Nella nona lezione, dopo aver approfondito i fondamentali della posizione al tavolo e della steccata, andiamo a considerare un aspetto non meno importante: il giusto contatto tra le bilie
- Il giusto contatto
Ho calcolato che se giocate a snooker tre o quattro volte la settimana ci vorrà qualche mese per poter apprendere e incorporare nel vostro stile ciò che vi ho mostrato nei capitoli precedenti. Non è questione di provare e riprovare le singole lezioni una dopo l’altra, ma di usarle progressivamente fin quando ognuna di esse diventi automatica.
Ma ci sono ancora diversi aspetti da considerare e analizzare nell’arte di imbucare una bilia.
Uno di questi è senz’altro l’accuratezza nell’effettuare un tiro – in poche parole l’impattare la bilia battente esattamente dove si vuole. Questo può sembrare semplice, ma è incredibile che soltanto un professionista, peraltro di alta classe, è in grado di colpire la bilia battente regolarmente dove intende colpirla.
La necessità di padroneggiare tale abilità è piuttosto ovvia. Se intendete colpire una bilia sul pieno e la bilia-oggetto è distante quasi un metro dalla bilia battente, anche il minimo effetto laterale che involontariamente influisca sul tiro applichiate alla bianca sposterà dalla corretta linea di tiro la bilia e vi farà immancabilmente sbagliare l’imbucata. L’effetto laterale è in grado di spostare la bilia dalla sua linea di tiro, anche se essa non tocca una sponda o un’altra bilia. Una bilia influenzata da un effetto laterale non potrà mai proseguire dritta.
Facciamo un altro esempio. Se volete giocare uno stun shot bisogna colpire la bilia al di sotto del suo centro e ovviamente se il punto di contatto sarà troppo alto, non sarete in grado di lasciare la bilia battente ferma sul posto.
Ho spesso spiegato a giocatori dilettanti che non erano in grado di colpire la bilia nell’esatto punto da loro voluto. Molte volte semplicemente si rifiutavano di credermi. Erano convinti che il non riuscire a giocare un retrò o uno stun shot dipendesse da altre cause. Nel non riuscire ad imbucare dalla distanza, l’unica spiegazione plausibile per loro era un fattore esterno. “La bilia è scivolata via” questa è la loro giustificzione. La realtà è diversa: la bilia scivola via perché le si è impresso dell’effetto laterale e non si riesce a giocare un retrò perché la bianca non è stata colpita abbastanza in basso.
Ecco una prova significativa di ciò che ho detto. Ogni volta che un professionista si ritrova ad allenarsi seriamente a snooker la prima cosa che farà sarà senz’altro nel cosiddetto “allenamento sugli spot”. Esso consiste in giocare la bilia battente dal centro del baulk sugli spot di blu, rosa e nera. Se la bilia sarà colpita nella maniera adeguata, dovrà seguire la stessa linea di tiro sia all’andata che al ritorno. Provateci. Probabilmente non troverete difficoltà nel farla andare giù in maniera perfetta, ma riuscirà la bilia a ritornare indietro seguendo la stessa traiettoria?
Un giocatore professionista spenderà diverse ore la settimana a concentrarsi solo su questo semplice esercizio. Probabilmente un professionista cercherà anche di predire l’esatto punto in cui la bilia battente si fermerà, ma soltanto l’esatto passaggio sugli spot dei colori gli dirà se la sua steccata è stata accurata o no.
Ovviamente questo tipo di esercizio che riguarda il controllo di una sola bilia è molto più semplice rispetto ad uno in cui bisogna anche imbucare. Nell’esercizio sugli spot ci si concentra sulla precisione del tiro. Quando invece si deve imbucare, la mente deve focalizzarsi sul giusto contatto tra bilia battente e bilia oggetto. Se però non sarà automaticamente accurata la nostra precisione di tiro, di fatti, diverrà impossibile imbucare!
L’orizzontalità nella steccata, argomento su cui mi sono già concentrato, vi aiuterà a padroneggiare il controllo della bilia battente. L’allenamento (sempre se avrete abbastanza tempo a disposizione) vi permetterà di raggiungere un livello che prima non eravate neanche in grado di immaginare. In ogni caso sarà sempre di grande importanza prima di ogni tiro ricordarvi che il punto di contatto è un aspetto fondamentale da non sottovalutare.