Nella giornata di ieri sono stati archiviati i due incontri valevoli per le semifinali del Masters di Londra, secondo Triple Crown stagionale. A sfidarsi in finale saranno Mark Williams e Judd Trump, che non hanno mai incrociato la stecca al momento di contendersi il titolo. Williams ha battuto con un netto 6-0 Jack Lisowski, mentre Trump ha eliminato Stuart Bingham sconfiggendolo 6-1.

Il primo torneo professionistico del nuovo anno solare è quasi giunto a conclusione. Con la finale di oggi, si decreterà il 49° vincitore del Masters di Londra, secondo torneo più longevo della storia dello Snooker, parte della triplice corona di questo sport.

Il primo finalista è Mark Williams, il quale non ha avuto alcun problema nella sfida contro Jack Lisowski. Il gallese ha, infatti, rifilato un cappotto (6-0), il terzo di questo torneo, numero registrato per l’ultima volta nel 1988, quando ancora era in uso la vecchia distanza dei frame. Williams tornerà così in finale in questo torneo per la prima volta dal 2003, quando sconfisse Stephen Hendry.

Vincendo oggi, il gallese diventerebbe il più anziano campione di questo evento all’età di 47 anni e 300 giorni e batterebbe il record da lui già detenuto di distanza tra un trionfo e l’altro in uno dei tornei della Tripla Corona (20 anni). Il numero 7 della classifica aveva, infatti, conquistato il Campionato del Mondo nel 2018, 15 anni dopo il suo precedente successo del 2003. Williams era già andato molto vicino ad approdare in finale l’anno scorso, ma era stato sconfitto da Neil Robertson al decider, dopo aver recuperato due snooker.

Lisowski si è fermato in semifinale per la seconda volta in carriera in un Triple Crown, risultato raggiunto nell’ultima edizione dello UK Championship, a novembre.

Williams ha, sin da subito, instradato l’incontro dalla sua parte, conquistando un primo frame molto spezzettato. Lisowski ha poi avuto l’occasione di pareggiare subito i conti, ma un errore sulla penultima rossa ha compromesso lo steal. A ruota, Williams ha realizzato un break da 74 nel terzo frame, prima di avere la meglio anche nel quarto, dopo alcuni scambi tattici. Al rientro dalla pausa di metà sessione, Lisowski ha mancato una gialla al centro agli albori del frame, con tavolo aperto. Il suo avversario non ha esitato a siglare un mezzo-centone da 68, portandosi avanti 5-0. Lisowski ha avuto alcune chance anche nel sesto frame, ma l’inglese ha nuovamente ceduto al gallese, il quale ha chiuso facilmente i conti sugli ultimi colori.

Nella seconda semifinale, Judd Trump ha avuto la meglio su Stuart Bingham per 6-1. L’inglese figurerà in una finale del Masters per la seconda volta, dopo il successo del 2019 nei confronti di Ronnie O’Sullivan. Quest’ultimo lo ha, però, sconfitto nell’ultima in cui il mancino di Bristol ha preso parte, ovvero quella del Mondiale 2022.

Trump ha avuto la meglio nel primo frame, a seguito di alcuni errori in imbucata da parte di entrambi. Il più giovane dei due inglesi ha preso il largo grazie alla realizzazione di un break da 58, riuscendo poi a resistere alle trappole difensive tese da Bingham. Quest’ultimo ha poi mancato l’imbucata di una rossa agli albori del secondo frame, cedendo il tavolo all’avversario. Trump ha così chiuso la frazione di gioco con una serie da 87. Al contrario, è Trump a lasciare sul tavolo una rossa nel terzo frame sul 38-0, dando l’opportunità a Bingham di rientrare in partita. Il campione del mondo 2015 chiude con un mezzo-centone da 93, portandosi sotto di uno.

Il quarantaseienne di Basildon è andato vicino al pari in un combattuto quarto frame, ma l’occasione è svanita a causa di un in-off sul 60-52 per l’avversario. Ne fa poi seguito un quinto frame caratterizzato da diversi errori di entrambi, durato quasi un’ora. Bingham sembrava essere riuscito a risolvere la situazione imbucando la verde con un impensabile double, oltre alla marrone. Si avvia poi una battaglia tattica sulla blu, vinta da Trump, che chiude poi i conti sulla nera. L’ex numero 1 del mondo realizza un mezzo-centone da 50 all’inizio del sesto frame, riuscendo a chiudere i conti facendo nuovamente un po’ di fatica. Bingham ritorna lentamente in partita, ma Trump riesce ad insaccare ogni biglia chiave sul finale, portandosi avanti di due snooker. La fine virtuale del frame è segnata da un’imbucata involontaria sulla blu di Bingham, che consegnerà di fatto il risultato all’avversario.

Nella settima frazione di gioco, è nuovamente Trump a dettare il passo inizialmente, realizzando un break da 58, quasi decisivo. Bingham torna quindi al tavolo, cercando di recuperare terreno con qualche giocata difensiva, che frutterà qualche punto. Tuttavia, Trump riesce a prendere in mano il tavolo imbucando la gialla finale, a seguito di una difesa da lui calata, senza concedere altre occasioni all’avversario.

Sito ufficiale con risultati completi e tabellone del Masters

Sull'autore

Christian Capozzolo

Giovane ragazzo appassionato di Sport, che lavora al suo sogno di diventare Giornalista.

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