Giunta al termine la penultima giornata della prima fase della quattordicesima edizione del Champion of Champions. Al Toughsheet Community Stadium quattro protagonisti di primo piano della scena mondiale si sono dati sfida quest’oggi. Neil Robertson evita prima la rimonta di Ali Carter e poi batte con il punteggio di 6-4 Judd Trump in una tesa sfida, segnata da un’emozionante ottavo parziale durato quasi un’ora. Per la prima volta nelle ultime cinque edizioni il numero uno del ranking non accede così alle semifinali.

Continuano le sfide a Bolton – sede del Champion of Champions, secondo torneo a inviti della stagione. Manca adesso soltanto il nome di un giocatore per completare la line-up della semifinali dopo la terza giornata. Il pubblico ha senza dubbi potuto assistire a un grande spettacolo, vista la qualità dei giocatori coinvolti (ben 74 titoli full ranking in quattro). Opposte le emozioni nel pomeriggio, con un match dominato e uno invece conclusosi soltanto al frame decisivo. Il drama è aumentato ancora di più poi durante la serata, nel remake della finale dell’edizione 2019.

Neil Robertson ha prima evitato la rimonta di Ali Carter e ha poi superato in un equilibrato match Judd Trump. Il mancino di Melbourne è ritornato a giocare con maggiore convinzione in questa stagione, dopo una campagna 2023/2024 molto deludente. L’australiano è ritornato a vincere un titolo all’English Open, ma settimana scorsa è uscito di nuovo dalla top-16. L’attuale numero 18 del ranking dovrà dunque passare dalla fase preliminare per giocare lo UK Championship, vinto già tre volte in carriera. L’ex-campione del mondo ha conquistato il successo numero 23 avvicinandosi già prima della pausa natalizia alle vittorie complessive conquistate in tutta la scorsa annata (27).

L’ex-numero uno al mondo aveva iniziato molto bene la sfida contro Carter, portandosi con autorità sul 3-1. Serie da 62, 60 e 110 avevano infatti portato rapidamente Robertson a un solo parziale dal successo. L’inglese ha però reagito con classe, siglando il proprio primo mezzo centone nel quinto e vincendo un equilibrato sesto parziale in steal, dopo un break da 62 dell’avversario. Nel momento decisivo però l’australiano non si è scomposto ma ha anzi ritrovato il proprio miglior gioco, lasciando il due volte finalista al Crucible senza imbucare una singola bilia. Un contributo da 87 gli ha così permesso di garantirsi la sfida contro Trump.

Il mancino di Bristol ha invece giocato un match completamente diverso, spazzando via rapidamente la resistenza di uno stanco Ding Junhui. Il cinese, ritornato al successo dopo quasi cinque anni all’International Championship, si era qualificato in extremis per il torneo, proprio con il successo della scorsa domenica. L’attuale numero uno del ranking però non ha fatto sconti, partendo subito con le maniere forti e vincendo in successione i primi tre frame con serie di qualità. Break da 127, 62 e 65 hanno così lasciato il trentasettenne di Yixing a una difficile impresa. Nell’unico vero frame equilibrato della sfida, il campione del mondo 2019 è riuscito a spuntarla nel finale sul punteggio di 52-38, accedendo ai quarti per la settima edizione consecutiva della competizione.

Robertson – Trump è ormai una sfida “classica”: questo è stato il capitolo numero 40, con il primo scontro diretto disputato 18 anni fa (Grand Prix 2006). I due hanno dato vita a grandi match nel corso degli anni. Da menzionare l’epica finale nell’edizione 2020 dello UK Championship, quando a tarda notte fu il campione del mondo 2010 a spuntarla al decider. E sempre al frame decisivo fu Robertson a vincere il Champion of Champions nel 2019. Il quarantaduenne di Melbourne ha subito risposto presente dopo aver perso il primo frame. Come nella sfida con Carter, l’ex-numero uno al mondo ha fatto valere il proprio eccezionale break building, lasciando all’avversario appena dieci punti complessivi fino alla pausa di metà sessione. Serie da 90, 84 e 59 hanno così fissato il punteggio sul 3-1.

Il numero uno della classifica, pur se non supportato con continuità dal proprio gioco di serie, sa ormai vincere anche senza. Il secondo mezzo centone della serata (70) e un sesto parziale deciso soltanto sui colori della serie finale gli hanno infatti ridato la parità. Robertson ha risposto con il quinto mezzo centone del suo match per ritornare avanti, prima del frame decisivo per l’intero incontro. L’ottavo è infatti durato quasi un’ora e il tutto si è deciso sulla rosa della serie finale.

I due hanno giocato in maniera eccellente sulle ultime due bilie, trovando diversi snooker. Alla fine è stata una giocata dell’australiano a rivelarsi decisiva. Dopo due errori consecutivi, Trump ha rischiato di trovare un clamoroso fluke, lasciando però gioco. Avanti 5-3 il ventiquattro volte vincitore di titoli full ranking ha subito avuto la chance per chiudere, ma è stato l’inglese invece a rifarsi sotto in rimonta. Robertson non ha però tremato e nel decimo ha chiuso i conti in un altro equilibrato parziale, imbucando dalla marrone alla nera per vincerlo in rimonta sul finale 73-68.

Sito ufficiale con risultati completi e tabellone del Champion of Champions

Picture credits: Champion of Champions

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