tal modo gli snooker da recuperare diventano ben sette. Nei tredici minuti del video si possono dunque vedere tutta l’abilità e l’abnegazione dell’inglese, che non si è dato per vinto e ha provato a riacciuffare un frame che difatti era già perso.
Non riveliamo l’esito dello sforzo di Slessor, in modo da lasciarvi la possibilità di godere un aspetto dello snooker che spesso è sottovalutato. Potrà non piacere a tutti, ma le fasi tattiche con ricerca di snooker obbligata possono essere molto avvincente e offrire anche ottimi spunti tecnici.
Ciò riapre inoltre il discorso relativo al fissare un limite di snooker entro cui il frame dovrebbe concludersi. Recentemente O’Sullivan è ritornato a giocare spesso a frame praticamente concluso, non per ricercare snooker e vincere la frazione, ma semplicemente per trovare sensazioni migliori al tavolo. Ci sono state altre volte nella storia dello snooker, soprattutto in passato, situazioni in cui per davvero si è riusciti a recuperare uno svantaggio importante.
Il caso più eclatante è forse quello capitato durante i quarti di finale del British Open nel 1987, quando John Spencer riuscì ad aggiudicarsi il sesto frame del match contro Jimmy White recuperando ben sei snooker.