Completati i quarti di finale dello Shanghai Masters, prestigioso torneo al ritorno quest’anno sul Tour. Ronnie O’Sullivan recupera dal 2-5 per battere al frame decisivo siglando un centone John Higgins. Suo avversario sarà Mark Selby, che dopo aver perso il primo, lascia le briciole a Judd Trump, chiudendo sul 6-1. Neil Robertson supera agevolmente Fan Zhengyi con lo stesso punteggio e sfiderà il campione del mondo in carica Luca Brecel, che ha sconfitto in una sfida Robert Milkins.
Si entra sempre più nelle fasi decisive della tredicesima edizione dello Shanghai Masters, la prima a distanza di quattro anni. Lo Shanghai Grand Stage, quasi al massimo della capienza da 13.000 posti, ha visto concludersi quest’oggi tutti i quarti di finale. Sono adesso rimasti in quattro a contendersi il prestigioso titolo e un assegno da 210.000 sterline. Di certo nelle due sessioni disputate a mancare non sono state le emozioni.
Ronnie O’Sullivan è stato a un passo dalla sconfitta contro il suo rivale storico John Higgins, ritrovandosi sotto 2-5. Il sette volte campione del mondo è riuscito però a rigirare una partita che sembrava compromessa. Continua così la straordinaria striscia di successi del numero uno delle classifiche nel torneo cinese. O’Sullivan si è aggiudicato le ultime tre edizioni disputate (2017-2019) e l’ultimo a sconfiggerlo a Shanghai prima di inanellare 17 vittorie consecutive è stato Michael Holt nel 2016. L’inglese ha ammesso di non essere ancora al meglio della sua forma, mentre sfuma un successo importante per lo scozzese, che ha senza dubbi sciupato un’occasione d’oro per riavvicinarsi anche negli scontri diretti (adesso 38-33 O’Sullivan).
Il giocatore di Wishaw era subito partito nel migliore dei modi, aggiudicandosi in sicurezza il primo parziale con il punteggio di 82-30. O’Sullivan nelle prime fasi è sembrato poco centrato, ma un break da 44 dopo un inusuale errore in difesa di Higgins ha portato la sfida sulla parità. L’undicesimo centone della sua stagione (103) ha però subito riportato lo scozzese avanti. Il frame prima della pausa è stato spezzettato e si è concluso soltanto sulla rosa decisiva: il giocatore di Chigwell l’ha imbucata per andare sul 2-2. Al rientro in sala il match sembrava essere virato completamente dalla parte del numero 9 al mondo. Serie consecutive da 115, 71 e 74 hanno garantito al quattro volte campione del mondo una posizione invidiabile.
Tutto sembrava potersi chiudere nel frame successivo, quando Higgins si è messo in serie, fermandosi però a quota 52. Da qui è partita la grande rimonta di O’Sullivan, fino a questo momento ancora non capace di siglare un mezzo centone. Aggiudicandosi sui colori della serie finale l’ottavo e vincendo un nono parziale frammentato, l’inglese ha riaperto le sorti del match, andando poi a chiuderlo in stile. Il campione in carica infatti ha messo a segno un centone tondo per forzare il decider e ha poi realizzato una fantastica imbucata dalla distanza per vincere l’undicesimo con uno splendido break da 130.
Suo prossimo avversario sarà Mark Selby, che ha superato in una sfida a senso unico un avversario per lui sempre ostico come Judd Trump. Il giocatore di Leicester ha finito in crescendo al Crucible e sembra aver iniziato al meglio questa stagione, mettendo in mostra il suo miglior gioco.Il quattro volte campione del mondo ha sconfitto per la prima volta Trump dal 2015, dopo aver perso consecutivamente le ultime cinque sfide dirette. Poco da dire in una sfida in cui il mancino di Bristol non è mai riuscito a entrare in partita.
Trump si è aggiudicato il primo frame con un break da 70 ed è stato questo l’highlight della sua intera sfida. Nei sei successivi parziali l’ex-numero uno al mondo ha messo a segno la miseria di 48 punti (concentrati in due soli frame). Selby ha invece giocato in maniera eccellente, sia in attacco che nel gioco di serie. Cinque mezzi centoni con un best di 87 hanno garantito la semifinale all’inglese, che proverà a conquistare la prima finale nel torneo asiatico al terzo tentativo.
Ritorna in semifinale allo Shanghai Masters anche Neil Robertson, che ha superato 6-1 Fan Zhengyi. Dopo l’importante vittoria in rimonta contro Ding, l’australiano non ha faticato contro un avversario che poteva essere scomodo. Il cinese lo aveva infatti sconfitto nell’ulimo scontro diretto (Champion of Champions 2022) ed era in fiducia dopo due belle vittorie. La forma dell’ex-vincitore dello European Masters però è ancora altalentante e nella sfida contro il mancino di Melbourne si è visto. Robertson è andato alla pausa sul 4-0, vincendo il quarto in steal sulla nera. Fan ha provato a reagire vincendo il quinto, ma l’ex-campione del mondo non si è scomposto, chiudendo nel settimo con una serie da 107.
Ultimo semifinalista a qualificarsi è stato Luca Brecel, vincitore della sfida con Robert Milkins. Il belga si è imposto con il punteggio di 6-3, dopo essere stato indietro prima 2-0 e poi 3-2. Il vincitore dell’ultima edizione del Campionato del Mondo ha esordito molto bene contro Williams e ha superato un avversario sempre insidioso come l’inglese, che lo aveva sconfitto al German Masters lo scorso febbraio. Milkins è partito molto forte ma si è disunito dopo il quinto frame, non riuscendo più difatti a restare nel match.
Con break da 127 e 50, il campione in carica del Welsh Open è passato a condurre, prima che il numero due al mondo ricucisse lo strappo con due mezzi centoni. Il giocatore nativo di Gloucester è passato di nuovo avanti nel quinto, per poi non riuscire più a trovare il suo gioco. Pur senza strafare, Brecel ha iniziato a essere più centrato, aggiudicandosi quattro frame consecutivi, con Milkins che ha realizzato appena 20 punti. Una miglior serie da 62 è bastata al giocatore di Dilsen-Stokkem per andare alla caccia della finale.
Le semifinali verrano disputate in due sessioni al meglio dei 19 frame.
Sito ufficiale con risultati completi e tabellone dello Shanghai Masters
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