Giunta al termine ieri all’Alexandra Palace la finale della cinquantesima edizione del Masters. Shaun Murphy è ritornato a vincere il titolo a distanza di dieci anni, sconfiggendo con il punteggio di 10-7 Kyren Wilson. Dopo aver dominato la prima sessione, il numero sette del ranking è riuscito a contenere la rimonta del campione del mondo in carica e a vincere un titolo “Triple Crown” proprio dopo il trionfo a Londra nel 2015.
Dopo un’intensa settimana di gioco, è giunto al termine a Londra il Masters, primo torneo a concludersi nel 2025. Nella sempre calda atmosfera dell’Alexandra Palace, il pubblico ha potuto assistere a un atto conclusivo di qualità, in cui i due contendenti hanno senza dubbi onorato la prestigiosa competizione. Shaun Murphy è ritornato a vincere il titolo a distanza esatta di dieci anni, sconfiggendo Kyren Wilson con il punteggio di 10-7. Il quarantaduenne di Harlow aveva messo le cose in chiaro la scorsa settimana, affermando di considerare la vittoria come unico possibile risultato. L’inglese è stato dunque profetico e aggiunge un quarto titolo importante nel proprio palmarès, continuando a dimostrare di essere in un ottimo momento di forma.
Sembra pagare dunque il lavoro con Peter Ebdon, che si era separato da Jack Lisowski al termine di una collaborazione non propriamente vincente. Nonostante il successo, Murphy dovrà ancora vincere match in tornei ranking per restare in top-16. Confermarsi come testa di serie al Crucible ed evitare le qualificazioni resta un obiettivo importante. Il successo gli permette però di garantirsi la testa di serie numero uno per la prossima edizione. Senza dubbi l’ex-campione del mondo è uno tra i giocatori più in forma e non sarà da sottovalutare per tutto il resto di stagione.
Seconda sconfitta in altrettanti finali invece per Wilson, che mancava dalla finale dal 2018 e non aveva fatto bene recentemente nelle ultime edizioni disputate. Il campione del mondo in carica, nonostante la sconfitta, continua ancora una stagione più che positiva. Nel post-match si è detto molto sicuro di avere ancora tanto tempo per vincere ancora. Una prima sessione in cui si è ritrovato indietro 6-2 è stata poi decisiva, nonostante un tentativo di rimonta che lo aveva portato a un solo frame di distanza dall’avversario sull’8-7.
Il match è stato sin da subito aperto e il più esperto dei due inglesi è partito meglio dai blocchi. Murphy ha infatti vinto il frame d’apertura con un break di 94, prima di dominare il secondo e passare a condurre 2-0. Il giocatore di Kettering è entrato nel match nel terzo, siglando una serie da 69 per riportarsi sotto. L’equilibrio sembrava poter essere ristabilito alla pausa, dopo che Wilson era a quota 61 e in posizione di assoluto controllo. Un rossa fallita ha però ridato una chance all’ex-numero tre del ranking, che un perfetto steal ha messo a segno un contributo vincente da 65.
Al rientro in sala è stato ancora Murphy il primo a sfruttare le chance avute, allungando sul 4-1. Tutto faceva presagire per quattro frame di vantaggio, ma un errore su un plant da parte del giocatore di Harlow ha permesso al suo avversario di mettere a segno un mezzo centone ( 53) per rifarsi sotto. Con la sfida che sembrava potersi riaprire, l’ex-campione del mondo ha risposto con classe per allungare. Due centoni consecutivi (134, 116) hanno così segnato il punteggio prima della sessione finale.
Al rientro in sala, il numero due a vinto il frame di apertura con break da 48 e 44 per ridurre subito il divario e cercare di stare nel match. Dopo aver subito nel nono, il dodici volte vincitore di titoli full ranking ha messo a segno ancora un altro centone (125). Con una risposta di qualità (break vincente da 95), Wilson ha dato prova di esserci, fallendo però poi un’occasione concreta nel parziale successivo. Nel dodicesimo infatti una nera fallita al centro, ha regalato a Murphy l’opportunità di mettersi in serie e passare a condurre 8-4 con un break da 66.
La vera reaione da parte del finalista del Masters 2018 è arrivata dopo l’ultima pausa. Murphy ha tentennato (una sola bilia imbucata nei tre successivi frame) e Wilson si è fatto prepotentemente sotto sull’8-7, aiutato da serie da 78 e 65. Il match si è poi deciso in un sedicesimo parziale rivelatosi fondamentale. Un errore su una rossa difficile da parte di Wilson, ha lasciato il gioco sguarnito e il numero sette al mondo ha ritrovato fiducia, mettendo a referto prima un break da 55 e suggelando poi il successo con il quarto centone, un contributo da 100 tondo.
Sito ufficiale con risultati completi della finale del Masters
Picture credits: WST