Nel 1984 Jimmy White e Kirk Stevens diedero vita a una delle semifinali più belle della storia del Masters. Un incontro ricordato per lo snooker ultra-aggressivo e di gran qualità messo in mostra da entrambi. Il giocatore di Tooting si aggiudicò il match con il punteggio di 6-4, realizzando due centoni. Stevens realizzò nel nono frame il primo 147 della storia del torneo, il secondo canadese di fila a riuscirci dopo che Thorburn siglò il primo della storia del Crucible l’anno precedente. Alcune giocate spettacolari caratterizzarono la serie, e sia un emozionato Jack Karnehm al commento che lo stesso White in tensione fino all’ultima bilia.

White però, dopo l’abbraccio, chiuse il match senza pietà, realizzando una splendida serie da 119, in cui sono rimaste impresse nella memoria la rosa e la nera conclusiva.

In queste immagini di repertorio, possiamo assistere a tutte le giocate più belle dell’incontro e si vedono anche i due alla fine stappare insieme la rituale bottiglia di champagne. I due, grandi amici anche lontano dal panno verde, condivisero anche uno stile di vita sopra le righe, che ha forse limitato l’immenso potenziali di entrambi.

Più in là, durante la stessa stagione, i due si scontrarono di nuovo in un’importante semifinale, quella del campionato del mondo. White se la aggiudicò con il punteggio di 16-14 e raggiunse la prima finale al Crucible, dove dopo un gran tentativo di rimonta, fu sconfitto 18-16 dal grande dominatore degli anni ’80 Steve Davis.

Jimmy White e Kirk Stevens si affrontarono sette volte in carriera, con il giocatore di Toronto che non riuscì mai a vincere.

Jimmy White, centone contro Kirk Stevens al campionato del mondo 1984

Sull'autore

Marco Staiano

Sogni, speranze e illusioni celati in ventidue bilie colorate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *