Nel primo giorno di English Open non si contano i risultati inaspettati, con le uscite di scena di Neil Robertson, Kyren Wilson, Shaun Murphy, sconfitti rispettivamente da Sanderson Lam, Oliver Lines e Liu Hongyu. A fare da contraltare, la prestazione da record di Mark Allen, vincitore contro Mostafa Dorgham per 4-0 ed autore di quattro centoni in quattro giochi: solamente Neil Robertson era stato in grado di fare lo stesso in un match al meglio dei sette frames.

Un altro torneo valido per il ranking ha preso il via e questa volta si tratta dell’English Open, prima tappa del circuito Home Nation Series, di scena a Brentwood. L’evento, il cui campione in carica è Mark Selby, ha visto svolgersi nella giornata di ieri i restanti incontri del turno di qualificazione, nei quali erano coinvolti tutti i big della classifica mondiale. Quello che solitamente è un round privo di insidie per i vari pretendenti al titolo si è invece rivelato molto più temibile del previsto e non pochi sono stati i risultati a sorpresa.

Il lunedì dell’English Open è iniziato con il botto, grazie ad una prestazione sensazionale di Mark Allen: non solo una vittora per 4-0 contro Mostafa Dorgham, lasciando solamente sedici punti al malcapitato avversario, ma anche quattro centoni messi a referto in altrettanti giochi, eguagliando un record che apparteneva a Neil Robertson da ormai parecchi anni, quando l’australiano era stato ugualmente capace di mettere a segno quattro serie oltre i cento punti in un match al meglio dei sette frames.

Mattinata movimentata anche per Ding Junhui, vincente contro il giovane connazionale Ma Hailong per 4-3 dopo aver subito un frame di penalità per essere arrivato in ritardo in sala. Ding ha poi spiegato la ragione del ritardo: una corsa dell’ultimo minuto per acquistare un paio di pantaloni consoni all’evento, una volta resosi conto di aver dimenticato i propri. Vittorie anche per Robert Milkins, 4-1 contro un imprevedibile Robbie Williams, e per Ryan Day, 4-2 contro Ashley Hugill.

Un primo pomeriggio con nomi molto interessanti al tavolo ha visto imporsi con agio Ronnie O’Sullivan e Jack Lisowski, rispettivamente 4-0 contro Andrew Pagett e 4-1 nei confronti di Matthew Stevens. Molto più complessa la faccenda invece per John Higgins, opposto al sempre temibile Marco Fu: lo scozzese ha infatti sudato le proverbiali sette camicie, venendo graziato nel frame decisivo da un errore del giocatore di Hong Kong e centrando quindi l’accesso al main draw per il rotto della cuffia.

Nel tardo pomeriggio, il primo risultato a sorpresa. Accanto alla prevedibile vittoria di Ali Carter, 4-1 su Jamie Clarke, e a quella tutto sommato attesa di Yuan Sijun su Tom Ford per 4-2, è arrivato l’ennesimo passo falso di una stagione iniziata in maniera molto incerta per Neil Robertson: l’australiano, già sconfitto quest’anno da Si Jiahui e Wu Yize, ha ceduto 4-2 ad un ottimo Sanderson Lam, cui spetta senz’altro il merito di una strepitosa performance. I demeriti di Robertson sono però ugualmente pesanti, con Neil mai in grado di dare seguito al proprio gioco e sempre incerto nelle proprie giocate. Nell’ultimo incontro del pomeriggio, vittoria per Matthew Selt al frame decisivo contro Michael White.

Tra i risultati pronosticabili della serata, il trionfo numero 800 in carriera per Barry Hawkins, 4-1 su Anthony Hamilton, e la passeggiata di Judd Trump. 4-0 contro Sean O’Sullivan. Ottima la prestazione del giovanissimo Stan Moody, sconfitto solamente 4-3 da Luca Brecel ma capace di recuperare uno svantaggio di 0-2 al campione del mondo e di realizzare il proprio miglior break da professionista con una serie da 121. Vera e propria sorpresa, invece, la vittoria del rookie cinese Liu Hongyu, impostosi contro Shaun Murphy per 4-3 dopo essere stato indietro addirittura 1-3.

Dopo la mezzanotte sono stati messi a referto gli ultimi due risultati, con la vittoria di Ricky Walden su Hammad Miah per 4-2 e soprattutto con un’altra eliminazione di lusso difficilmente pronosticabile alla vigilia dell’incontro. A salutare l’English Open è stato infatti Kyren Wilson, sconfitto al decider da un impeccabile Oliver Lines con lo score di 4-3.

Link al sito ufficiale della WST con tabellone e risultati dell’English Open

Sull'autore

Fabio Valente

Ventisette anni, di cui almeno metà trascorsi scrivendo storie sportive. L'ultimo amore, forse il più vero, è quello per lo snooker.

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