Il nordirlandese Mark Allen ha sconfitto 6-3 Ronnie O’Sullivan, vincendo quattro frame consecutivi e assicurandosi un posto in semifinale contro Judd Trump
Si è conclusa anche l’ultima giornata della fase a gironi del Champion of Champions. Nel match decisivo Mark Allen ha dimostrato di poter giocare in maniera brillante e sconfiggere di prepotenza anche un giocatore come Ronnie O’Sullivan.
Prepotenza che aveva dimostrato O’Sullivan nel primo match di giornata, schiantando 4-1 Michael Holt in appena 50 minuti. Holt, giocatore che di solito non è in grado di esprimersi al meglio sui tavoli televisivi, aveva cominciato alla grande siglando una serie da 107 nel primo frame. Dopo un inizio ottimale, Holt ha commesso un solo errore su una rossa e non ha poi avuto più occasioni di rientrare in gioco. O’Sullivan, pur senza realizzare centoni, ha realizzato serie da 65, 86, 71 e 87 per chiudere agevolmente. Holt ha realizzato soltanto altri 19 punti nel match. O’Sullivan alla fine del match è stato cronometrato a 15 secondi a tiro.
Nel secondo match Mark Allen è invece dovuto riccorere al decider per avere la meglio di Scott Donaldson. Lo scozzese si è ritrovato avanti 3-2 ed ha avuto le sue chance per vincere la partita, ma è stato Allen a far valere la maggiore esperienza. Pur non giocando un match eccellente, il nordirlandese ha mostrato tutta la sua classe realizzando una serie da 125 nel decider. Rocambolesco il terzo frame, in cui Donaldson ha sbagliato due imbucate clamorose sulla rosa e sulla nera della serie finale, permettendo ad Allen di forzare il frame alla nera di spareggio. Alla fine Donaldson l’ha spuntata, nonostante qualche altro errore commesso. Poche le serie di qualità, ad eccezione di quella che ha garantito al nordiralndese il match della sessione serale.
Nel match decisivo grandissima qualità quella espressa dai due giocatori, con un Allen decisamente più brillante di quello visto di pomeriggio. Entrambi sono stati bravi a sfruttare gli errori dell’avversario e chiudere i frame in maniera rapida. Si è andati alla pausa sul 2-2, con Allen che risponde con un 102 alla serie precedente di 91 di O’Sullivan. Match che va via velocissimo (media di 9 minuti a frame). Al rientro in sala è il mancino di Belfast il più convinto dei due, e dal 3-2 O’Sullivan, vince tre frame consecutivi (realizzando un altro centone) e portandosi sul 5-3.
L’ultimo frame disputato è stato il più lungo e combattuto. Dopo una lunga fase tattica, è O’Sullivan a prendere in mano il gioco, salvo sbagliare un’ imbucata facile. Allen chiude il conto con una serie da 66. Proprio in quest’ultima partita c’è stato anche un diverbio tra i due, con O’Sullivan che ha accusato Allen di ostruirgli la linea di tiro. Nell’intervista post-match Allen ha definito quella di Ronnie una semplice strategia per distrarlo. D’altro parere O’Sullivan, che pur ammettendo la sconfitta, ha affermato che Allen ha cercato di fargli perdere la concentrazione già dal 3-2 in suo favore.
Tralasciando queste dichiarazione, e sperando che il match non diventi famoso soltanto per lo scontro verbale tra i due, abbiamo assistito ad un grande incontro e Mark Allen ha dimostrato di poter alzare il proprio livello e giocare uno snooker di eccellente qualità.
Sabato affronterà nella seconda semifinale Judd Trump.
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